martedì 28 febbraio 2017

LA FOTO Due giraffe, la luna e tu


ASCOLTI TV Il 40% dei telespettatori (10 milioni e mezzo) ha guardato MONTALBANO


Su Rai1 Il Commissario Montalbano – Un Covo di Vipere ha conquistato 10.674.000 spettatori pari al 40.8% di shareIl film, con Valentina Lodovini e Alessandro Haber guest star e una tematica forte come l'incesto, è il terzo Montalbano più visto di sempre. Per la percentuale d'ascolto è il secondo: meglio di Un covo di vipere con il 40.8% aveva fatto Piramide di fango il 7 marzo 2016 con il 40.9%.
Le briciole agli altri: su Canale 5 12 Anni Schiavo ha raccolto davanti al video 2.992.000 spettatori pari al 12.2% di share. Su Rai2 I Mercenari ha interessato 958.000 spettatori pari al 3.4% di share. Su Italia 1 X-Men – L’Inizio ha intrattenuto 1.644.000 spettatori (6.2%). Su Rai3 Presa Diretta ha raccolto davanti al video 882.000 spettatori pari ad uno share del 3.2%. Su Rete4 Quinta Colonna totalizza un a.m. di 968.000 spettatori con il 4.3% di share. Su La7 Bianco e Nero – Cronache Italiane ha registrato 330.000 spettatori con uno share dell’1.6%. Su TV8 Fuga dal Natale ha segnato l’1.1% con 312.000 spettatori mentre su Nove Cucine da Incubo ha catturato l’attenzione di 384.000 spettatori (1.4%).

KUALA LUMPUR, rischiano la pena di morte le due attentatrici di Kim Jong-nam

KUALA LUMPUR, 28 febbraio - Due donne implicate nella uccisione del fratellastroo del leader della Corea del Nord saranno accusato di omicidio mercoledì, dice il procuratore della Malesia. Procuratore generale Mohamed Apandi Ali ha detto che le donne - provenienti da Indonesia e Vietnam - saranno formalmente accusate e potrebbero affrontare la morte in caso di condanna.
Le donne avrebbero spalmato una sostanza chimica letale (gas nervino) sul viso di Kim Jong-nam al'aeroporto di Kuala Lumpur all'inizio di questo mese. Loro hanno detto che avevano pensato di stare o prendendo parte ad uno scherzo TV.
"Saranno loro addebitate in tribunale l eaccuse ai sensi della sezione 302 del codice penale", ha detto il procuratore generale, confermando che si troverebbero ad affrontare una condanna a morte obbligatoria se trovate colpevoli.
Le due donne - Doan Thi Huong, 28, dal Vietnam e Siti Aisyah, 25, dall'Indonesia - sono tra circa 10 sospetti identificati dalla Malesia per essere coinvolti nell'uccisione.

I sospetti includono un alto funzionario presso l'ambasciata nordcoreana a Kuala Lumpur e un membro del personale della compagnia aerea statale. La Corea del Sud ritiene che almeno quattro sospetti sono spie nordcoreane.

SUICIDIO ASSISTITO, ogni anno 50 italiani vanno in Svizzera per morire


Sono 232 le persone che, dal 2015, si sono rivolte all'Associazione Luca Coscioni per chiedere informazioni su come ottenere l'eutanasia all'estero: di queste, 115 si sono poi effettivamente rivolte a cliniche in Svizzera ma alcuni tra questi malati hanno poi cambiato idea. A rendere noti gli ultimi dati in merito alla richiesta della "dolce morte" è il segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo.
Numeri in crescita anche secondo il presidente dell'Associazione Exit-Italia, Emilio Coveri, che sottolinea come "in media, sono circa 50 l'anno gli italiani che chiedono e in molti casi ottengono il suicidio assistito in Svizzera". 

L'iter per la "dolce morte" in Svizzera - E' però sulla base di un preciso protocollo previsto dalla legge svizzera sulla "Morte Volontaria Assistita" che il paziente può arrivare a porre fine alla sua vita. Il primo passo, spiega Coveri, prevede l'attivazione dei contatti con la struttura sul territorio svizzero e l'invio della documentazione medica che attesti la patologia da cui la persona è affetta.

Dopo l'accettazione da parte della struttura è previsto un colloquio con il medico che accompagnerà alla fine il soggetto. Per legge, il medico è tenuto a far desistere il paziente che lo ha richiesto dall'atto finale e, quindi, reiteratamente chiederà alla persona se vuole terminare i suoi giorni oppure vuole rimandare il tutto ad un altro momento. Il soggetto, sottolinea Coveri, può sempre cambiare idea e potrà fare ritorno a casa.

Se invece si vuol proseguire nell'intento, il medico incontrerà nuovamente il paziente e ripeterà la richiesta se davvero si vuole procedere. L'atto di accompagnamento alla "dolce morte", chiarisce il presidente di Exit Italia, "consiste nella preparazione di una dose letale a base di Pento Barbital di Sodio. Precedentemente, al paziente vengono somministrate due pastiglie antiemetiche (antivomito) in modo da poter assorbire meglio il composto chimico.

Un sonno profondo da cui il paziente non si risveglierà - A questo punto, il medico, ancora una volta, chiederà di desistere, ma nel caso in cui la persona voglia procedere, verserà la dose letale in un bicchiere di acqua per poterla sciogliere". E' "assolutamente indispensabile - afferma Coveri - essere in grado di intendere e volere in quel momento e soprattutto poter essere in grado di prendere il bicchiere in mano e poterlo bere deglutendo il composto disciolto in esso.

