AMBURGO, 28 luglio - Una persona è stata uccisa e parecchie ferite in un attacco di coltello in un supermercato di Amburgo.La polizia di Amburgo ha detto in Twitter che un sospetto era stato arrestato ma che era troppo presto per individuare un motivo dell'aggressione. L'attaccante ha cominciato a colpire fortemente gli acquirenti prima di essere fermato dalla polizia.L'attacco è avvenuto nella regione di Barmbek nel nord della città, ha detto la polizia che avverte le persone a stare lontane dalla zona. I testimoni hanno detto che l'attacco è avvenuto in un supermercato Edeka, la catena più grande della Germania.
sabato 29 luglio 2017
SIENA, migrante aggredisce a coltellate autista di un bus. Ferito dai carabinieri
SIENA, 29 luglio - L'autista di un pullman di linea è stato aggredito e ferito da tre colpi di arma da taglio al torace da un ivoriano 19enne dopo una lite a bordo del mezzo pubblico a Monteriggioni (Siena). L'aggressore è stato fermato dai carabinieri che per bloccarlo gli hanno sparato un colpo di pistola a una gamba. Grave l'autista del pullman, che è attualmente in prognosi riservata.
Chiamati da alcuni passanti, i militari sono stati a loro volta aggrediti dal migrante, che prima avrebbe scagliato contro una damigiana di vetro e poi li avrebbe attaccati con la lama. Dopo aver esploso alcuni colpi in aria, i carabinieri hanno neutralizzato l'ivoriano sparandogli un colpo di arma da fuoco a una gamba.
L'autista del pullman, per le ferite gravi subite dai fendenti tirati dall'ivoriano, avrebbe perso molto sangue. Il giovane africano è piantonato all'ospedale Le Scotte di Siena . Nessun carabiniere è rimasto ferito. Il fatto è successo verso l'ora di pranzo in località Santa Colomba, vicino a Monteriggioni, zona di forte richiamo turistico.
CASALEGGIO jr. a RENZI: basta infangare mio padre
Scontro tra Mattero Renzi e Davide Casaleggio: "Non bisogna avere paura della scienza ci sono delle persone che vanno su Facebook e seminano il panico - dice l'ex premier presentando il suo libro in costiera amalfitana-. Raccontano cose che spesso non sono vere, ma il circuito della condivisione provoca una diffusione virale. Casaleggio diceva che ciò che è virale diventa vero, ma non è così. Questo meccanismo provoca paura, se dico che vaccinando faccio l'interesse delle case farmaceutiche, succede che in una classe si riduce il numero dei bambini che si vaccinano e magari a quello più debole rischia di provocare un danno talvolta perfino mortale".
"Renzi deve smetterla di infangare la memoria di mio padre", ribatte Davide Casaleggio, su un post sul blog di Grillo. "E' intollerabile - aggiunge - che continui a ripetere una bufala da lui inventata che stravolge il pensiero di mio padre. Lo invito a rettificare e chiedere scusa immediatamente per non perdere il minimo di dignità che dovrebbe contraddistinguere ogni dichiarazione politica". "Ha perso completamente ogni credibilità", aggiunge. "Renzi deve smetterla di infangare la memoria di mio padre. E' intollerabile che continui a ripetere una bufala da lui inventata che stravolge il pensiero di mio padre. Lo invito a rettificare e chiedere scusa immediatamente per non perdere il minimo di dignità che dovrebbe contraddistinguere ogni dichiarazione politica. Ha perso completamente ogni credibilità", aggiunge.
Autostrade, oggi e domani bollino rosso: ecco dove
Primo weekend da bollino rosso sulle autostrade italiane. Per la giornata di oggi e la mattinata di domani 30 agosto è previsto traffico intenso in direzione delle principali località turistiche. Durante questo fine settimane infatti si concentreranno gran parte delle partenze dai grandi centri urbani verso i luoghi di villeggiatura, soprattutto lungo le dorsali adriatiche, joniche e tirreniche. Secondo le previsioni sull'esodo estivo elaborate da 'Autostrade per l'Italia' i principali tratti autostradali che saranno interessati da code e rallentamenti sono: l'A1 Milano-Napoli, in direzione Sud, l'A12 Genova-Roma, A12 Roma-Civitavecchia, in direzione Nord, A14 Bologna-Taranto, in direzione Sud, e l'A18Messina-Catania. Per ulteriori aggiornamenti sul traffico è comunque possibile consultare il sito di Autostrade per l'Italia recandosi nell'apposita sezione dedicata alle chiusure stradali e alle modifiche alla viabilità.
