lunedì 29 settembre 2014

Domnica a SCHETTINO: Sei giorni di tempo per dire la verità (quale?), altrimenti parla lei

Domnica Cemortan
MILANO - "Francesco Schettino ti do sei giorni per dire la verità su quello che è successo immediatamente dopo aver dato l'annuncio di abbandono della nave. Solo sei giorni!". E' l'ultimatum, scritto in inglese, che Domnica Cemortan, la moldava che era in plancia di comando della Costa Concordia nella notte del naufragio al Giglio, lancia dalla sua pagina Facebook. Ne da notizia "Oggi.it". Dopo le polemiche sollevate dal trasferimento di Gregorio De Falco, che aveva intimato al comandante Francesco Schettino di tornare a bordo della nave, sI riaccendono dunque ancora una volta i riflettori sulla notte del 13 gennaio 2012. La moldava, che nei mesi scorsi - ricorda il settimanale - messa alle strette dai magistrati ha ammesso una relazione col comandante della Concordia, alle 10,27 del 24 settembre è riemersa da un lungo silenzio lanciando il suo ultimatum dal social network. Non dice molto, ma lascia intendere che al processo non è stato detto tuttoNella ricostruzione dei fatti prima e dopo il naufragio esistono delle zone grigie. Per non dire nere. E se qualcuno, in particolare Schettino non si decide a vuotare il sacco, lo farà lei e di quella notte indimenticabile racconterà tutto quello che sa. Ma a cosa si riferisce Domnica?
Scrive Oggi.it: "Dopo aver dato l’annuncio di abbandono della nave Schettino sarebbe salito al ponte 11 della Concordia proprio con Domnica e il maitre Ciro Onorato, per controllare la dritta della nave. La circostanza, accennata di sfuggita in alcuni verbali di interrogatorio, viene confermata da Domnica, che contattata per telefono dichiara: «Certo che siamo saliti al ponte 11. Ma cosa siamo andati a fare lassù? Il comandante dice che doveva controllare il lato a dritta della nave, quello verso l’isola. Siamo sicuri che la racconti giusta? Per vedere le condizioni della Concordia non aveva bisogno di salire al ponte 11, percorrendo tra l’altro delle scale completamente buie, rischiando di cadere e scivolare a ogni scalino. Poteva farlo uscendo dalle alette sulla plancia comando, che sono fatte apposta per avere una visione sull’esterno della nave".
Al conto alla rovescia mancano ancora due giorni

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