Per i malati di Sclerosi laterale amiotrofica tracheotomizzati, a cui è stata applicata la Peg, ossia il sondino che porta qualsiasi tipo di nutrizione o liquido direttamente nello stomaco, tale dose verrà introdotta direttamente come se fosse una bevanda qualsiasi". In pochi minuti, rileva, "il paziente si addormenta profondamente, in quanto tale composto contiene una forte dose di sonnifero. Nei minuti successivi, con il paziente addormentato e che non può percepire più nulla, interverrà l'arresto cardiaco, in quanto la dose letale è composta anche dal cloruro di potassio che fa in modo che il cuore si fermi".

Dieci minuti per morire - Complessivamente, dalla somministrazione del composto di farmaci alla fine, sottolinea Coveri, "il tempo necessario è di poco più di dieci-quindici minuti". Il costo complessivo per ottenere il suicidio assistito in una struttura svizzera, conclude, "è di circa 10mila euro".

RIVERSIDE, aereo da turismo si schianta su due case, famiglia distrutta






RIVERSIDE (California), 28 febbraio - Quattro persone sono morte e due sono rimaste ferite nell'incidente che ha coinvolto un piccolo aereo finito contro due case scatenando un grande incendio nel sud della California. Il comandante della compagnia dei vigili del fuoco di Riverside ha riferito che i passeggeri del Cessna, marito e moglie e tre ragazzi, stavano tornando a San Jose' dopo una riunione di cheerleading. Nell'impatto una ragazza e' stata sbalzata fuori dall'aereo, ha riportato solo ferite lievi e ha potuto raccontare ai vigili del fuoco l'accaduto.

Reporter tedesco incarcerato in TURCHIA


ISTANBUL, 28 febbraio - Insieme a oltre 150 giornalisti turchi, adesso nelle carceri di Recep Tayyip Erdogan c'è anche un reporter con passaporto tedesco. Dopo un interrogatorio durato diverse ore, un tribunale di Istanbul ha convalidato l'arresto di Deniz Yucel, corrispondente in Turchia del giornale Die Welt, con doppia nazionalità turco-tedesca, che era in stato di fermo dal 14 febbraio scorso.

Yucel è accusato di "propaganda terroristica" e "istigazione all'odio" nell'ambito di un'inchiesta sul collettivo di hacker turchi RedHack, che diffusero alcune email di Berat Albayrak, ministro dell'Energia e genero del presidente Recep Tayyip Erdogan, su cui il giornalista ha scritto alcuni articoli. 

La convalida dell'arresto del giornalista tedesco Deniz Yucel, in Turchia, "è una decisione amara e deludente". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel a Berlino. "La misura è sproporzionatamente dura, anche perché Deniz Yucel si è messo volontariamente a disposizione della giustizia turca e si è mostrato disponibile per le indagini", ha aggiunto.

   "Si tratta di una decisione troppo dura e per questo inadeguata", è la reazione a caldo del ministro degli Esteri tedesco, Sigmar Gabriel, secondo cui il tribunale non ha considerato "né l'alto valore della libertà di stampa e di opinione, né la circostanza che Deniz Yucel si sia messo volontariamente a disposizione della giustizia turca e sia pronto ad affrontare le indagini".

QUOTIDIANI, la miglior prima pagina di oggi, martedì 28 febbrario: CORRIERE DELLA SERA


BUON GIORNO E BUON MARTEDI'


lunedì 27 febbraio 2017

Qui bisogna ricongelare il Polo Nord


Di mese in mese, l’estensione dei ghiacciai artici segna nuovi record negativi e la temperatura continua ad innalzarsi: gli effetti del riscaldamento globale sono sempre più evidenti e preoccupanti. Recentemente, alcuni ricercatori hanno avanzato una proposta che permetterebbe di rimediare ai gravi danni che questo sta causando al Polo Nord.
Secondo il fisico Steven Desch e il team di colleghi dell’Arizona State University, infatti, sarebbe possibile ricongelare i ghiacciai artici utilizzando dieci milioni di pompe alimentate dall’energia prodotta dal vento.
Questi strumenti permetterebbero la formazione di uno strato di ghiaccio sulla superficie di quello attuale, che andrebbe ad aumentarne lo spessore di circa un metro, rallentando così il suo scioglimento. La spesa per realizzare il progetto sarebbe enorme: si parla di 500 miliardi di dollari. Secondo i ricercatori, però, sarebbe una spesa necessaria per evitare la distruzione dell’Artico.
Desch ha dichiarato che il riscaldamento globale si sta dimostrando molto più rapido di quanto era stato previsto fino a pochi anni fa: nel 2030 il ghiaccio che ricopre le acque del Polo Nord potrebbe sparire del tutto nei mesi estivi. Una simile calamità distruggerebbe completamente la vita nella regione, condannando intere specie come orsi polari e pinguini.

La morte di dj FABO: ha morso un pulsante per attivare l'immissione del farmaco


ZURIGO,  27 febbraio  - Dj Fabo ha morso un pulsante per attivare l'immissione del farmaco letale. A raccontare gli ultimi momenti di vita del 39enne milanese, che ha ottenuto il suicidio assistito in una clinica svizzera, è Marco Cappato dell'Associazione Coscioni, che lo ha accompagnato in questo suo ultimo viaggio. "Era molto in ansia perché temeva, non vedendo il pulsante essendo cieco, di non riuscirci. Poi però ha anche scherzato", ha detto.

