LONDRA, 26 FEBBRAIO - Il boia dello Stato islamico conosciuto come "jihadista John", protagonista nei video delle decapitazioni di ostaggi occidentali, è stato identificato. E' Mohammed Emwazi, un uomo britannico kuwaitiano natonel 1988 nell'ovest di Londra, già noto ai servizi di sicurezza britannici. La polizia britannica ha rifiutato di commentare, citando le indagini in corso. La prima apparizione di Emwazi in un video è avvenuta lo scorso agosto, quando aveva decapitato il giornalista americano James Foley. In seguito è stato raffigurato nei video delle decapitazioni del giornalista americano Steven Sotloff, dell'operatore umanitario britannico David Haines, del tassista britannico Alan Henning, e dell'operatore umanitario americano Abdul-Rahman Kassig, noto anche come Pietro.
In ognuno dei video, il militante apparve vestita in un abito nero con un passamontagna nero che copriva tutto, tranne i suoi occhi e la parte superiore del naso. Parlando con un accento britannico, ha schernito le potenze occidentali prima di porre il coltello al collo degli ostaggi: questp punto le riprese si sono fermate, mostrano dopo i corpi decapitati delle vittime.
All'inizio di questo mese, il militante è apparo in un video in cui era stato decapitato il giornalista giapponese Kenji Goto. Alcuni ostaggi liberati hanno detto che era uno dei tre jihadisti britannici a guardia degli occidentali rapiti dal gruppo in Siria. Erano conosciuti collettivamente come "The Beatles" (gli scarafaggi).
Mohammed Emwazi:
- 1988 : Nato in Kuwait, arriva nel Regno Unito nel 1994
- 2009 : Prende la laurea informatica presso l'Università di Westminster
- Ago 2009: Viaggia a Tanzania con due amici per unsafari, ma gli vienerifiutato l'ingresso a Dar es Salaam e viene messo su un volo per Amsterdam. Dopo l'interrogatorio lì, torna a Dover
- Settembre 2009: Va a Kuwait per stare con la famiglia del padre
- Luglio 2010: Ritorna in Inghilterra per soggiorni di breve durata, ma poi spiega che non può tornare a Kuwait perché il visto gli viene negato
- 2013: cambia nome. Tenta di viaggiare a Kuwait, ma viene fermato. Scompare. La polizia dice che la famiglia quattro mesi più tardi riferisce che è entrato in Siria
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