La rotta seguita dall'aereo della Malaysian fino all'impatto con il missile |
KIEV - Una rotta pericolosa, a rischio. Ma più breve delle altre per raggiungere Kuala Lumpur da Amsterdam. E quindi più economica. Al momento dell'impatto con il missile, il Boeing MH17 della Malaysian Airlines stava sorvolando quella Ucraina orientale da tempo in fiamme. Nessun divieto di volo, tuttavia, era stato emanato. Solo giovedì sera, infatti, Eurocontrol ha decretato la chiusura dello spazio aereo. Fino a nuovo ordine. La compagnia aerea malesiana non era certo l'unica a scegliere quella rotta. Del resto nessuna autorità, internazionale o locale, aveva ordinato la no-fly zone.
Tutto è cambiato, e non poteva essere altrimenti, giovedì sera. Come detto, Eurocontrol, l'agenzia per il controllo del traffico aereo a cui aderiscono 39 Paesi europei, ha decretato la chiusura dello spazio aereo. E gli stessi vettori hanno preso provvedimenti.
A partire da Alitalia. "Le rotte lungo le quali si è verificata la tragedia dell'aereo precipitato tra Russia e Ucraina sono state inibite, quindi non ci passiamo", fa sapere la compagnia, che assicura comunque come non ci fosse nessun suo velivolo in zona quando è successo il fatto.
Anche Lufthansa ha modificato le tratte aeree per evitare di passare sui cieli dell'est dell'Ucraina. "Abbiamo deciso di volare immediatamente a grande distanza dallo spazio aereo dell'Ucraina dell'est", spiega un portavoce della compagnia tedesca. Restano comunque raggiungibili le città di Kiev e Odessa: "Abbiamo già deviato la rotta di quattro voli", ha spiegato inoltre il portavoce Andreas Bartels al quotidiano Rheinische Post. Anche Qantas, Air Berlin, Asiana Airlines Inc, Korean Air Lines Co Ltd, Cathay Pacific Airways Ltd e di Taiwan China Airlines hanno modificato le loro rotte per non sorvolare l'Ucraina.
A partire da Alitalia. "Le rotte lungo le quali si è verificata la tragedia dell'aereo precipitato tra Russia e Ucraina sono state inibite, quindi non ci passiamo", fa sapere la compagnia, che assicura comunque come non ci fosse nessun suo velivolo in zona quando è successo il fatto.
Anche Lufthansa ha modificato le tratte aeree per evitare di passare sui cieli dell'est dell'Ucraina. "Abbiamo deciso di volare immediatamente a grande distanza dallo spazio aereo dell'Ucraina dell'est", spiega un portavoce della compagnia tedesca. Restano comunque raggiungibili le città di Kiev e Odessa: "Abbiamo già deviato la rotta di quattro voli", ha spiegato inoltre il portavoce Andreas Bartels al quotidiano Rheinische Post. Anche Qantas, Air Berlin, Asiana Airlines Inc, Korean Air Lines Co Ltd, Cathay Pacific Airways Ltd e di Taiwan China Airlines hanno modificato le loro rotte per non sorvolare l'Ucraina.
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