Accanto a lui la mamma, la fidanzata e alcuni amici - Con dj Fabo in Svizzera c'erano la mamma, la fidanzata e alcuni amici. I suoi familiari lo hanno raggiunto poche ore dopo il suo arrivo in clinica insieme con Marco Cappato.

Cappato: "Vado ad autodenunciarmi" - "Al mio rientro in Italia, nella giornata di domani, andrò ad autodenunciarmi, dando conto dei miei atti e assumendomene tutte le responsabilità", ha detto Cappato. Il reato che si configurerebbe sarebbe quello di 'aiuto al suicidio', ha detto.

"Morire degnamente" - Dj Fabo è stato accolto nella clinica che, nel suo sito, riporta queste parole: "Benvenuti da Dignitas - Vivere degnamente - Morire degnamente. La nostra associazione di pubblica utilità si impegna per l'autodeterminazione, la libertà di scelta e la dignità fino alla fine". Sulla pagina web anche il video-appello del giovane a Sergio Mattarella per ottenere il diritto a morire in Italia.

E un altro messaggio per spiegare il senso dell'attività dell'ente: "Il nostro concetto di consulenza sull'assistenza palliativa, la prevenzione del suicidio, le direttive del paziente e l'accompagnamento alla morte volontaria gettano le basi decisionali per organizzare la vita fino alla sua conclusione. Dal 1998 operiamo per la realizzazione dell' 'ultimo diritto umano'".


Associazione Coscioni: "Fabo è libero, la politica ha perso" - "Fabo è libero, la politica ha perso". Lo affermano Marco Cappato e Filomena Gallo della Associazione Luca Coscioni, a poche ore dalla morte in Svizzera dell'uomo. "L'esilio della morte è una condanna incivile - affermano -. Compito dello Stato è assistere i cittadini, non costringerli a rifugiarsi in soluzioni illegali per affrontare una disperazione data dall'impossibilità di decidere della propria vita morte. Chiediamo che il Parlamento affronti la questione del fine vita per ridurre le conseguenze devastanti che questo vuoto normativo ha sulla pelle della gente".

"Sempre più concreto" il rischio di attacchi terroristici in ITALIA


ROMA, 27 febbraio - E' "sempre più concreto" il rischio che alcuni soggetti "radicalizzati in casa" decidano di non partire verso Siria ed Iraq determinandosi "a compiere il jihad direttamente in territorio italiano". Lo segnala la relazione annuale dell'intelligence inviata oggi in Parlamento, che parla di "pronunciata esposizione dell'Italia alle sfide rappresentate dal terrorismo jihadista".
Alle minacce alla sicurezza "non si risponde chiudendosi ma accettando la sfida. Più sicurezza non vuol dire meno libertà", dice il premier Paolo Gentiloni, presentando con il direttore del Dis Pansa la relazione annuale sull'intelligence. "I cittadini italiani possono essere certi, non della mancanza di minacce perché sarebbe un'illusione ma della la qualità molto alta di chi lavora per contrastarle".
La relazione annuale sulla politica dell'informazione per la sicurezza "racconta pur tra mille contraddizioni la capacità che c'è stata di conoscere, prevenire e contrastare sfide e minacce di vario tipo anche relativamente nuove per noi. E' motivo di soddisfazione", ha detto Gentiloni.
"L'Italia deve difendersi e difendere la propria sovranità. Non è nessuna concessione a strane idee di voler riportare in Ue dinamiche conflittuali nei singoli paesi, noi crediamo nell'Europa ma difendiamo tuttavia i nostri interessi tecnologici e strategici", ha detto ancora il premier alla presentazione, a Palazzo Chigi, della Relazione annuale sulla politica dell'informazione per la sicurezza, a cura del Dis.

SIRIA, drone Usa uccide leader di al Qaida, genero di OSAMA


IDLIB (Siria), 27 febbraio - Uno dei principali leader di al Qaida, genero di Osama bin Laden e stretto collaboratore di Ayman al Zawahiri, è stato ucciso in un attacco con drone Usa messo a segno ieri nel Nord-Ovest della Siria. Secondo quanto riferito dagli stessi jihadisti del gruppo Jabhat Fatah al-Sham(Fronte della conquista della Grande Siria, ndr), Abu al-Khayr al-Masri, 59 anni, è stato colpito da un missile lanciato contro la vettura su cui stava viaggiando a Idlib. Oggi il Pentagono ha confermato di aver condotto un attacco nel Nord-Ovest della Siria, senza però indicare l'obiettivo. 
Secondo quanto riportato dal Guardian, Jabhat Fatah al-Sham, il gruppo con cui Masri aveva collaborato in Siria, ha confermato il decesso. Nel 2005, Washington aveva accusato Masri di essere "responsabile del coordinamento dell'azione di Qaida con altre organizzazioni terroristiche", e di essere stato coinvolto negli attentati del 1998 alle due ambasciate Usa di Kenya e Tanzania, costati la vita a oltre 200 persone. Masri, anche noto con il nome Ahmad Hasan Abu al Khayr, aveva combattuto al fianco di Bin Laden in Afghanistan e aveva trascorso più di 10 anni in carcere in Iran. Era stato rilasciato nel 2015, in uno scambio con un diplomatico iraniano rapito nello Yemen, e aveva raggiunto la Siria.
Abdullah Rahman - questo il suo vero nome - era di nazionalità egiziana ed aveva 60 anni. Egli ha combattuto in Bosnia, poi si è trasferito in Sudan e quindi è passato in Afghanistan unendosi ad Osama bin Laden. Nel periodo pre 11 settembre si è dedicato alla logistica e alle operazioni per il trasferimento verso il paese di centinaia di volontari. Due anni fa si è stabilito in Siria. Di fatto è diventato uno dei fiduciari di al Zawahiri.

