ROMA - Il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia non è stato raggiunto. Lo annuncia la Uilt, precisando che hanno votato 3.500 su 13.200 lavoratori. "Il mancato raggiungimento del quorum, sulla base del Testo unico sulla rappresentanza e democrazia sindacale, conferma la validità degli accordi sottoposti a referendum", afferma la compagnia di bandiera in una nota.
"Ribadendo l'efficacia degli accordi del 16-17 luglio", Alitalia evidenzia come "la coesione e la condivisione delle scelte da parte di tutte le sigle sindacali siano essenziali per il completamento con successo delle intese con Etihad".
"Cgil, Cisl, Ugl e azienda hanno voluto mortificare piloti e assistenti di volo", ha commentato il segretario generale aggiunto della Uilt Marco Veneziani, sottolineando che "questo accordo non c'entra nulla con Etihad". "Adesso - conclude - bisogna tornare al tavolo per firmare un testo valido".
Risultati del referendum - Il referendum, secondo quanto riferito dalla Uilt, ha ottenuto 3mila sì e 500 no. In particolare, tra i naviganti (piloti e assistenti di volo), che sono complessivamente 5.400, il 97% ha votato no. Annunciando che ora l'accordo va ridiscusso, Veneziani ha precisato che "la Uil non è contraria a dare 31 milioni". "Alla luce di questo risultato - ha aggiunto - faremo le nostre valutazioni e decideremo il da farsi". Intanto però, dal momento che si trattava di un referendum abrogativo, "sulla base dell'accordo sulla rappresentanza resta confermata la validità degli accordi", dicono gli altri sindacati.
I numeri del voto - "Su 3.555 votanti hanno dato parere favorevole alle intese in 3.022, contrari 475, bianche/nulle/astenuti 58", riferiscono Filt, Fit e Ugl. Secondo le tre organizzazioni sindacali di categoria "i tempi stretti e l'invito alla non partecipazione al voto da parte di Uil non hanno consentito il raggiungimento del 50% +1 degli aventi diritto. In poco meno di 36 ore era quasi impossibile raggiungere il quorum. Ma, nonostante le oltre mille persone in Cigs a zero ore, e quindi non in servizio, il periodo estivo e quindi feriale, la oggettiva difficoltà per il personale navigante e turnista, il numero dei votanti indica la volontà dei lavoratori di partecipare e di confermare la validità degli accordi".
La polemica - "Rimane agli atti - continua la nota - il comportamento assurdo di chi ha richiesto il referendum e poi non ha partecipato al voto, come nel caso della Uil e dei sindacati autonomi gregari".
"Abbiamo chiesto ai lavoratori di pronunciarsi sugli accordi - riprende il documento - e abbiamo registrato una convinta partecipazione e la condivisione responsabile di accordi sofferti e onerosi, che trovano la loro ragione nella disastrosa situazione di Alitalia e nel rischio non ancora scongiurato di fallimento. Eravamo obbligati a farlo entro il 25 luglio e solo chi ha giocato con estrema leggerezza sui rischi che corre l'impresa poteva immaginare di far ricadere sui sindacati e sui lavoratori la responsabilità di un eventuale fallimento". Per Filt, Fit e Ugl Ta infine "adesso tocca all'Assemblea dei soci decidere sia sulla continuità aziendale che sull'ingresso di Etihad".
Lupi ai sindacati: "O il futuro o il baratro" - Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi avverte che la partita si gioca tra il futuro e il baratro e spiega: "Abbiamo chiesto ai lavoratori e ai sindacati grande responsabilità ma i sindacati discutono su chi ha più iscritti, non sapendo che la prospettiva è: futuro o baratro. Sulla vicenda Etihad abbiamo lavorato molto in questi mesi, il governo ha fatto la propria parte per chiedere ai privati di reinvestire in questa società. Abbiamo un grande partner internazionale e un progetto industriale da 1.200 milioni".
Assemblea degli azionisti: all'odg bilancio e aumento di capitale - Si riunisce intanto a Fiumicino l'assemblea degli azionisti di Alitalia, che approverà solo il bilancio 2013 e l'aumento di capitale, mentre non si parlerà del contratto di Etihad.
