giovedì 14 gennaio 2016

FIRENZE, ha confessato l'assassino di Ashley. "Ma non volevo ucciderla"


FIRENZE, 14 gennaio - Ha ammesso le proprie responsabilità il senegalese di circa 25 anni fermato la notte scorsa con l'accusa di aver ucciso Ashley Olsen, la 35enne americana trovata morta nella sua casa a Firenze. L'uomo ha detto di non aver avuto l'intenzione di uccidere, di averla incontrata in un locale e di essere andato in casa con lei. I due - ha raccontato - hanno avuto un rapporto sessuale ma poi hanno litigato: lui l'ha spinta e lei ha battuto la testa. I segni di strangolamento sarebbero legati al fatto che avrebbe cercato di rialzarla.
Ashley Olsen è morta per "strangolamento, ma la morte sarebbe sopravvenuta anche per altre lesioni: l'autopsia ha fatto rilevare due fratture al cranio", ha detto il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo spiegando che l'omicidio "ha avuto sia un'azione contundente, sia un'azione di strangolamento".
Tra le prove finali che hanno fatto scattare il fermo "ci sono i risultati delle analisi del dna", ha detto il procuratore aggiungendo che dalla "casa sono stati presi reperti biologici, un profilattico e una cicca di sigaretta nel bagno", che "grazie ad uno stratagemma degli investigatori è stato poi possibile comparare con il dna" del sospettato.

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