domenica 31 gennaio 2016

Non ci sono più i giorni della merla di una volta, CALDO record


ROMA, 31 gennaio - Roma - Dopo un dicembre-record per il caldo e la siccità, con il 91% di precipitazioni in meno rispetto alla media, a gennaio in Italia sono caduti praticamente gli stessi millimetri di pioggia dell'agosto scorso, con pesanti effetti per lo smog in città e una persistente siccità nelle campagne, dove la natura è sconvolta da un inverno che sembra primavera. E' il quadro allarmante che emerge da un monitoraggio della Coldiretti sulla base dei dati Ucea fino ai primi 20 giorni di gennaio.
La punta dell'iceberg di un inverno del tutto anomalo, iniziato con il dicembre meno piovoso e più bollente da 215 anni, è - sottolinea la Coldiretti - il caldo record dei giorni della merla che chiudono il mese di gennaio e secondo tradizione sono i più freddi dell'anno. Smentita la tradizione il risultato si fa sentire sull'ambiente, con le misure di contenimento dello smog che svuotano le città dal traffico, ma anche l'insolito panorama delle montagne prive di neve mentre i grandi laghi sono praticamente svuotati, i fiumi si sono abbassati su livelli estivi, sui prati ci sono primule e viole e nelle campagne peschi, susini e mandorli sono già fioriti. Le preoccupazioni per gli effetti dell'inquinamento in città sulla salute si sommano - sostiene la Coldiretti - a quelle per la siccità che sono evidenti dallo stato del piu' grande fiume italiano. Sul Po sembra essere in estate con livelli idrometrici che sono inferiori di oltre due metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo la Coldiretti bisogna intervenire subito, portando acqua ai laghi e alzando il deflusso minimo vitale per evitare rischi di desertificazione del territorio con gravi ricadute sull'economia agricola e sull'equilibrio ambientale.

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