CARNEVALE DI RIO, carro perde il controllo e finisce tra la folla, 20 feriti


RIO DE JANEIRO, 27 febbraio - Tragedia sfiorata la notte scorsa al carnevale di Rio de Janeiro: venti persone, tra cui quattro giornalisti, sono state investite e schiacciate contro le inferriate del Sambodromo da un carro allegorico della scuola di samba Paraiso do Tuiuti che ha perso il controllo a causa della pista bagnata dalla pioggia.
Secondo la segreteria municipale di Salute, almeno tre dei feriti versano in gravi condizioni e sono stati ricoverati d'urgenza in ospedale.

FILIPPINE, decapitato da ABU SAYYAF ostaggio tedesco


MANILA, 27 febbraio - Il gruppo Abu Sayyaf ha pubblicato il video dell'uccisione dell'ostaggio tedesco Jurgen Kantner, il 70enne rapito a novembre nelle Filippine. La sua compagna era già stata uccisa. Lo scrive il Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web. Abu Sayyaf è affiliato all'Isis.   

BEPPE SEVERGNINI nuovo direttore di "Sette" del Corriere della Sera


MILANO, 27 febbraio - Dal primo marzo Beppe Severgnini viene assunto al Corriere della Sera con la qualifica di vicedirettore, con l'incarico di studiare la nuova formula del magazine settimanale Sette e di dirigerlo. Lo ha comunicato il gruppo Rcs. Beppe Severgnini, editorialista del Corriere dal 1995, ha ideato nel 1998 il blog/forum "Italians" e dal 2013 è contributing opinion writer per il New York Times. È stato corrispondente in Italia per The Economist, è autore di libri e conduttore di programmi televisivi e radiofonici.
Il settimanale Sette è stato fondato nel settembre 1987 da Paolo Pietroni. A Pierluigi Vercesi, che lo ha diretto per cinque anni, dal marzo 2012, vanno i ringraziamenti dell'editore Urbano Cairo e del direttore Luciano Fontana per il lavoro svolto. Vercesi continuerà a scrivere per il Corriere come inviato e collaborerà con la direzione per lo sviluppo di nuovi progetti editoriali".

DJ FABO E' MORTO


Dj Fabo è morto alle 11,40 in Svizzera. "Fabo è morto alle 11,40, ha scelto di andarsene rispettando le regole, di un paese che non è il suo". Lo scrive Marco Cappato sul suo profilo Facebook. Fabiano Antoniani, 39 anni, di Milano, noto come dj Fabo, era diventato cieco e tetraplegico in seguito a un grave incidente stradale.
"Sono finalmente arrivato in Svizzera - aveva detto stamani Fabiano nel suo ultimo audio - e ci sono arrivato purtroppo con le mie forze e non con l'aiuto dello Stato. Grazie a Marco Cappato per avermi sollevato da un inferno fatto di dolore". 
Questo il testo integrale del messaggio video di Dj Fabo: "Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l'aiuto del mio Stato. Volevo ringraziare una persona che ha potuto sollevarmi da questo inferno di dolore, di dolore, di dolore. Questa persona si chiama Marco Cappato e lo ringrazierò fino alla morte. Grazie Marco. Grazie mille". "Grazie a te Fabo", è la risposta di Marco Cappato.
Sono 4, secondo gli ultimi aggiornamenti del Centre d'information sur l'Europe, i Paesi europei che hanno legalizzato il suicidio assistito e l'eutanasia attiva. A Svizzera, Olanda, Belgio e Lussemburgo si aggiungono, nel resto del mondo, Cina, Colombia e Giappone. Ecco alcuni esempi delle legislazioni nei diversi Paesi.
OLANDA - La prima legge che legalizza l'eutanasia e' stata approvata nell'aprile del 2001 in Olanda, che diventa il primo paese al mondo a consentire eutanasia e suicidio assistito.
BELGIO - La legge che legalizza l'eutanasia e' entrata in vigore nel settembre 2002. E' legale anche l'eutanasia sui minori.
LUSSEMBURGO - La normativa e' entrata in vigore nel marzo 2009. Prevede che non venga sanzionato penalmente e non possa dar luogo ad un'azione civile per danni ''il fatto che un medico risponda ad una richiesta di eutanasia''. 
SVEZIA
 - Nell'aprile 2010 l'autorita' nazionale da' il via libera all'eutanasia passiva (con interruzione-omissione di trattamenti medici). L'eutanasia attiva e' proibita.
SVIZZERA - Nel Paese elvetico la legge consente l'aiuto al suicidio se prestato senza motivi "egoistici". Una prestazione garantita anche ai cittadini stranieri. 
GERMANIA - La Corte di giustizia tedesca si e' espressa nel giugno 2010 a favore dell'eutanasia passiva. Pur non essendoci una legge specifica anche l'eutanasia attiva e' ammessa se e' chiara la volonta' del paziente.
SPAGNA - Sono ammessi eutanasia passiva e suicidio assistito, ma non l'eutanasia attiva. 
DANIMARCA
 - In Danimarca sono ammesse solo le direttive anticipate di trattamento.
FRANCIA - L'eutanasia attiva e' vietata, mentre e' parzialmente ammessa quella passiva. 
GRAN BRETAGNA - Anche l'aiuto al suicidio e' perseguito per legge, come ogni forma di eutanasia, ma un giudice puo' autorizzarlo in casi estremi.
RESTO DEL MONDO - Nel resto del mondo l'eutanasia e' ammessa in Cina negli ospedali, mentre in Colombia e' legale dal 1997. Nei paesi occidentali il piu' tollerante e' l'Oregon, negli Usa, che l'ha ammessa anche in questo caso nel 1997 e la permette anche in caso di depressione dei pazienti. Successivamente hanno adottato legislazioni simili Vermont, Washington e Montana. In Canada, patria di uno dei film piu' famosi su questo tema, 'Le invasioni barbariche', una legge che la legalizza e' stata bocciata e la situazione varia da provincia a provincia. Altri paesi, fra cui l'Australia, non ammettono l'eutanasia ma consentono le direttive anticipate di trattamento. In Giappone quando un paziente vuole accedere all'eutanasia viene avvicinato da una equipe che lo aiuta a prendere una decisione.

