Rosy Bindi durante la conferenza stampa |
In mattinata il premier si dice certo che "nessuno sarà eletto". Lo ha spiegato in tv intervenendo venerdì sera a Virus su Rai2, ricordando che alle Regionali in aggiunta ai partiti maggiori ci sono sempre liste di appoggio che di solito non riescono a raggiungere il quorum minimo per eleggere anche un solo rappresentante. E lo ha ribadito oggi nella sua Enewssettimanale: «Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà - commenta il leader del Pd -. Sono pronto a scommettere che come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire nessuno di loro, nessuno! , verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche che grazie al sistema elettorale delle singole regionali vengono assemblate per prendere un voto in più (sia benedetto l’Italicum che finalmente eviterà questo spargimento di candidature!). Ma anche se nessuno di questi sarà eletto a me interessa discutere di legalità». In realtà, come si è visto, ci sono anche nomi di peso come lo stesso Vincenzo De Luca e la moglie di Clemente Mastella, Sandra Lonardi. Beppe Grillo e il M5S hanno subito lanciato su Twitter l’hashtag #delucaritirati. Resta dunque il caos sulla vicenda del candidato Pd alla regione Campania, Vincenzo De Luca, sul quale pende il giudizio della giustizia ordinaria alla quale la Cassazione ha attribuito la competenza dell'applicazione della legge Severino che potrebbe comportare la sua sospensione per 18 mesi. Ieri il ministro Maria Elena Boschi ha assicurato che la decisione della Cassazione non cambia nulla. Parole criticate dal Movimento cinque stelle.
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