ROMA, 26 luglio - L'Aula della Camera ha approvato la proposta di legge Richetti sull'abolizione dei vitalizi dei parlamentari. Il testo, approvato a Montecitorio con 348 voti a favore, 17 contrari e 28 astenuti, passa al Senato.
I deputati M5S sono esplosi in un tripudio di giubilo mentre la presidente Laura Boldrini annunciava il risultato della votazione. Ad astenersi sono stati i deputati di Mdp; Fi non ha votato. I deputati di AP hanno votato contro. A seguire la votazione dalla tribuna del pubblico c'era la senatrice Paola Taverna: a lei si è rivolto Danilo Toninelli durante la votazione mostrando le dita a V in segno di vittoria. Secondo un deputato, una collega M5S avrebbe fatto il segno del dito medio verso i banchi del Pd.
Pd, oggi fatta cosa importante - "Oggi abbiamo fatto una cosa importante. Non abbiamo corso dietro alla antipolitica ma abbiamo scelto di farle tirare su la testa, dimostrando che sa mettersi in sintonia con il Paese che chiede sobrietà. E' una legge giusta. Ci battiamo qui e ci batteremo in Senato perchè sia approvata". Lo ha detto nell'Aula della Camera il capogruppo Pd Ettore Rosato in dichiarazione di voto sulla pdl vitalizi.
Di Maio, è scacco matto - "E' scacco matto. Non avete neppure la possibilità di lamentarvi, dovete pure far finta che gli piaccia! Perchè lo sappiamo tutti che dentro al PD il vitalizio se lo vogliono tenere stretto. E oggi lo sentiamo il loro fiatone, il loro affanno nel rincorrerci su un tema che non gli appartiene, che non è nel loro Dna!". Così il vicepresidente M5s della camera, Luigi Di Maio nella sua dichiarazione di voto in Aula che il blog di Beppe Grillo rilancia: "E' una vittoria storica: la prima battaglia sui vitalizi è vinta".
Salvini, bellissima giornata, peccato per Fi - Bellissima giornata, speriamo sia la volta buona. Peccato che Forza Italia non abbia votato a favore". Così il segretario della Lega Matteo Salvini sulla legge per l'abolizione dei vitalizi approvata oggi dalla Camera.
Forza Italia non partecipa al voto finale sulla legge per il taglio dei vitalizi. I parlamentari saranno in aula ma non parteciperanno al voto. La decisione, a quanto si apprende, è stata presa nel corso della riunione del gruppo a cui ha partecipato anche telefonicamente anche Silvio Berlusconi che ha bollato il provvedimento come incostituzionale e lesivo dei diritti degli italiani perchè a rischio per la retroattività ci sono 20 milioni di pensioni.
Camera, ricalcolo non si applicherà a pensioni - Il ricalcolo interamente su base contributiva dei vitalizi dei parlamentari non potrà "in nessun caso essere applicata alle pensioni in essere e future dei lavoratori dipendenti ed autonomi". Lo prevede un emendamento della commissione alla proposta di legge sui vitalizi presentato nell'Aula della Camera.
Dalla prossima legislatura i criteri anagrafici per la pensione dei parlamentari saranno quelli della legge Fornero. Lo prevede l'emendamento della commissione alla pdl Richetti approvato dall'Aula della Camera. Oggi il vitalizio viene maturato al compimento del sessantacinquesimo anno di età. L'adeguamento alla legge Fornero comporterà un aumento dei requisiti anagrafici richiesti per l'accesso all'assegno mensile.
Un altro emendamento prevede che sarà sospesa la prestazione del vitalizio per il parlamentare che sia chiamato a ricoprire un incarico "istituzionale per il quale la Costituzione o altra legge costituzionale prevedano l'incompatibilità".
Dalla prossima legislatura i criteri anagrafici per la pensione dei parlamentari saranno quelli della legge Fornero. Lo prevede l'emendamento della commissione alla pdl Richetti approvato dall'Aula della Camera. Oggi il vitalizio viene maturato al compimento del sessantacinquesimo anno di età. L'adeguamento alla legge Fornero comporterà un aumento dei requisiti anagrafici richiesti per l'accesso all'assegno mensile.
Un altro emendamento prevede che sarà sospesa la prestazione del vitalizio per il parlamentare che sia chiamato a ricoprire un incarico "istituzionale per il quale la Costituzione o altra legge costituzionale prevedano l'incompatibilità".
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