martedì 16 ottobre 2012

Svolta a Cuba: abolito il “ permesso di uscita” per chi va all’estero



L’AVANA - I cubani non avranno più bisogno del 'permesso di uscita' e della 'lettera d'invito' per viaggiare fuori dall'isola: lo ha annunciato il ministero degli Esteri, nell'ultima di una serie di riforma varata dal governo di Raul Castro, che sta eliminando numerosi divieti in vigore da decenni. La durata del soggiorno all'estero aumentera' da 11 a 24 mesi, secondo la nuova legge sull'immigrazione che entreràin vigore 90 giorni dopo la sua pubblicazione -oggi- sulla Gazzetta Ufficiale di Cuba. Il sito ufficiale di Cubadebate e l'edizione digitale del quotidiano Granma scrivono che la riforma della politica migratoria è stata resa necessaria "per aggiornarsi alle condizioni del presente e al futuro prevedibile".
A partire dal 14 gennaio dunque, un cubano che vorrà andare all'estero dovrà presentare solo il passaporto e il visto del Paese che intende visitare. Negli ultimi cinquant'anni, i cubani che desideravano lasciare l'isola dovevano chiedere un “permesso d'uscita” dal territorio alle autorità, che lo rilasciavano a discrezione, senza necessariamente giustificare il diniego. Essi inoltre erano tenuti a presentare una “lettera d'invito” all'estero e non potevano rimanervi più di undici mesi, a rischio di vedere i proprio beni confiscati ed essere definitivamente considerati espatriati, generalmente senza piu' possibilita' di ritorno.
  La riforma delle leggi inerenti i viaggi all'estero era molto attesa a Cuba dopo una serie di riforme economiche che nel 2011 hanno introdotto una certa dose di economia di mercato nel sistema centralizzato comunista.

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