CILE, 4 milioni senz'acqua nella capitale


SANTIAGO DEL CILE, 27 febbraio - Quattro milioni di persone sono senz'acqua a Santiago del Cile: le autorità della capitale cilena sono infatti state costrette a chiudere le condutture poiché il principale fiume che rifornisce la città è stato contaminato a causa di nubifragi e frane che hanno flagellato il Paese. Ai ristoranti e agli uffici è stata ordinata la chiusura.

TURISMO, nel 2016 a SINGAPORE arrivi e spesa media dei viaggiatori al massimo storico


SINGAPORE, 27 febbraio - Arrivi e spesa media dei viaggiatori a Singapore superano le previsioni raggiungendo i massimi storici nel 2016. Il numero di visitatori ha fatto registrare una crescita del 7,7%, raggiungendo i 16.4 milioni, mentre la spesa è cresciuta del 13,9% fino a 24.8 miliardi di dollari di Singapore. La forte crescita degli introiti turistici è dovuta principalmente all’incremento della spesa per Food&Beverage, Shopping e Accommodation.

Mr Lionel Yeo, Chief Executive di Singapore Tourism Board (STB), ha dichiarato: "Siamo soddisfatti dalle buone performance del settore turistico. Nonostante le difficoltà economiche in mercati chiave per Singapore o l’epidemia di Zika, la Città-Stato è riuscita ad attrarre sempre più viaggiatori che hanno contribuito alla sua crescita economica".

Buoni risultati arrivano anche dal mercato italiano: sono stati infatti ben 74.628 gli Italiani che hanno scelto di visitare la Città del Leone nel 2016, con un incremento dell’7,6% rispetto all’anno precedente. Crescita importante anche sul fronte degli arrivi crocieristici, aumentati del 29% fino ad un totale di 5.358, segno evidente dell’importanza strategica della destinazione per gli operatori del settore.

Arrivi internazionali

Nel 2016, i mercati che hanno fatto registrare la maggiore crescita in termini assoluti per numero di visitatori sono stati la Cina (+36%), l’Indonesia (+6%) e l’India (+8%). La crescita è dovuta principalmente all’incremento degli arrivi da città chiave in Cina, India e Indonesia, dove STB ha intensificato le proprie azioni di marketing. Grazie a questi risultati, l’India ha superato l’Australia per numero di arrivi, diventando il quarto maggior mercato di provenienza per Singapore.

I cali più significativi sono invece stati fatti registrare da Hong Kong (-12%), Malesia (-2%), Australia (-2%), Corea del Sud (-2%) e Giappone (-1%). Il calo di Hong Kong è dovuto principalmente alle deboli performance economiche del Paese, mentre il deprezzamento della valuta malese ha inciso sui viaggi verso Singapore. Gli arrivi di visitatori dal Western Australia hanno subito un calo in seguito alla minore propensione al viaggio dovuta al rallentamento nell’industria mineraria, mentre una diminuzione del traffico outbound dall’Australia verso l’Europa ha provocato un calo negli stopover. Per il Giappone e la Corea del Sud, il calo è stato osservato principalmente negli ultimi tre mesi del 2016, dopo la diffusione della notizia del virus Zika a Singapore in questi mercati.

TERREMOTI, forte scossa (4.0) alle 7.20 alle isole EOLIE




    MESSINA, 27 febbraio - Un terremoto di magnitudo  4.0 è avvenuto alle 7.20 nelleIsole Eolie (Messina) avvertito anche a Messina e nella costa tirrenica siciliana. L'INGV ha registrato la scossa ad ovest di Lipari e Vulcano a una profondità di 12 chilometri. Seconda scossa un minuto dopo, di magnitudo 3.6. Scene di paura a Lipari e Vulcano con la gente scesa in strada, ma nessun danno.

