lunedì 14 luglio 2014

Mondiali, a Buenos Aires notte di fuoco, 120 arresti e 70 feriti. Rientrati e applauditi i giocatori

BUENOS AIRES - Gli incidenti del dopo Mondiale

BUENOS AIRES - Centoventi persone sono state arrestate dalla polizia ieri notte durante gli scontri scoppiati intorno all'Obelisco, nel centro di Buenos Aires, dove si erano riuniti migliaia di tifosi dopo la sconfitta con la Germania nella finale dei Mondiali. Il sottosegretario alla Sicurezza Sergio Berni ha parlato di incidenti pianificati da attribuire a "gente che ha vincoli con gli ultrà di Chacarita e Independiente". Alberto Crescenti, del servizio d'emergenza medica Same, ha riferito di circa 70 feriti.
BUENOS AIRES - I giocatori salutano i tifosi dal pullman in aeroporto

Intanto alle 11 di questa mattina (ore 16 in Italia) la squadra è arrivata all'aeroporto Ezeiza di Buenos Aires, accolta da migliaia di tifosi. L'aereo della compagnia di bandiera portava la scritta "Grazie Argentina". I primi a scendere dall'aereo sono stati i capi della AFA, Julio Grondona e Juan Carlos Crespi, seguiti dall'allenatore Alejandro Sabella, dallo staff tecnico, e da Enzo Pérez, e Ezequiel Garay, Lucas Biglia, José Basanta e Rodrigo Palacios. Applauditissimi, gli ultimi a scendere la scaletta sono stati Javier Mascharano, Leo Messi ed Ezequiel "Pocho" Lavezzi.
"Questo gruppo ha dato tutto e lasciare la vita su ogni palla" ha detto Sabella appena ha messo piede sul suolo argentino. 

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