NEW DELHI, 29 maggio - Il clima torrido che da una decina di giorni ha investito gran parte dell'India, ha causato un aumento dell'inquinamento atmosferico a New Delhi, in particolare per quanto riguarda l'ozono. Lo riportano oggi i media indiani. Secondo le centraline del System of Air Quality and Weather Forecasting Research (Safar), la media dell'ozono calcolata sulle otto ore ha toccato in alcune punte il livello di 240 microgrammi per metro cubico, oltre il doppio dei limiti permessi che sono di 100 microgrammi per metro cubico. Secondo gli esperti, l'inquinamento da ozono, spesso definito come 'smog estivo' perché creato dalle forti radiazioni solari, causa disturbi alla respirazione anche se respirato per poco tempo. La capitale indiana di 18 milioni di abitanti è stata classificata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come la città più inquinata del mondo, in particolare per l'alto livello di polveri sottili provocate dai gas di scarico, dai cantieri edili e da diverse attività di combustione di rifiuti. L'ondata di caldo non ha dato cenni di cedimento causando in due soli Stati (Andhra Pradesh e Telangana) 414 morti e facendo salire le vittime oltre quota 1.800. Lo scrive l'agenzia di stampa Ians. Il Dipartimento indiano di meteorologia (Imd) ha avvertito che l'emergenza persisterà nei prossimi due giorni in varie zone di Orissa, Andhra Pradesh, Telangana, Maharashtra, Jharkhand, Madhya Pradesh e Chhattisgarh. Piogge si manifesteranno in attesa dell'arrivo del monsone a giugno, nel nord-est indiano, ed in Jammu & Kashmir, Karnataka e Tamil Nadu.
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