Il CARICO FISCALE sulle imprese italiane non ha eguali in EUROPA
Il carico fiscale sulle imprese italiane non ha eguali nel resto d'Europa. E' quanto afferma la Cgia di Mestre, sottolineando che nel nostro Paese la percentuale delle tasse pagate dalle aziende sul gettito fiscale totale è del 14,9, a fronte di una media dell'Ue dell'11,5. Le imprese italiane versano al fisco 105,6 miliardi di euro l'anno: solo quelle tedesche pagano di più (135,6 miliardi), ma a fronte di una popolazione maggiore.
Cgia: "Sforzo fiscale maggiore d'Europa ma qualità dei servizi inadeguata" - "Sebbene alle nostre imprese sia richiesto lo sforzo fiscale più oneroso d'Europa - segnala il coordinatore della Cgia Paolo Zabeo - la qualità dei servizi ricevuti dallo Stato è spaventosamente inadeguata. Ricordo, ad esempio, che il debito commerciale della nostra Pubblica Amministrazione nei confronti dei propri fornitori è di 64 miliardi di euro, di cui 34 riconducibili ai ritardi nei pagamenti. Il peso economico della cattiva burocrazia sulle Pmi, invece, è di 31 miliardi e il deficit infrastrutturale, sia materiale che immateriale, grava sul sistema produttivo per almeno 40 miliardi di euro".
Italia fra le ultime anche per "tax freedom day" - La conferma che in Italia il peso delle tasse è troppo eccessivo emerge anche dal confronto sul "tax freedom day" dei principali Paesi Ue. Nel 2016, infatti, in Italia le famiglie e le imprese hanno idealmente terminato di onorare il fisco il 4 giugno, praticamente dopo 155 giorni di lavoro. Rispetto a noi, in Germania la "liberazione" è avvenuta 8 giorni prima (27 maggio), nel Regno Unito hanno festeggiato con 25 giorni di anticipo (10 maggio) e in Spagna quasi un mese prima (6 maggio). Solo in Francia la situazione è peggiore della nostra: nel 2016 il giorno di liberazione fiscale è "scoccato" il 23 giugno, 19 giorni dopo il nostro.
AMBURGO, all'attentatore del supermarket, emiratino, era stata respinta la richiesta d'asilo
AMBURGO, 29 luglio - L'autore dell'attacco di venerdì ad Amburgo è un 26enne nato negli Emirati Arabi Uniti (a destra nella foto, affrontato da alcuni cittadini) a cui era stata respinta la richiesta di asilo, ma che non era stato rimpatriato perché sprovvisto di documenti. E' quanto ha detto il sindaco di Amburgo, Olaf Scholz, mentre i media tedeschi hanno identificato l'uomo in Ahmad A., affermando che era noto alla polizia come islamista.
Nell'attacco è morto un uomo di 50 anni, mentre altre sei persone sono rimaste ferite.
Media: attentatore aveva problemi psichiatrici e di droga - Secondo lo Spiegel Online, una volta arrivato in Germania l'attentatore sarebbe entrato in contatto con gli islamisti. Lo stesso Spiegel riferisce anche di problemi psichiatrici del 26enne e di abuso di droga.
"Quello che mi fa arrabbiare è che il responsabile è una persona che ha chiesto protezione in Germania e che ha rivolto il suo odio contro di noi", ha detto Scholz, ringranziando i concittadini che hanno bloccato l'uomo subito dopo l'attacco, permettendone l'arresto.
Addio al dottor PASQUANO del "Commissario Montalbano"
RAGUSA, 29 luglio - È morto a Ragusa l'attore Marcello Perracchio, 79 anni, famoso soprattutto per il suo ruolo da medico legale, il "dottor Pasquano", nella serie tv di Raiuno sul commissario Montalbano, ispirata dai racconti di Andrea Camilleri. Perracchio era nato a Modica ed era uno degli attori più prolifici del Teatro Stabile di Catania. Alle spalle anche una
carriera cinematografica con, tra gli altri, film come Gente di rispetto di Luigi Zampa, Pizza connection di Damiano Damiani, Il giudice ragazzino di Alessandro Di Robilant.
