MILANO - I russi puntano sullo shopping nel quadrilatero della moda di Milano o sul mare della riviera romagnola, i sudamericani sul turismo religioso, gli spagnoli sulle vacanze sciistiche, gli inglesi scoprono la Sardegna e i tedeschi si confermano grandi appassionati dei laghi, il Garda soprattutto.
Insomma, l’offerta turistica italiana sembra averne per tutti i gusti e i tour operator stranieri, al lavoro fino a stasera a Fieramilano al salone Bit che si conclude stasera con un grande successo (centomila visitataori), si sono industriati a ritagliare pacchetti e viaggi su misura per i loro mercati di riferimento.
«Per i cinesi – racconta ad esempio Changsong Li, uno degli oltre 500 top buyer esteri impegnati in questi giorni in centinaia di incontri d’affari con gli operatori della filiera turistica italiana – le destinazioni più richieste sono sempre Roma, Firenze e Venezia, ma negli ultimi anni anche le città di interesse culturale più piccole, come Siena o San Gimignano, stanno diventando molto attraenti». Anche i cinesi insomma, spiega Li, iniziano ad andare oltre il classico pacchetto Colosseo-San Marco-Uffizi e «vogliono immergersi nella vita locale, vogliono il cibo italiano, lo stile di vita italiano». Una tendenza, questa, che se per il mercato cinese è una novità per altri bacini più maturi è una conferma. Americani e giapponesi, soprattutto, non sembrano più accontentarsi del tour di monumenti e desiderano vivere appieno la vita del Paese, dove spesso sono già stati più volte.
Una richiesta che si fa ancora più sofisticata per i vicini europei, sempre di più alla ricerca del particolare, anche perchè ormai l’abbondanza di voli low cost consente di spostarsi più spesso e anche per periodi brevi. Ed ecco quindi che i tour operator puntano a scovare, per proporle ai loro clienti, esperienze in ex conventi o in fari trasformati in alberghi di nicchia, o vacanze culturali a tema. Tra le regioni emergenti per gli stranieri spiccano le Marche, la Puglia, la Sardegna, la Sicilia, l’Umbria, mentre tra le località più piccole continua ad esempio il successo di Matera, ancora sull’onda lunga della ‘Passione di Cristò di Mel Gibson, e di Narni, centro umbro il cui nome è diventato popolare nel mondo grazie al film ‘Le cronache di Narnià, che pure non è ambientato nella cittadina di origine latina.
Altre località devono invece ringraziare il cinema indiano di Bollywood, che negli ultimi anni sempre più spesso ha scelto di ambientare numerose pellicole in scenari come Amalfi o Roma. «È una moda recente – spiega Reena Sachdev, arrivata da Mumbai – e a seconda del film che esce nelle sale una località diventa improvvisamente attraente per un sacco di turisti». Quello indiano, come altre economie emergenti, è un mercato che guarda con sempre maggiore interesse all’Italia. «Oltre alle città d’arte – dice Sachdev vannomolto i tour enogastronomici. C’è una grossa crescita e sono molti anche quelli che poi ritornano dopo il primo viaggio».
ANIMALISTI - La protesta degli animalisti contro Air France arriva alla Borsa internazionale del turismo di Milano. Alcuni attivisti dell’organizzazione Nemesi Animale stamattina hanno composto la scritta “no alla vivisezione” con dei cartelli, distribuito volantini ai visitatori e inscenato una protesta chiudendosi in finte gabbie di plastica. Il tutto per manifestare contro i voli aerei con cui si trasportano nel mondo gli animali per la vivisezione. Gli attivisti puntano il dito contro la compagnia AirFrance-Klm, che secondo l’organizzazione animalista ricoprirebbe «un ruolo primario nel trasporto di animali destinati ai laboratori di vivisezione di tutto il mondo». «Decine di compagnie aeree – spiegano – hanno scelto di cessare i trasporti di primati e altri animali destinati alla vivisezione. È ora che anche AirFrance-KLM faccia la stessa identica scelta».