ROMA, 26 febbraio - Dopo tre anni consecutivi di assenza di crescita, tra tanti cali e qualche indice piatto, il Pil italiano torna positivo. Secondo i dati Istat infatti "per il primo trimestre 2015 è previsto il ritorno alla crescita del Prodotto interno lordo". "La variazione congiunturale reale del Pil prevista è pari a +0,1%, con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%", precisa l'Istituto di statistica.
A spingere la crescita è l'export - La stima dell'Istat sul Pil del primo trimestre 2015, pari al +0,1% "è la sintesi del contributo ancora negativo della domanda interna (al lordo delle scorte) e dell'apporto favorevole della domanda estera netta". In altre parole, i consumi nazionali sarebbero in affanno, mentre sarebbe l'export che torna a spingere l'economia italiana.
L'ultimo aumento nel 2011 - L'ultimo aumento è datato secondo trimestre 2011, ben 14 trimestri fa. "I segnali positivi sull'economia italiana si rafforzano", spiega l'Istat. "Al miglioramento delle opinioni di consumatori e imprese registrate a febbraio si affianca l'aumento della produzione industriale a dicembre e quello del fatturato dei servizi nel quarto trimestre del 2014", aggiunge.
Il mercato del lavoro ancora in difficoltà - Tuttavia, sottolinea, restano "difficoltà nel mercato del lavoro e si conferma la fase deflazionistica, seppure in attenuazione". E inoltre, prosegue l'Istat, "l'indicatore composito anticipatore dell'economia registra una variazione positiva per il secondo mese consecutivo".
Lo spread scende a livelli di maggio 2010 - Lo spread tra Btp e Bund chiude a quota 101 punti base. In giornata il differenziale era sceso sotto la soglia psicologica dei 100 punti base (fino a 98,5 punti), per la prima volta da metà maggio del 2010.
A spingere la crescita è l'export - La stima dell'Istat sul Pil del primo trimestre 2015, pari al +0,1% "è la sintesi del contributo ancora negativo della domanda interna (al lordo delle scorte) e dell'apporto favorevole della domanda estera netta". In altre parole, i consumi nazionali sarebbero in affanno, mentre sarebbe l'export che torna a spingere l'economia italiana.
L'ultimo aumento nel 2011 - L'ultimo aumento è datato secondo trimestre 2011, ben 14 trimestri fa. "I segnali positivi sull'economia italiana si rafforzano", spiega l'Istat. "Al miglioramento delle opinioni di consumatori e imprese registrate a febbraio si affianca l'aumento della produzione industriale a dicembre e quello del fatturato dei servizi nel quarto trimestre del 2014", aggiunge.
Il mercato del lavoro ancora in difficoltà - Tuttavia, sottolinea, restano "difficoltà nel mercato del lavoro e si conferma la fase deflazionistica, seppure in attenuazione". E inoltre, prosegue l'Istat, "l'indicatore composito anticipatore dell'economia registra una variazione positiva per il secondo mese consecutivo".
Lo spread scende a livelli di maggio 2010 - Lo spread tra Btp e Bund chiude a quota 101 punti base. In giornata il differenziale era sceso sotto la soglia psicologica dei 100 punti base (fino a 98,5 punti), per la prima volta da metà maggio del 2010.
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