Aveva avuto ruoli anche in altre serie televisive come La Piovra, L'onore e il rispetto e Eroi per caso. Ma la fama è esplosa con Il commissario Montalbano. Con Pasquano il personaggio interpretato da Luca Zingaretti aveva un rapporto di amore e odio e il dottore, tra il serio e il faceto, lo invitava spesso a «non rompere i cabasisi».
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Il corrispondente RAI Carlo Paris ferito a GERUSALEMME
GERUSALEMME, 29 luglio - Il corrispondente della sede Rai di Gerusalemme Carlo Paris è stato ferito a Gerusalemme alla Porta dei Leoni della Città Vecchia durante gli scontri di ieri pomeriggio tra manifestanti palestinesi e polizia israeliana.
Secondo quanto ha spiegato lui stesso, Paris è stato colpito da una granata assordante lanciata dalla polizia che gli ha procurato una ustione alla gamba destra. Paris è stato ricoverato in ospedale dal quale è stato poi dimesso. Con lui è stato ricoverato, e poi dimesso, l'operatore tv israeliano mentre la producer palestinese è ancora in ospedale.
Secondo quanto ha spiegato lui stesso, Paris è stato colpito da una granata assordante lanciata dalla polizia che gli ha procurato una ustione alla gamba destra. Paris è stato ricoverato in ospedale dal quale è stato poi dimesso. Con lui è stato ricoverato, e poi dimesso, l'operatore tv israeliano mentre la producer palestinese è ancora in ospedale.
La COREA DEL NORD cerca rogne: "Possiamo colpire gli USA continentali"
PYONGYANG, 29 luglio - Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha detto che il test di lancio di un missile balistico intercontinentale effettuato ieri ha dimostrato che la Corea del Nord può colpire gli Stati Uniti continentali. Anche gli analisti pensano che un'ampia parte degli Usa, tra cui Los Angeles e Chicago, sia ora nel raggio d'azione degli armamenti nordcoreani. L'Agenzia di stampa centrale coreana (Kcna) ha dichiarato che Kim ha espresso "grande soddisfazione" dopo che il missile Hwasong-14, lanciato per la prima volta il 4 luglio, ha raggiunto un'altezza massima di 3.725 chilometri e ne ha percorsi 998 chilometri prima di cadere nelle acque vicine al Giappone.
NESPOLI e i suoi compagni sono entrati nella stazione spaziale
L'astronauta Paolo Nespoli è entrato nella Stazione spaziale internazionale (Iss). Il portello è stato aperto due ore dopo l'aggancio della Soyuz, una volta ultimati tutti i controlli a bordo della navetta e per equilibrare la pressurizzazione tra la Soyuz e la Iss
La navetta russa Soyuz si è agganciata alla Stazione Spaziale. Lanciata dalla base russa di Baikonur alle 17,41, è arrivata a destinazione in circa sei ore, compiendo quattro orbite. Poi l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i suoi compagni di equipaggio, il russo Sergey Ryazansky e l'americano Randy Bresnik, hanno eseguire una serie di test che li hanno impegnati per due ore, come controlli elettrici, di eventuali perdite d'aria e sulle connessioni. Solo alla fine di queste operazioni è stato aperto il portello che ha permesso ai tre astronauti di entrare nella Stazione Spaziale.
La navetta russa Soyuz si è agganciata alla Stazione Spaziale. Lanciata dalla base russa di Baikonur alle 17,41, è arrivata a destinazione in circa sei ore, compiendo quattro orbite. Poi l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i suoi compagni di equipaggio, il russo Sergey Ryazansky e l'americano Randy Bresnik, hanno eseguire una serie di test che li hanno impegnati per due ore, come controlli elettrici, di eventuali perdite d'aria e sulle connessioni. Solo alla fine di queste operazioni è stato aperto il portello che ha permesso ai tre astronauti di entrare nella Stazione Spaziale.
venerdì 28 luglio 2017
Morto JOHN CANTLIE, "usato" dall'ISIS per fare propaganda
MOSUL, 28 luglio - John Cantlie, il giornalista britannico rapito in Siria nel 2012 e "usato" dall'Isis per fare propaganda della politica dello Stato Islamico, sarebbe morto a Mosul, in Iraq. A dare la notizia l'agenzia giornalistica Al-sura, che riporta la testimonianza di tre appartenenti dell'Isis, catturati dalle forze locali. Nessuna conferma dell'uccisione di Cantlie da parte degli Stati Uniti e dalle forze della coalizione.