Infine, Air France Klm fa sapere di guardare "in modo piuttosto positivo" all'investimento di Etihad in Alitalia, perché "abbiamo l'impressione che l'intenzione sia di rafforzare le partnership che già danno buoni risultati", come ha dichiarato l'amministratore delegato, Alexandre de Juniac, durante la presentazione dei risultati semestrali, ricordando che la compagnia araba è allo stesso tempo "un partner importante" e "un serio concorrente".
"Cgil, Cisl, Ugl e azienda hanno voluto mortificare piloti e assistenti di volo", ha commentato il segretario generale aggiunto della Uilt Marco Veneziani, sottolineando che "questo accordo non c'entra nulla con Etihad". "Adesso - conclude - bisogna tornare al tavolo per firmare un testo valido".
Risultati del referendum - Il referendum, secondo quanto riferito dalla Uilt, ha ottenuto 3mila sì e 500 no. In particolare, tra i naviganti (piloti e assistenti di volo), che sono complessivamente 5.400, il 97% ha votato no. Annunciando che ora l'accordo va ridiscusso, Veneziani ha precisato che "la Uil non è contraria a dare 31 milioni". "Alla luce di questo risultato - ha aggiunto - faremo le nostre valutazioni e decideremo il da farsi". Intanto però, dal momento che si trattava di un referendum abrogativo, "sulla base dell'accordo sulla rappresentanza resta confermata la validità degli accordi", dicono gli altri sindacati.
I numeri del voto - "Su 3.555 votanti hanno dato parere favorevole alle intese in 3.022, contrari 475, bianche/nulle/astenuti 58", riferiscono Filt, Fit e Ugl. Secondo le tre organizzazioni sindacali di categoria "i tempi stretti e l'invito alla non partecipazione al voto da parte di Uil non hanno consentito il raggiungimento del 50% +1 degli aventi diritto. In poco meno di 36 ore era quasi impossibile raggiungere il quorum. Ma, nonostante le oltre mille persone in Cigs a zero ore, e quindi non in servizio, il periodo estivo e quindi feriale, la oggettiva difficoltà per il personale navigante e turnista, il numero dei votanti indica la volontà dei lavoratori di partecipare e di confermare la validità degli accordi".
La polemica - "Rimane agli atti - continua la nota - il comportamento assurdo di chi ha richiesto il referendum e poi non ha partecipato al voto, come nel caso della Uil e dei sindacati autonomi gregari".
"Abbiamo chiesto ai lavoratori di pronunciarsi sugli accordi - riprende il documento - e abbiamo registrato una convinta partecipazione e la condivisione responsabile di accordi sofferti e onerosi, che trovano la loro ragione nella disastrosa situazione di Alitalia e nel rischio non ancora scongiurato di fallimento. Eravamo obbligati a farlo entro il 25 luglio e solo chi ha giocato con estrema leggerezza sui rischi che corre l'impresa poteva immaginare di far ricadere sui sindacati e sui lavoratori la responsabilità di un eventuale fallimento". Per Filt, Fit e Ugl Ta infine "adesso tocca all'Assemblea dei soci decidere sia sulla continuità aziendale che sull'ingresso di Etihad".
Lupi ai sindacati: "O il futuro o il baratro" - Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi avverte che la partita si gioca tra il futuro e il baratro e spiega: "Abbiamo chiesto ai lavoratori e ai sindacati grande responsabilità ma i sindacati discutono su chi ha più iscritti, non sapendo che la prospettiva è: futuro o baratro. Sulla vicenda Etihad abbiamo lavorato molto in questi mesi, il governo ha fatto la propria parte per chiedere ai privati di reinvestire in questa società. Abbiamo un grande partner internazionale e un progetto industriale da 1.200 milioni".
Assemblea degli azionisti: all'odg bilancio e aumento di capitale - Si riunisce intanto a Fiumicino l'assemblea degli azionisti di Alitalia, che approverà solo il bilancio 2013 e l'aumento di capitale, mentre non si parlerà del contratto di Etihad.
Infine, Air France Klm fa sapere di guardare "in modo piuttosto positivo" all'investimento di Etihad in Alitalia, perché "abbiamo l'impressione che l'intenzione sia di rafforzare le partnership che già danno buoni risultati", come ha dichiarato l'amministratore delegato, Alexandre de Juniac, durante la presentazione dei risultati semestrali, ricordando che la compagnia araba è allo stesso tempo "un partner importante" e "un serio concorrente".
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