domenica 22 settembre 2013

Grandi navi a Venezia: l'1 ottobre riunione a palazzo Chigi

VENEZIA  - Il presidente del Consiglio Enrico Letta, prima di partire per il viaggio in Canada e Stati Uniti, ha convocato una riunione a palazzo Chigi per il 1 ottobre con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, e quello dell'Ambiente Andrea Orlando, per risolvere la questione delle grandi navi a Venezia. L'obiettivo, spiegano fonti di palazzo Chigi, è arrivare il 1 ottobre ad una soluzione sulla base delle varie opzioni che i ministri competenti hanno preparato.
Non si fida ancora, e non si accontenta delle soluzioni annunciate dal Governo per estromettere i 'giganti' del mare dal bacino San Marco il portavoce del Comitato 'No Grandi Navi' di Venezia, Silvio Testa. ''Diffidiamo il Governo e le istituzioni - afferma Testa - dal tentativo di lucrare sull'effetto mediatico della manifestazione di ieri nel canale della Giudecca per sostenere in realtà le loro tesi, e non quelle dei cittadini veneziani". "Lo slogan gridato ieri in riva delle Zattere - ha ricordato Testa - era 'fuori le navi dalla laguna', cioè dall'intero ecosistema, con il quale non sono compatibili, non solo da San Marco o dalla Giudecca". "Noi riteniamo - ha proseguito - che per la sua storia ed il suo valore ambientale, la laguna abbia la stessa straordinaria valenza culturale dei palazzi e dei monumenti della città. Non vogliamo in sostanza che si tolga l'obbrobrio, le navi da San Marco, e si continui distruggendo la laguna". Infine il Comitato avanza una richiesta al Governo in vista dell'incontro decisivo convocato a Palazzo Chigi il primo ottobre: "se saranno ascoltate le parti, sentano anche noi. Se ci saranno gli armatori non si capisce perchè non debba esserci anche una rappresentanza dei cittadini" conclude Testa.
Violazioni penali ancora da accertare, ma difficilmente potranno evitare la sanzione amministrativa per divieto di balneazione in laguna i 30-40 attivisti del comitato 'No grandi navi' che ieri si sono tuffati in canale della Giudecca per ostacolare il passaggio delle crociere. La Questura di Venezia sta procedendo in queste ore con l'identificazione dei protagonisti del clamoroso blitz acqueo, che ha ritardato per un po' la partenza delle navi. Poi per loro potrebbero scattare le multe, piuttosto salate, per il bagno vietato nel canale. Altri profili penali sono in corso di accertamento: riguardano la violazione delle prescrizioni del Questore sull'autorizzazione alla manifestazione, che non comprendeva ovviamente il fuori programma in canale, e l'eventuale interruzione di servizio pubblico, per la sospensione dei passaggi dei vaporetti durante la nuotata di protesta. Per questo aspetto però - si apprende da fonti investigative - bisognerà appurare se vi sia stata o meno dalle autorità un ordine specifico di interruzione della navigazione, per motivi di sicurezza. A 'discarico' dei manifestanti potrebbe esservi tuttavia la considerazione che la manifestazione, eclatante, si è svolta peraltro con modalità del tutto pacifiche.



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