John Cantlie era apparso in alcuni video di propaganda dell'Isis, probabilmente costretto sotto minaccia a descrivere ed esaltare la politica di conquista dello Stato Islamico, anche se più di un commentatore aveva ipotizzato una sua conversione all'Islam e la sottomissione ai dettami del Califfato. Non si avevano notizie del reporter britannico dal 2016.
Addio, piccolo Charlie
LONDRA, 28 luglio - Il piccolo Charlie è morto. "Il nostro splendido bambino se n'è andato": questo il lapidario annuncio dato dai genitori di Charlie Gard, il bambino britannico malato terminale che ha sollevato un dibattito mondiale. Lo riferisce il Daily Mail.
Secondo alcuni media locali, al piccolo sono stati staccati i macchinari che lo tenevano in vita poco dopo il suo trasferimento dal Great Ormond Hospital di Londra dove era ricoverato in un centro per malati terminali.
I genitori del piccolo, la cui storia ha commosso il mondo intero, avevano chiesto di poter trascorrere più tempo con il loro figlio dopo il trasferimento nel centro ma il giudice dell'Alta corte ha dato ragione ai medici e ha stabilito che al bambino dovessero essere sottratti i sostegni vitali poco dopo il suo arrivo.
Contrordine, romani. L'acqua per ora non si raziona
ROMA, 28 luglio - C'è l'accordo che evita razionamenti dell'acqua a Roma. "Mi è stato comunicato pochi minuti fa dal presidente della Regione Lazio che a breve dovrebbe esserci un provvedimento modificativo" della sospensione della fornitura di acqua dal lago di Bracciano verso Roma. Lo ha detto il presidente di Acea, Luca Alfredo Lanzalone, durante una conference call, aggiungendo che il provvedimento "ragionevolmente dovrebbe scongiurare la necessità di turnazione dell'acqua".
Galletti: "Scongiurata grave crisi" - "Abbiamo scongiurato la grave crisi che avrebbe pesato su centinaia di migliaia di cittadini", ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, annunciando l'intesa tra Regione Lazio e governo che prevede che Acea possa continuare a prelevare acqua dal lago di Bracciano, anche se in forma ridotta, dai 900 litri al secondo di adesso a 400 litri.
ROMA ATAC, ritirate le deleghe al direttore generale BRUNO ROTA, che se ne va
ROMA, 28 luglio - L'amministratore unico di Atac, Manuel Fantasia, ritira le deleghe del direttore generale Bruno Rota. Lo comunica in una nota la stessa Atac, l'azienda del trasporto pubblico della Capitale. Rota, che chiarisce di aver presentato le dimissioni sette giorni fa, in un'intervista aveva parlato della disastrosa situazione finanziaria della società, "a un passo dal fallimento".
"'Egregio dottor Rota, facendo seguito alla sua lettera, prendiamo atto delle sue dimissioni che accettiamo con decorrenza dal 2/8 o altra data antecedente lei riterrà opportuna. Protocollo 0120875'. Così Atac mi ha comunicato oggi di aver accettato le mie dimissioni", dice all'Ansa il dg dimissionario.
AMBURGO, scattata l'allerta terrorismo. L'accoltellatore del supermarket ha gridato "ALLAH AKBAR"
AMBURGO, 28 luglio - Le autorità di Amburgo hanno diramato una allerta terrorismo dopo l'accoltellamento avvenuto in un supermarket della nota catena Edeka nel quartiere Barmbek di Amburgo. La polizia precisa via Twitter che sono ancora ignote le cause del gesto ed è imprecisato il numero di feriti. Al momento ogni ipotesi resta aperta sull'accoltellamento. Secondo le stesse fonti l'episodio sarebbe collegato ad un solo attentatore.
