Cinte annuncia le sue dimissioni in tv |
"La nazionale? Penso al presente"
"Penso al presente", ha risposto Conte al giornalista che gli chiedeva se il suo futuro potesse essere quello di allenatore della Nazionale
"Ho dimostrato di essere vincente"
Rispetto alla sua esperienza da allenatore alla Juventus Conte ha detto: ''Vincere prima di tutto e' difficile. Comporta tanta fatica, specie in una società come la Juventus dove c'e' l'obbligo della vittoria rispetto ad altre società. Ma ho dimostrato di essere un vincente''. ''Ora penso al presente e alla decisione presa. Un enorme grazie - ha proseguito - va ai ragazzi per quello che mi hanno dimostrato negli anni da allenatore da calciatore. Abbiamo fatto qualcosa di storico, che niente e nessuno potra' toglierci. Ringrazio la società che mi e' stata vicina, Andrea Agnelli e a tutti quelli che hanno reso vincente questa Juventus''. ''Cosa farò adesso? Ci penserò domani'', la risposta di Conte.
Agnelli: 'Grazie'
"Grazie Antonio": così il presidente della Juventus ha accolto le dimissioni. Si chiude così una storia intensa di tre anni, in cui Conte ha riportato la Vecchia Signora al vertice del calcio italiano grazie a tre scudetti. Già in estate, al termine dell'ultimo campionato, si erano manifestate alcune avvisaglie di separazione, ma poi - con un tweet stringato - la Juve aveva comunicato come Conte sarebbe rimasto in panchina anche nel 2015. Ma, nel giorno successivo al raduno, un fulmine a ciel sereno: Conte se ne va. Le dimissioni, poi diventate una "recissione consensuale" del contratto, lasciano di stucco i tifosi, meno gli addetti ai lavori. Alla base ci sarebbero alcune divergenze di mercato; in primis la cessione di Vidal al Manchester United, che adesso attende solo i crismi dell'ufficialità, poi i mancati arrivi di gente come Cuadrado e Sanchez. Conte, che sarebbe voluto essere competitivo anche in Europa, non lo ha accettato. E ha sbattuto la porta.
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