    GENOVA, fermato il padre della ragazzina ferita a coltellate: tentato omicidio



    GENOVA, 27 febbraio - E' stato fermato il padre della ragazzina di 12 anni accoltellata ieri all’addome e alle braccia. L’uomo, un cittadino ecuadoriano di 40 anni, pregiudicato per maltrattamenti in famiglia, è stato sottoposto a fermo al termine di un lungo interrogatorio durante il quale è caduto più volte in contraddizione: in particolare, secondo gli agenti della squadra Mobile della polizia, risulta incogruente il fatto che non siano state trovate tracce di sangue nella zona di via Teglia dove secondo il suo racconto la figlia sarebbe stata «accoltellata da un nordafricano».
    In questura, il padre della ragazzina ha raccontato che la 12enne sarebbe rimasta ferita mentre lui litigava con un uomo all’altezza di un distributore di benzina; la sua versione, secondo i primi riscontri della polizia, presentava però troppe contraddizioni:
    - non è riuscito a spiegare perché la figlia ferita sia stata portata in ospedale solo 2-3 ore dopo il ferimento, dicendo che si era accorto una volta a casa che la figlia perdeva sangue;
    - “strana” anche la collocazione delle ferite, visto che la ragazzina, alta 1 metro e 50, ne aveva soprattutto nella parte bassa del corpo, nonostante che l’aggressore fosse stato descritto come «un uomo alto 1 metro e 80». L’uomo è accusato di tentato omicidio.

    LUCIGNANO (Arezzo), violenta lire poi diciottenne uccide il padre a fucilate


    AREZZO, 27 febbraio - Diciottenne uccide il padre a fucilate durante una lite poi chiama i carabinieri e si costituisce. Il delitto è avvenuto intorno alla mezzanotte e mezza in una villetta alle porte di Lucignano, in provincia di Arezzo. La vittima, Raffaele Ciriello, aveva 51 anni ed era un fabbro. Secondo quanto emerso, il diciottenne avrebbe ucciso il padre con una doppietta, regolarmente detenuta in casa, al culmine di un violento diverbio. Poi avrebbe chiamato i carabinieri per denunciarsi. Sul posto il 118 per i soccorsi risultati ormai vani. In base ad una prima ricostruzione, si tratterebbe di un delitto d'impeto ma i carabinieri, intervenuti sul posto con il sostituto procuratore Laura Taddei, non escludono alcuna ipotesi. Da chiarire infatti i motivi che hanno fatto degenerare la discussione in tragedia.

    Buon giorno e buon lunedì


    OSCAR 2017, busta sbagliata, miglior film "La La Land"? Contrordine, è Moonlight


    LOS ANGELES, 27 febbraio -  A causa di una busta sbagliata consegnata a Warren Beatty, l'Oscar per il miglior film è stato assegnato a La La Land ma in realtà era stato vinto da Moonlight. I produttori di La La Land avevano anche iniziato il discorso di ringraziamento, poi la clamorosa smentita. E' Berry Jenkins, il regista di Moonlight a spiegare cosa è successo alla fine della cerimonia degli Oscar quando La La Land è stato dato per vincente al posto di Moonlight. "Ho chiesto di vedere la busta non me l'hanno consegnata immediatamente. Quando ho avuto modo di leggere, ho visto che c'era chiaramente scritto Moonlight. Il fatto è che nella busta c'erano due biglietti". Nell'altro biglietto c'era scritto "Emma Stone per La La Land", era dunque una copia che annunciava la vittoria della Stone nella categoria migliore attrice protagonista e Warren Beatty ha letto quel biglietto, uscito per primo dalla busta. E' per questo che alla lettura è seguito un lungo silenzio e uno sguardo interrogativo scambiato con Faye Dunaway.
    Dopo quel momento di incertezza Beatty ha annunciato la vittoria di La La Land, sul palco sono saliti i produttori del musical che hanno iniziato il discorso, interrotto poi da Jenkins che ha mostrato il giusto biglietto, sul quale c'era chiaramente scritto della vittoria di Moonlight. "Ho pensato che stava succedendo qualcosa di strano, ma non capivo cosa, è per questo che ho voluto vedere il biglietto… devo però dire che il momento di crisi è stato superato con molta grazia", ha concluso Berry Jenkins in sala stampa.
    Ecco tutti i premiati




    Miglior attrice protagonista Emma Stone per La La Land

    Miglior attore protagonista Casey Affleck per Manchester by the Sea
    Miglior regia a Damien Chazelle per La La Land
    Miglior sceneggiatura non originale a Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight. E' la seconda statuetta per il film di Barry Jenkins.
    Miglior sceneggiatura originale a Kenneth Lonergan per Manchester by the sea.
    Miglior canzone va a "City of Stars" di Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul in La La Land. E' la quarta statuetta, su 14 nomination, per il film di Damien Chazelle.
    Miglior colonna sonora a Justin Hurwitz per La La Land. E' la terza statuetta, su 14 nomination, per il film di Damien Chazelle.

    Miglior fotografia a Linus Sandgren per La La Land. E' la seconda statuetta su 14 nomination per il film di Damien Chazelle.

    Miglior cortometraggio a Sing di Kristóf Deák

    Miglior cortometraggio documentario a The White Helmets di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara
    Miglior montaggio a John Gilbert per "La battaglia di Hacksaw Ridge". Si tratta della seconda statuetta su 6 nomination per il film di Mel Gibson.
    Migliori effetti speciali a Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones e Dan Lemmon per "Il libro della Giungla".
    Miglior scenografia a Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per La La Land. E' la prima statuetta per il film di Damien Chazelle che ha conquistato 14 nomination.
    Miglior film d'animazione a Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard
    Miglior corto di animazione a Piper del regista di origine italiana Alan Barillaro.