Avrebbe gridato Allah u Akbar prima di accoltellare le proprie vittime l'aggressore del supermarket. Lo riferisce la Bild citando un testimone oculare.
L'astrononno PAOLO NESPOLI è partito per la stazione spaziale
BAIKONUR, 28 luglio - E' partita la Soyuz con l'italiano Paolo Nespoli, 61 anni. Il lancio della navetta russa, avvenuto puntualmente alle 118.41 ora locale (17.41 in Italia) dalla base russa di Baikonur, segna l'inizio della missione Vita, dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Con l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) viaggiano sulla Soyuz il russo Sergey Ryazansky, al comando della navetta, e l'americano Randy Bresnik. L'arrivo alla Stazione Spaziale è previsto tra sei ore e dopo altre due ore l'ingresso dell'equipaggio nella stazione
Aggredito in strada l'ex sindaco anti-gay di FAVRIA (Torino)
TORINO, 28 luglio - L'anno scorso si rifiutò di celebrare l'unione civile tra due uomini e adesso l'ex sindaco di Favria (Torino), Serafino Ferrino, è stato aggredito da uno sconosciuto non lontano da casa. L'uomo ha finto un guasto all'auto per avvicinare Ferrino e lo ha colpito più volte. L'ex primo cittadino, che appartiene al movimento delle Sentinelle in piedi, è stato medicato al Pronto soccorso di Cuorgné e sull'episodio indagano i carabinieri.
"Ferrino: "Sono terrorizzato, è stata un'aggressione mafiosa" - "Sono terrorizzato, una cosa simile non mi era mai capitata in tanti anni di attivita' politica. E' stata un'aggressione mafiosa". Sono le prime parole di Serafino Ferrino, al suo arrivo in pronto soccorso.
Ferrino bollato come sindaco anti-gay - Al momento, gli investigatori non escludono alcuna pista dal momento che Ferrino, per le sue posizioni sulla famiglia e la sua adesione al movimento delle Sentinelle in Piedi, è stato bollato come sindaco anti-gay, soprattutto dopo la decisione di non celebrare, un anno fa, l'unione civile tra due uomini.
L'attuale sindaco di Favria: "Solidarietà a Ferrino" - Vittorio Bellone, successore di Ferrino e attuale sindaco di Favria, esprime vicinanza verso l'ex primo cittadino: "A nome mio e di tutta l'amministrazione non posso che esprimere la mia solidarietà nei confronti dell'ex sindaco per la vile aggressione subita questa mattina. Si tratta di un atto gravissimo che non puo' essere giustificato in nessun modo. Auspico che si possa fare luce al piu' presto su quanto accaduto".
Il consiglio dei ministri dice sì all'invio delle navi in LIBIA
ROMA, 28 luglio - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sull'invio di navi italiane in Libia. E' quanto si apprende da fonti di governo. I termini dell'operazione, secondo quanto annunciato giovedì dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, saranno illustrati martedì in Parlamento alle commissioni parlamentari competenti.
"Passo avanti per stabilizzazione Libia" - La missione italiana va considerata come un "passo in avanti nel contributo italiano alla capacità delle autorità libiche di condurre la loro iniziativa contro gli scafisti e di rafforzare la loro capacità di controllo delle frontiere e del territorio nazionale", ha commentato il premier Paolo Gentiloni, sottolineando come questo sia "un pezzo di percorso della stabilizzazione della Libia a cui l'Italia sente il dovere di partecipare".
"No grande invio di flotte, abbiamo risposto a una richiesta della Libia"- Gentiloni ha quindi spiegato che l'invio di navi "può dare un contributo significativo a rafforzare la sovranità libica, non è iniziativa contro la sovranità libica. Sarebbe non rispecchiare la sostanza della decisione del governo presentarla come un enorme invio di grandi flotte e squadriglie aerei. È una richiesta a cui abbiamo aderito di supporto alla guardia costiera libica".
"Mi auguro ampio consenso in Parlamento" - "Mi auguro - ha quindi concluso il premier - che il Parlamento possa dare il via libera con il consenso più largo" alla missione di supporto alla guardia costiera libica. Gentiloni ha quindi sottolineato che questo è un "passaggio rilevante" per la stabilizzazione del Paese nordafricano, che è e resta una "priorità per l'Italia". Una stabilizzazione che, aggiunge, "è un percorso accidentato e non un'autostrada in discesa".
