sabato 23 maggio 2015

La TUNISIA: abbiamo un'infinità di prove contro TOUIL


TUNISI, 23 maggio - "Ne siamo certi perché abbiamo un'infinità di prove". Così parla a Repubblica il portavoce del ministero dell'Interno di Tunisia, Mohamed Ali Aroui che si dice assolutamente certo della colpevolezza di Abdel Majid Touil. Alla domanda su come abbiano fatto a scoprirlo, Aroui replica: "Sono stati gli altri arrestati a parlare di lui e dell'altro marocchino. I marocchini erano in due, uno è lui e l'abbiamo arrestato, l'altro è ricercato". Alla domanda se potrebbe essere anche lui in Italia, il portavoce tunisino, replica semplicemente: "È ricercato". "Touil - spiega il funzionario tunisino - si trovava con sicurezza a Tunisi dall'inizio di febbraio, e ha lasciato la Tunisia per andare in Libia, da dove poi è salito sul barcone che lo ha portato in Italia". Sul ruolo che avrebbe avuto nella vicenda del Bardo a quanto risulta, Aroui spiega: "Un ruolo importante relativo alla logistica, al momento non posso dire di più", "una rilevante partecipazione indiretta".

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