    Miglior film straniero a Il cliente (Forushandeh) di Asghar Farhadi (Iran). Il regista era assente per sua scelta in seguito al bando anti-immigrati di Trump.
    Miglior attrice non protagonista Viola Davis per Barriere

    Miglior montaggio sonoro a Sylvain Bellemare per Arrival

    Miglior sonoro a Kevin O'Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace per "La battaglia di Hacksaw Ridge"

    Miglior documentario a "O.J.: Made in America". Battuto l'italiano Fuocoammare di Gianfranco Rosi.
    Migliori costumi a Colleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli.

    Miglior trucco ad Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson per Suicide Squad. Riconoscimento all'Italia.
    Miglior attore non protagonista Mahershala Ali per Moonlight.
    Standing ovation per Shirley McLaine, che con Charlize Theron ha annunciato l'Oscar per il miglior film straniero andato a Il Cliente di Asghar Farhadi che non era presente alla cerimonia come ampiamente annunciato nei giorni scorsi, ha però fatto leggere un discorso con il quale il regista iraniano ha sottolineato: "La mia assenza è un atto di rispetto verso i miei concittadini e quelli di altri sei paesi che hanno subito una mancanza di rispetto per una legge disumana. Dividere il mondo in due categorie, noi e i nostri nemici, porta alla paura".
    "Io sono italiano, questo Oscar è per tutti gli immigrati". Così Alessandro Bertolazzi ha concluso il suo discorso ricevendo il premio Oscar per il miglior trucco in Suicide Squad, insieme con Giorgio Gregorini e Christopher Nelson.

    QUOTIDIANI, la miglior prima pagina di oggi, lunedì 27 febbraio: IL FATTO


    RENZI: la scissione? Scritta, ideata e prodotta da D'Alema. Voto nel 2018


    MILANO, 27 febbraio - Matteo Renzi torna in prima serata tv dopo diverso tempo intervistato da Fabio Fazio a Che Tempo che fa Ecco i passaggi salienti.

    "Le Elezioni sono previste nel 2018. Punto. Se Gentiloni vorrà votare prima lo deciderà lui".
    "A me dispiace molto perché abbiamo fatto di tutto per evitare che chiunque se ne andasse ma abbiamo avuto l'impressione che fosse un disegno già scritto. Scritto, ideato e prodotto da Massimo D'Alema"."Possono chiedermi di dimettermi, di rinunciare alla poltrona ma non di rinunciare a un ideale", aggiunge. "A D'Alema dico, non scappare, vieni, corri e vediamo chi ha più consenso e più voti". 
    Scissione nel Pd rimediabile? "Credo sia una cosa molto di palazzo, la stanno facendo sulla data del congresso, io farò di tutto perché si vada il più possibile insieme. Possibile che il problema della sinistra in Italia sia Renzi? Ci raccontino cosa pensano dell'Italia, rimettiamo al centro l'Italia. Non ne posso più di questo dibattito, figuriamoci i cittadini". 
    "La nostra proposta era il modello dei sindaci, ma ora (dopo il referendum ndr) è andata, non c'è più. Allora spero che il Parlamento faccia almeno una legge come il Mattarellum. Però io sono fuori. Da uomo forse più potente d'Italia ora sono privato cittadino. Ai parlamentari dico 'tocca a voi per consentire ai cittadini di scegliere'". 
    "Anche la destra si scinde" ma "loro sono più furbi di noi, litigano prima delle elezioni e alle elezioni si mettono sempre insieme".
    "Il mio obiettivo non è che debba tornare io" ma "voglio che l'Italia non si rassegni alla logica del 'son tutti uguali'. Per questo i milioni di italiani che hanno votato Si meritano, anche con me, ma non necessariamente con me, di essere rimessi in campo".
    Sul suo periodo da ex premier a chi gli chiede se abbia perso amici Renzi risponde: "Sono tornati gli amici veri, e sono tanti"

