venerdì 17 giugno 2016

LONDRA, l'assassino della deputata legato a un gruppo neonazista





LONDRA, 17 giugno - La deputata Jo Cox, assassinata per strada,  aveva ricevuto diversi messaggi di minacce negli ultimi tre mesi. Ma nonostante questo, sottolinea il Times, la revisione delle misure di protezione per Jo Cox da parte della polizia era ancora in corso.
Secondo un testimone l'agguato è stato annunciato da un grido belluino: niente 'Allah Akhbar' e niente nomi esotici questa volta, ma un 'patriottico' "Britain first" (la Gran Bretagna prima di tutto) urlato a quanto pare dall'assassino. La polizia, per bocca di Dee Collins, funzionaria capo nella regione del West Yorkshire, resta per ora cauta sul movente e si limita a parlare di "incidente isolato". Ma conferma l'arresto di un uomo, Tommy Mair, 52 anni, bianco, originario di Batley, una cittadina del circondario. Di lui si sa poco, per ora: che era un solitario e che viveva appartato. Ma l'immagine che ne restituisce una foto scovata dal Mirror, un uomo di mezza età in mimetica e con un berretto chiaro da baseball in testa, appare compatibile con quella di un mezzo fanatico, più o meno squilibrato. 
Spuntano anche sospetti di un legame fra Tommy Mair e un gruppo suprematista bianco, visceralmente ostile all'Europa e simpatizzante del vecchio apartheid sudafricano. Ne scrive oggi l'Independent online. Il gruppo in questione si chiama Springbok Club e Mair risulta citato nel database della rivista online che esso pubblica, la Springbok Cyber Newsletter, fin da 10 anni fa.
Il racconto di chi ha assistito alla scena è quello di un atto premeditato, di un agguato. Jo Cox, 42 anni non ancora compiuti, moglie di Brendan, madre di due figli piccoli, ex attivista di Oxfam e beniamina del Labour in prima fila nel sostegno a un'azione internazionale per far finire la guerra in Siria come nella lotta alle nuove schiavitù e per l'apertura dei confini britannici ai profughi (in testa i piccoli siriani), è stata attaccata di fronte alla biblioteca di Birstall, dove secondo la tradizione britannica aveva in programma l'incontro settimanale con gli elettori del suo collegio. Hithem Ben Abdallah, che era in un caffè di fronte, ha sentito urlare ed è uscito: in tempo per vedere l'aggressore divincolarsi da un altro uomo che cercava probabilmente di fermarlo e che è rimasto leggermente ferito, e quindi di scagliarsi sulla deputata: Jo, fisicamente minuta, si è difesa dalle coltellate, finché l'assassino non è riuscito a tirar fuori una pistola da una borsa e a far fuoco a distanza ravvicinata.
"Almeno tre colpi", dopo diversi fendenti, ha raccontato un altro testimone oculare, Clarke Rothwell, che l'ha vista infine cadere in una pozza di sangue fra due automobili parcheggiate. Il resto è stato solo un volo disperato in elicottero in ospedale. La parlamentare laburista, data già per morta dai primi soccorritori, non ha avuto la minima possibilità di essere rianimata. E nel primo pomeriggio - mentre il marito e compagno di lotte la omaggiava con una foto struggente su twitter ripresa sulle rive del Tamigi, dove la coppia aveva scelto di vivere con i figli in una casa galleggiante - ne è stato annunciato formalmente il decesso.

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