mercoledì 26 luglio 2017

ROMA-PARIGI, stallo sull'acquisizione di STX da parte di FINCANTIERI


Roma e Parigi non s'incontrano ancora sulla via di Sant-Nazaire, anzi le tensioni vengono allo scoperto e Roma dice chiaramente di aver dato "ampia disponibilità" ad accogliere le richieste dei francesi a modificare un accordo già concluso, ma Parigi non ha voluto accettare nessuna delle soluzioni di modifica delineate dagli italiani. Sembra così complicarsi la già difficile partita che potrebbe portare Fincantieri a gestire gli storici cantieri navali di Sant-Nazaire, i più importanti della Francia Il titolo Fincantieri crolla in Borsa.
Calenda, stop su Stx se mancano condizioni  - "Su Stx siamo stati chiari fin dal principio. Il precedente governo francese ha chiesto a Fincantieri di interessarsi, e Fincantieri lo ha fatto con un progetto industriale solido che ha alcune condizioni fondamentali", dice il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Che avverte: "Queste condizioni sono conosciute dal governo francese, dal precedente che ha firmato un accordo e dall'attuale: non abbiamo nessuna intenzione di andare avanti se queste condizioni non ci sono".

Le Monde, ultimatum dell'Eliseo all'Italia - "Cantieri di Saint Nazaire: l'ultimatum dell'Eliseo all'Italia" questo il titolo di una articolo pubblicato oggi da Le Monde sull'acquisizione dei cantieri di Stx France da parte di Fincantieri, dopo che Roma ha respinto la proposta di un assetto 50-50 presentata dal governo francese. "Il rifiuto italiano pone Macron e la sua squadra in una situazione delicata" spiega il quotidiano francese, delineando due possibili scenari. Nei prossimi giorni i presidente "potrà fare delle concessioni" accettando che Fincantieri "metta le mani sui cantieri di Saint Nazaire" o lo Stato farà valere il suo diritto di prelazione nazionalizzando l'impresa francese.

Bono, scopo industriale non politico
  - L'acquisizione di Stx France è per Fincantieri "un obiettivo industriale e non politico". Lo ha affermato l'ad del gruppo cantieristico, Giuseppe Bono, nel corso della conference call con gli analisti per la presentazione dei risultati del primo semestre 2017. Citando brevemente le trattative e i contatti in corso sulla struttura del capitale dei cantieri francesi, Bono ha aggiunto che "abbiamo il pieno sostegno del nostro governo".
L'acquisizione di Stx France da parte di Fincantieri "potrebbe portare a confermare per l'Europa la possibilità di competere nel mercato mondiale". Bono ha comunque precisato agli analisti che "noi abbiamo già una joint venture in Cina, che è il mercato più importante per le navi da crociera, e la posizione strategica di Fincantieri è la migliore al mondo".

Le Maire, senza accordo prelazione  - Se l'Italia non accetterà l'offerta presentata dalla Francia su un assetto 50-50 nell'acquisizione dei cantieri di Stx da parte di Fincantieri "lo stato francese eserciterà il suo diritto di prelazione" per riaprire il dossier. Lo ha detto il ministro dell'economia, Bruno le Maire, ai microfoni di FranceInfo. "Non vogliamo correre nessun rischio sul futuro dei posti di lavoro, sul futuro delle competenze, dei territori, in un sito industriale così strategico come quello dei cantieri industriali di Saint Nazaire".

Nessuna intesa su Stx, tensioni Roma-Parigi - Il colosso navalmeccanico italiano ha acquisito dal Tribunale di Seul il 66,66% della società Stx Francia che gestisce i cantieri francesi ma l'accordo che aveva raggiunto con Hollande per l'assetto societario della stessa Stx (che prevedeva la maggioranza assoluta in mani italiane, fra Fincantieri e Fondazione CrTrieste) è stato messo in discussione da Macron, che ha chiesto di ridiscuterlo. Oggi, dopo le indiscrezioni e i rumors dei giorni scorsi, il ministro dell'economia, Bruno Le Maire, davanti alla Commissione degli affari economici del Senato, è venuto allo scoperto. "Aspettiamo la risposta del governo italiano" sulla proposta di un'azionariato diviso a metà fra Italia e Francia, ha detto ai senatori aggiungendo di sperare in una risposta positiva. In caso di esito negativo - è stata la sua conclusione - tutto si deciderà "entro la fine di questa settimana". 
La risposta del governo italiano non si è fatta attendere: il Ministero dell'Economia e Finanza ha ricordato "l'ampia disponibilità" a modificare gli accordi già raggiunti al massimo livello e i due requisiti irrinunciabili per una nuova intesa: in mani italiane devono restare la maggioranza di Stx e il voto decisivo nel consiglio di amministrazione in caso di stallo. Requisiti intorno ai quali sono state delineate le modifiche da apportare agli accordi che però - ha riferito il Mef - i francesi non hanno voluto accettare. A questo punto, a pochi giorni dalla scadenza del 29 luglio, termine ultimo per il governo francese (che ora detiene il 33,3% di Stx France) per esercitare il diritto di prelazione sul 66,66% acquistato da Fincantieri a Seul, la partita è tutta politica. Con gli italiani che vogliono la certezza di poter gestire sul piano industriale i cantieri e i francesi che vogliono salvaguardare la minoranza di blocco in Stx France. 
Sullo sfondo resta la partita industriale della più importante acquisizione italiana in Francia degli ultimi decenni, primo passo per la creazione di un grande polo europeo della cantieristica in grado di competere sullo scenario globale. E di "creare ulteriormente valore" con la combinazione di Fincantieri e Stx France, come ha ribadito ancora una volta oggi, l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, definendola "condizione imprescindibile" per la nuova intesa. Bono ha parlato a margine del cda per i conti del semestre, chiuso con con ricavi in crescita dell'1,3% (a 2.295 milioni di euro rispetto ai 2.266 al 30 giugno 2016), un carico di lavoro complessivo pari a 25,5 miliari di euro con circa 5,8 anni, e la soddisfazione degli azionisti che hanno ricavato dal loro investimento un rendimento cumulato del 34,6% dal giorno della quotazione, rispetto al 9,1% di rendimento cumulato dell'indice principale di Borsa, il FTSE MIB.

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