    domenica 26 febbraio 2017

    LA FOTO Assieme, si ride meglio


    KUALA LUMPUR, KIm Jong-nam ucciso in 20 minuti dal gas nervino


    KUALA LUMPUR, 26 febbraio - Il ministro della salute della Malesia ha detto Domenica che la dose di gas nervino  data al fratellastro esilio del Nord sovrano coreano Kim Jong-un era così alto che lo ha ucciso in 20 minuti.
    Kim Jong Nam è morto il 13 febbraio alle all'aeroporto di Kuala Lumpur, colpito da due donne che gli hanno spruzzato un liquido sul volto. La polizia ha rivelato venerdì che il nervino VX, arma chimica vietata, è stata usata per ucciderlo. Kim è svenuto alla clinica all'aeroporto ed è morto in ambulanza durante il viaggio verso un ospedale, ha detto.
    La Malaysia non ha accusato direttamente il governo della Corea del Nord di essere dietro l'attacco, ma i funzionari hanno detto che quattro uomini della Corea del Nord hanno fornito alle due donne  il veleno. I quattro uomini sono fuggiti dalla Malesia lo stesso giorno dell'uccisione, mentre le donne - una dall'Indonesia e l'altra vietnamita - sono stati arrestate.
    Gli esperti dicono che il gas nervino usato per uccidere Kim è stato quasi certamente prodotta in un sofisticato laboratorio di armi di stato ed è vietato da un trattato internazionale. Ma la Corea del Nord non ha firmato il trattato, e ha trascorso decenni lo sviluppo di un complesso programma di armi chimiche.
    Kim non era una minaccia politica evidente per il suo fratellastro, Kim Jong Un. Ma potrebbe essere stato visto come un potenziale rivale in dittatura dinastica della Corea del Nord, anche se aveva vissuto in esilio per anni.
    La Corea del Nord ha negato qualsiasi ruolo in attacco.
    Abdul Samah Mat, il funzionario di polizia che conduce le indagini, ha detto che un condominio alla periferia di Kuala Lumpur, che è stato perquisito dalla polizia la scorsa settimana era stato affittato dai quattro sospetti nordcoreani che hanno lasciato il paese. Ha detto che la polizia stava ancora testando una sostanza sequestrata per le tracce di sostanze chimiche.
    Abdul Samah ha aggiunto che la donna indonesiana che è stata arrestata, Siti Aisyah, aveva vomitatoin un taxi sulla strada per l'aeroporto, dopo l'attacco, ma era sta bene . Sono stati necessari ulteriori test per determinare se alle due  arrestate erano stati dati antidoti in modo che il gas nervino, non li uccidesse. Un antidoto, atropina, può essere iniettato dopo l'esposizione e viene effettuata dai medici nelle zone di guerra in cui si sospetta armi di distruzione di massa.
    Sabato scorso, i rappresentanti delle ambasciate indonesiano e vietnamita hanno incontrato le due donne arrestate, che entrambi hanno detto che pensavano di essere parte di uno spettacolo tv . Aisyah ha detto che è stata pagata l'equivalente di  90 dollari.

    Il dj FABO in Svizzera per morire


    ROMA, 26 febbraio - E' arrivato in Svizzera il dj Fabo, che ha chiesto di poter morire al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Fabo - ha riferito Filomena Gallo dell'Associazione 'Luca Coscioni' - si sta sottoponendo alle visite mediche previste dai protocolli. Tuttavia potrebbe ancora cambiare idea". In una clinica Oltralpe, di cui l'Associazione 'Coscioni' non ha voluto dare il nome, Fabo sta incontrando i medici e gli psicologi che stanno valutando se la richiesta di eutanasia sia accettabile. "Ci vorranno alcuni giorni per capire cosa succederà" ha concluso Filomena Gallo.
    Con un post sul suo profilo Facebook, Marco Cappato, dell'Associazione Luca Coscioni, ha annunciato questa mattina di aver accettato di andare in Svizzera con DJ Fabo. "Fabo mi ha chiesto di accompagnarlo in Svizzera. Ho detto di sì. #FaboLibero - in Svizzera" è scritto nel post. Appena due giorni fa, dopo il terzo rinvio dell'approdo del ddl sul Biotestamento in Aula alla Camera, DJ Fabo aveva lanciato un appello al Presidente Mattarella chiedendo il suo intervento per "sbloccare lo stato di impasse voluto dai parlamentari".

    LA FOTO DELLA DOMENICA Dai che ce la fai


    LOS ANGELES, "La La Land" superfavorio degli OSCAR 2017 (si consegnano stanotte)


    LOS ANGELES, 26 febbraio - - Sulla lavagna dei bookmakers non c'è partita. E' "La La Land" il grande favorito degli Oscar 2017. Il musical diretto da Damien Chazelle dovrebbe fare incetta di Oscar questa notte a Los Angeles (la serata sarà trasmessa in diretta in Italia dalle ore 22.50 su Sky Cinema Oscar HD e in chiaro su TV8.). Proverà ad entrare nei Big Five, ossia i film che nella storia sono riusciti nell'impresa di portare a casa le statuette nelle cinque categorie principali: miglior film, miglior attore, miglior attrice, miglior regista e miglior sceneggiatura. Ad ottenere il risultato, ad oggi, sono stati solo tre film su 43: "Accadde una notte" (1935), "Qualcuno volò sul nido del cuculo" (1976) e "Il silenzio degli innocenti" (1992).
    Qualcosa andrà anche alla storia di droga e violenza del giovane afroamericano di "Moonlight" e al drammatico "Manchester by the Sea" ma saranno briciole rispetto a quanto raccontato dal musical che dà vita ai sogni di Los Angeles. Quattordici candidature per il film di Damien Chazelle che ha già vinto sette Golden Globe, come "Titanic" ed "Eva contro Eva". E questa notte potrà entrare nella storia battendo i colossi di James Cameron e Joseph Mankiewicz che vinsero rispettivamente undici e sei statuette. Dopo la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia, il Golden Globe e il Bafta, Emma Stone ("La La Land") punta dritta all'Oscar alla miglior attrice. Cerca il bis Natalie Portman, premiata per il "Cigno nero" e ora candidata per il biopic "Jackie".
    Terza incomoda Isabelle Huppert, protagonista di "Elle". In campo maschile Casey Affleck - fratello dell'attore e regista Ben - potrebbe conquistare il suo primo Oscar per l'interpretazione del protagonista di "Manchester by the Sea", davanti a Denzel Washington ("Barriere"). Terzo in lavagna, Ryan Gosling ("La La Land")