BRUXELLES, 25 giugno - Nel Day After del referendum sulla Brexit, i ministri degli Esteri dei sei Paesi fondatori dell'Europa unita si riuniscono a Berlino. "Nessuno ci ruberà la nostra Europa", ha detto il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier prima di incontrare i suoi colleghi. "Sono sicuro che questi Stati invieranno come messaggio che non permetteremo a nessuno di prendersi la nostra Europa, questo progetto di pace e di stabilità", ha detto il ministro tedesco.
Quello tra l'Ue e il Regno Unito "non sarà un divorzio consensuale, ma non è stata neppure una grande storia d'amore", ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in una intervista alla tv pubblica tedesca Ard, ribadendo la volontà di iniziare immediatamente i negoziati con Londra in vista della Brexit.
Una tempesta perfetta, sul Regno Unito e sull'Europa. L'incertezza regna sovrana e montagne di danaro si vaporizzano sui mercati all'indomani del voto con cui la fortezza britannica ha alzato sulla Manica il ponte levatoio e ha annunciato la separazione dall'Ue in nome del popolo. Ed ora la Gran Bretagna è a rischio downgrade. Lo afferma l'agenzia internazionale Moody's, che ha confermato il rating 'Aa1', ma ha portato l'outlook da stabile a negativo.
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