"No grande invio di flotte, abbiamo risposto a una richiesta della Libia"- Gentiloni ha quindi spiegato che l'invio di navi "può dare un contributo significativo a rafforzare la sovranità libica, non è iniziativa contro la sovranità libica. Sarebbe non rispecchiare la sostanza della decisione del governo presentarla come un enorme invio di grandi flotte e squadriglie aerei. È una richiesta a cui abbiamo aderito di supporto alla guardia costiera libica".
"Mi auguro ampio consenso in Parlamento" - "Mi auguro - ha quindi concluso il premier - che il Parlamento possa dare il via libera con il consenso più largo" alla missione di supporto alla guardia costiera libica. Gentiloni ha quindi sottolineato che questo è un "passaggio rilevante" per la stabilizzazione del Paese nordafricano, che è e resta una "priorità per l'Italia". Una stabilizzazione che, aggiunge, "è un percorso accidentato e non un'autostrada in discesa".
NO VAX, tre deputati Pd aggrediti davanti a MONTECITORIO
ROMA, 28 luglio . Tre deputati del Pd sono stati aggrediti e insultati da alcuni dei manifestanti no-vax che stazionano davanti a Montecitorio da stamani per protestare contro il decreto sui vaccini obbligatori. Si tratta di Elisa Mariano, Ludovico Vico e Salvatore Capone che si sono rifugiati dentro un'auto (circondata e presa a calci e pugni) e poi messi in salvo dalla Digos.
"Tre deputati del Pd sono stati assaliti da manifestanti No-Vaccini. Follia pura. Un abbraccio a Elisa, Ludovico e Salvatore. Noi non ci fermiamo", afferma l'ex premier su twitter.
Gentiloni, aumenta livello protezione sanitaria - "Il varo definitivo della legge aumenterà il livello di protezione sanitaria delle famiglie italiane". Così il premier Paolo Gentiloni sul via libera finale al decreto vaccini.
Lorenzin, abbiamo dato scudo a nostri figli - "Sono molto soddisfatta, abbiamo messo in sicurezza questa e le prossime generazioni contro una serie di malattie infettive molto gravi. Oggi abbiamo dato uno scudo protettivo per i nostri figli rispetto a malattie molto gravi che ancora sono tra noi". Lo ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo la fiducia alla Camera alla legge sull'obbligo vaccinale.
Lorenzin, abbiamo dato scudo a nostri figli - "Sono molto soddisfatta, abbiamo messo in sicurezza questa e le prossime generazioni contro una serie di malattie infettive molto gravi. Oggi abbiamo dato uno scudo protettivo per i nostri figli rispetto a malattie molto gravi che ancora sono tra noi". Lo ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin dopo la fiducia alla Camera alla legge sull'obbligo vaccinale.
ARTICOLI SPORTIVI, i record dell'esportazione italiana
Articoli sportivi: lombarda un’impresa italiana su cinque nella produzione e oltre 216 milioni di commercio estero, questi i numeri della Lombardia che ama lo sport. L’interscambio con il mondo è in crescita, +3,4% in un anno e vede un aumento dell’export del 6,9%. Milano eccelle nell’export con 42 milioni circa di euro, con 41,6% sul totale e in forte crescita del 43,3%, seguita da Mantova (24,6 milioni, il 24,6% del totale lombardo) e da Bergamo (6,7 milioni, 6,7%). Nell’import prima Milano (78,7 milioni di euro, +0,3%). Vengono poi Monza e Brianza (con 11 milioni) e Bergamo (7,7 milioni). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese 2017 e Istat 2016 e 2015.
I Paesi partner degli scambi lombardi. Gli articoli sportivi lombardi sono particolarmente apprezzati in Francia (32,7% del totale, +23% in un anno), Stati Uniti (14% e +45% in un anno) e Svizzera (5,3%) mentre il 29,3% dell’import viene dalla Cina (+7,7%), il 19,5% dalla Francia e il 12% dai Paesi Bassi.
