RIMINI - Un'estate maledetta dal meteo, con quattro weekend su cinque colpiti dal maltempo a giugno, tre weekend su quattro rovinati a luglio e piogge anche il 16 e 17 agosto. È racchiuso in questo disastroso conteggio il bilancio di una stagione da dimenticare, per la Romagna. Conteggio che ha avuto come inevitabile conseguenza un calo del 45 per cento delle presenze in spiaggia, come segnala la Cna di Ravenna.
È sulla base di questi dati che Cna e Confesercenti hanno chiesto lo stato di crisi. In particolare Cna chiede di attivare un tavolo urgente per affrontare l'emergenza e propone di realizzare una campagna promozionale straordinaria per il mese di settembre, in modo da sollecitare le attività turistiche a restare aperte.
Occorre inoltre individuare interventi di attenuazione dell'imposizione fiscale e tributaria di carattere locale e attivarsi con il Ministero delle Finanze per la revisione degli studi di settore e con quello del Turismo per verificare se esistano gli estremi per riconoscere lo stato di crisi.
Dal canto suo il presidente comunale di Confesercenti, Gianluca Gasperoni, suggerisce in una nota di dare "maggiore liberà alle imprese sull'organizzazione di eventi" con autorizzazione veloci e costi di burocrazia zero, con deroghe su orari per progetti e spettacoli, calendarizzando iniziative fuori stagione.
Gasperoni si unisce alla richiesta di non applicazione degli studi di settore che vada di pari passo con un accordo con il sistema bancario - “sospensione di rate di finanziamenti con banche o debiti con agenzie di riscossione" - e una dilazione dei tributi.
Occorre inoltre individuare interventi di attenuazione dell'imposizione fiscale e tributaria di carattere locale e attivarsi con il Ministero delle Finanze per la revisione degli studi di settore e con quello del Turismo per verificare se esistano gli estremi per riconoscere lo stato di crisi.
Dal canto suo il presidente comunale di Confesercenti, Gianluca Gasperoni, suggerisce in una nota di dare "maggiore liberà alle imprese sull'organizzazione di eventi" con autorizzazione veloci e costi di burocrazia zero, con deroghe su orari per progetti e spettacoli, calendarizzando iniziative fuori stagione.
Gasperoni si unisce alla richiesta di non applicazione degli studi di settore che vada di pari passo con un accordo con il sistema bancario - “sospensione di rate di finanziamenti con banche o debiti con agenzie di riscossione" - e una dilazione dei tributi.
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