ATENE - Gli archeologi hanno portato alla luce due figurine femminili in marmo scolpito nella tomba dell’epoca di Alessandro Magno recentemente scoperta nel nord-est della Grecia.
Le statue alte mezzo metro, Cariatidi, segnano un nuovo significativo ritrovamento nel sito di Anfipoli, circa 65 km da Salonicco, che gli archeologi credono di essere la più grande tomba antica mai scoperta in Grecia.
Sono state trovate in quella che sembra essere l'anticamera della tomba, e sostengono un ingresso interno alla stanza principale, che non è stata ancora esplorata. Un grande pannello in marmo scolpito con forme geometriche e dipinto di rosso scuro e giallo è stato trovato su un muro vicino.
Le figurine sono stati rinvenute due giorni fa. Le Cariatidi, con riccioli di spessore che coprono le spalle, presentano la stessa tecnica usata per scolpire le teste e le ali di due sfingi trovate a guardia dell'ingresso principale della tomba nel mese di agosto.
Il volto di una delle Cariatidi manca, mentre entrambe le figure hanno una mano tesa in una mossa simbolica per allontanare chiunque tentasse di violare la tomba.
Gli scavi, iniziati nel 2012, non hanno ancora determinato chi sia stato sepolto nella tomba, ma i funzionari del ministero della cultura hanno detto che il monumento sembrava appartenere a un macedone di rilievo del 300-325 aC.
Uno dei parenti o generali di Alessandro Magno potrebbe essere sepolto lì, mentre Alessandro fu tumulato in Egitto. La tomba è circondata da un sorprendentemente lungo e ben costruito muro con decorazioni marmoree. L’archeologa Katerina Peristeri sostiene che il tumulo era originariamente sormontato da un grande leone di pietra che è stato portato alla luce un secolo fa, a circa 5 km dal sito. In passato, il leone è stato associato a Laomedonte di Mitilene, uno dei comandanti militari di Alessandro che divenne governatore della Siria dopo la morte del re.
Il leone di Anfipoli |
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