Imprese lombarde dello sport. Sono 146 le imprese attive in Lombardia nella produzione di articoli sportivi, il 19,2% del totale italiano di settore che è di 761. Milano con 39 attività, Bergamo e Brescia con 18, Varese con 16 e Monza e Brianza con 11 si piazzano tutte tra le prime 20 province italiane in una classifica che vede prima Treviso, seguita da Milano, Torino e Genova.
Giornalisti in lutto: è morto ENZO BETTIZA
Giornalismo in lutto per la morte di Enzo Bettiza. Lo rende noto La Stampa, di cui era editorialista e commentatore politico. Aveva 90 anni. Enzo Bettiza - scrive La Stampa - è stato la prova vivente che, per diventare un grande del giornalismo, non serve far leva sulla simpatia: contano di più altre doti, professionali e umane. La coerenza con la propria storia, anzitutto. Quella di Bettiza è passata attraverso grandi drammi che ne hanno reso aspra, ironica e in qualche caso feroce la descrizione di come va il mondo. Si ritrovò profugo dalla Dalmazia (era nato a Spalato da una famiglia italiana altoborghese) quando non aveva ancora vent’anni. Sopravvisse per miracolo a una grave malattia. Campò di espedienti, contrabbandiere e venditore di libri a rate (come raccontò poi) per sbarcare il lunario, sognando di diventare uno scrittore di successo.
Iniziò dal settimanale Epoca, nel 1957 arrivò a La Stampa dove fu corrispondente da Vienna e poi da Mosca. Nessuno meglio di lui sapeva descrivere vicende e personaggi di una Mitteleuropa caduta sotto il tallone sovietico. Ma desiderava cambiare, e questa voglia di fare altro lo mise in urto con l’allora direttore Giulio De Benedetti, temperamento poco incline al compromesso, che alla fine lo licenziò (dopo averlo fatto attendere in anticamera, si racconta, fino alle quattro e mezza di notte). Correva il 1964. Bettiza ritornò a casa trent’anni dopo, da editorialista e commentatore politico, senza più lasciare La Stampa.
LIBICI inaffidabili, al-Sarraj: Nessuna richiesta di aiuto all'Italia
TRIPOLI, 28 luglio - Nessuna richiesta all'Italia di inviare navi nelle acque libiche per contrastare il traffico di esseri umani. In un comunicato diffuso dai media libici, il premier del governo di accordo nazionale, Fayez al Sarraj, ha bollato come infondate le notizie diffuse a riguardo, che a suo giudizio mirano solo a minare l'esito dell'incontro avuto a Parigi martedì scorso con il generale Khalifa Haftar.
Sarraj è stato ricevuto mercoledì scorso dal presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, che ha riferito della richiesta arrivata da Tripoli nella conferenza stampa congiunta tenuta al termine del faccia a faccia con il collega libico.
Il presidente Sarraj mi ha indirizzato alcuni giorni fa una lettera nella quale si chiede al governo italiano un sostegno tecnico attraverso unità navali nel comune contrasto al traffico di esseri umani. Un sostegno tecnico a un impegno comune da svolgersi in acque libiche con unità navali inviate dall'Italia", ha detto Gentiloni mercoledì scorso al fianco di Sarraj.
Diversa la versione offerta dal premier libico nella nota diffusa ieri: "Con gli italiani abbiano concordato di continuare nel sostegno alla marina libica attraverso addestramento e fornitura di attrezzature militari che ci consentano di condurre operazioni di soccorso verso i migranti e di contrastare i trafficanti di esseri umani, oltre alla fornitura di attrezzature elettriche di controllo per i nostri confini meridionali". Sarraj ha quindi aggiunto che "la sovranità della Libia è una linea rossa".
I dettagli della missione italiana nelle acque della LIBIA oggi in CdM
ROMA, 28 luglio - Sarà affidato ad un ammiraglio a bordo di una Fremm, una delle sofisticate fregate di cui si è da poco dotata la Marina militare, il comando della nuova missione italiana di sostegno alla Libia nel contrasto ai trafficanti di esseri umani. Sarà un dispositivo 'importante', composto da quattro o cinque navi, altrettanti aerei, forse un sottomarino, droni e diverse centinaia di militari.
