ROMA - L'Italia chiuderà il 2014 con un Pil in contrazione dello 0,1% contro il +0,5% stimato in precedenza, e mancherà entrambi gli obiettivi governativi di deficit/Pil collocandosi al 2,7% quest'anno e il prossimo, con "rischi significativi" di sforare ulteriormente. Lo scrive Moody's dopo il ritorno della Penisola in recessione. La crescita più debole del previsto "complica il passaggio e la realizzazione dell'agenda di riforme strutturali del governo Renzi". Secondo l'agenzia, "la lentezza nel procedere sulle riforme suggerisce che la popolarità del governo non si è ancora tradotta in spinta politica" a favore di "un insieme di riforme più ampio". Con le sue affermazioni il Commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, ha rivelato "le difficoltà dell'Italia nel rendere permanenti le riduzioni di spese di fronte alla pressione politica".
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