PALERMO, 23 maggio. - Con un post su Twitter di buon mattino il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ricorda il ventitreesimo della strage di Capaci, mentre a Palermo si attende il capo dello Stato, Sergio Mattarella, per la commemorazione nell'aula bunker dell'Ucciardone. "Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro #ionondimentico" e' il tweet del premier, che con Falcone ricorda la moglie del magistrato e i tre poliziotti della scorta.
Palermo chiama e oltre 40.000 studenti di tutto il Paese, e un centinaio di ragazzi provenienti da Europa e Stati Uniti, rispondono unendosi oggi in un unico coro nel ricordo delle stragi di Capaci e Via D'Amelio. "Palermo chiama Italia" è il titolo della manifestazione organizzata dalla Fondazione 'Giovanni e Francesca Falcone', in collaborazione con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell'Istruzione, in occasione del XXIII anniversario della morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A Palermo sarà presente anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
Falcone e la sua scorta furono vittime di un attentato messo in atto da Cosa nostra il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29 nei pressi dello svincolo di Capaci, a pochi chilometri da Palermo.
Oggi celebrazioni in tutta Italia sono state organizzate per non dimenticare e per rendere omaggio alle vittime della mafia. Per poter soddisfare la richiesta di partecipazione che ogni anno arriva da centinaia di scuole, il Miur e la Fondazione Falcone hanno infatti deciso di collegare il capoluogo siciliano con sei piazze di altrettante città (Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno, Corleone), unendo tutto il Paese nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, del giudice Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli uomini delle loro scorte Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano. Alle piazze reali si uniranno quelle virtuali, attraverso i profili @MiurSocial e @23maggioitalia. Su Twitter è già partita una 'gara' di selfie di chi vuole dire no alla mafia aderendo alla manifestazione di domani attraverso l'hashtag #PalermoChiamaItalia. "Le piazze che si uniranno in un solo coro per la legalità sono un segnale importante, sono la fotografia di un Paese che dice con chiarezza da che parte vuole stare e di una scuola che sa di avere un ruolo chiave nell'educazione alla legalità e lo esercita con passione e grande impegno. Un impegno di cui ringrazio profondamente i nostri insegnanti", ha sottolineato il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, che oggi sarà in Aula Bunker a Palermo. "In questo ventitreesimo anniversario delle stragi, che hanno segnato una pagina tristemente indelebile nel nostro Paese, è giunto a compimento l'obiettivo che ci eravamo posti da qualche tempo. L'obiettivo di fare 'rete', di portare testimonianza di una cittadinanza attiva e unita contro il sopruso e l'illegalità in tutte le piazze d'Italia - ha sottolineato Maria Falcone, Presidente della Fondazione 'Giovanni e Francesca Falcone' -. Abbiamo cominciato con sei città, ma non ci fermeremo. Sono tali e tante le richieste da parte delle scuole italiane di partecipare ai nostri Protocolli di educazione alla legalità da farci ormai considerare il 23 maggio una giornata nazionale, un manifesto trasversale che unisce l'Italia nella lotta civile e culturale per la legalità. I tempi sono maturi. Palermo chiama Italia".
Oggi celebrazioni in tutta Italia sono state organizzate per non dimenticare e per rendere omaggio alle vittime della mafia. Per poter soddisfare la richiesta di partecipazione che ogni anno arriva da centinaia di scuole, il Miur e la Fondazione Falcone hanno infatti deciso di collegare il capoluogo siciliano con sei piazze di altrettante città (Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno, Corleone), unendo tutto il Paese nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, del giudice Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli uomini delle loro scorte Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano. Alle piazze reali si uniranno quelle virtuali, attraverso i profili @MiurSocial e @23maggioitalia. Su Twitter è già partita una 'gara' di selfie di chi vuole dire no alla mafia aderendo alla manifestazione di domani attraverso l'hashtag #PalermoChiamaItalia. "Le piazze che si uniranno in un solo coro per la legalità sono un segnale importante, sono la fotografia di un Paese che dice con chiarezza da che parte vuole stare e di una scuola che sa di avere un ruolo chiave nell'educazione alla legalità e lo esercita con passione e grande impegno. Un impegno di cui ringrazio profondamente i nostri insegnanti", ha sottolineato il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, che oggi sarà in Aula Bunker a Palermo. "In questo ventitreesimo anniversario delle stragi, che hanno segnato una pagina tristemente indelebile nel nostro Paese, è giunto a compimento l'obiettivo che ci eravamo posti da qualche tempo. L'obiettivo di fare 'rete', di portare testimonianza di una cittadinanza attiva e unita contro il sopruso e l'illegalità in tutte le piazze d'Italia - ha sottolineato Maria Falcone, Presidente della Fondazione 'Giovanni e Francesca Falcone' -. Abbiamo cominciato con sei città, ma non ci fermeremo. Sono tali e tante le richieste da parte delle scuole italiane di partecipare ai nostri Protocolli di educazione alla legalità da farci ormai considerare il 23 maggio una giornata nazionale, un manifesto trasversale che unisce l'Italia nella lotta civile e culturale per la legalità. I tempi sono maturi. Palermo chiama Italia".
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