Oggi, dopo le ultime limature, il Consiglio dei ministri varerà il provvedimento con i dettagli dell'operazione, che poi, martedì, sarà sottoposto al Parlamento: a quel punto dovrebbe essere la conferenza dei capogruppo a decidere quale iter verrà seguito e, cioè, se ci sarà il vaglio delle Commissioni oppure dell'Aula.
Nelle ultime ore al ministero della Difesa stanno definendo le ultime questioni, alcune delle quali sono particolarmente delicate: le regole d'ingaggio, la catena di comando (a chi risponderanno le navi italiane?), il trattamento dei migranti eventualmente 'respinti', le misure a tutela dei nostri militari. Quello che è certo, come hanno confermato fonti di Governo all'ANSA, è che verranno impiegati gli assetti - in tutto o in parte - dell'operazione Mare Sicuro. Si tratta di una missione nazionale avviata nel marzo 2015 con compiti di sorveglianza e sicurezza marittima "in seguito all'aggravarsi della minaccia terroristica". Mare Sicuro opera in un'area di circa 160.000 chilometri quadrati, nel Mediterraneo centrale e a ridosso delle coste libiche. Vi partecipano attualmente 5 navi, cinque aerei, elicotteri, un paio di sommergibili e circa 700 militari.
Si tratta di un dispositivo comandato da una Fregata europea multi missione - attualmente la Fremm Margottini, che però verrà presto rimpiazzata dall'Alpino nell'ambito della normale turnazione - composto da un'altra fregata e alcuni pattugliatori, ma che potrebbe essere integrato con altri assetti particolarmente utili per il contrasto ai trafficanti. Ad esempio alcuni droni, gli aerei senza pilota, oppure la tecnologica nave-spia Elettra, che è in grado di raccogliere informazioni intercettando segnali radar e radio. Della missione libica saranno parte anche uomini del reggimento e team del Comsubin, le forze speciali della Marina.
Nel porto di Tripoli, inoltre, è già presente un pattugliatore della Guardia di Finanza che fornisce assistenza e addestramento agli equipaggi delle motovedette che l'Italia ha ceduto alla Guardia costiera libica ed un'altra nave della Marina è alla fonda a Misurata, dove un contingente italiano gestisce e fornisce sicurezza a un ospedale da campo dove vengono curati i combattenti libici feriti negli scontri contro l'Isis.
METEO, da lunedì torna il maledetto anticiclone africano
Da oggi il flusso atlantico e le relative correnti settentrionali si vanno progressivamente a indebolire, e perciò in gran parte d’Italia le temperature tendono a risalire, giorno dopo giorno. Si profila da lunedì prossimo un rinforzo dell’Anticiclone Nord-Africano che darà luogo alla quinta ondata di caldo dell’estate. Secondo le ultime proiezioni, questa ondata interesserà tutta l’Italia, ma potrebbe essere più intensa e più duratura al Centrosud. Le prossime giornate saranno prevalentemente stabili e soleggiate: unica eccezione nel fine settimana, specie sabato, il Nord Italia che vedrà il transito di un nucleo instabile atlantico che darà luogo a numerosi rovesci e temporali, non soltanto in montagna ma anche nelle aree di pianura.
MIGRANTI, naufraga barcone a Cesme (Turchia), 7 morti (due donne e 5 bambini)
ISTANBUL, 28 luglio - Almeno 7 persone, 2 donne e 5 bambini, sono morte nel naufragio di un barcone di migranti nel mar Egeo, avvenuto nella tarda serata di ieri. Lo riferisce la guardia costiera turca. Il natante, diretto verso le isole greche, è affondato al largo di Cesme, località costiera nella provincia di Smirne. Secondo le autorità marittime di Ankara, a bordo c'erano 18 persone, 9 delle quali - 4 iracheni, 3 somali e 2 siriani - soccorse in mare. Proseguono inoltre le ricerche di un altro migrante, che risulta disperso. Il presunto scafista avrebbe invece abbandonato il barcone mentre stava affondando ed è ora ricercato. Nelle operazioni di salvataggio sono stati impiegati 3 navi e un elicottero. Dall'accordo Ue-Turchia del marzo 2016, il flusso di migranti e rifugiati verso le isole greche si è ridotto a una media quotidiana di poche decine, facendo diminuire sensibilmente anche il numero degli incidenti in mare
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