venerdì 19 agosto 2016

POLA, esplode la porta a vetri di una doccia, triestino muore dissanguato in un camping





POLA, 19 agostoUn 44enne italiano è morto a causa di un incidente in un campeggio in Croazia. L'uomo, originario di Trieste, stava aprendo una porta scorrevole in vetro dell'ingresso alle docce comuni nel campeggio Mon Perin a Valle, in Istria, vicino a Pola,  novanta chilometri da Trieste.. In quel momento, per cause ancora da chiarire, il vetro si è rotto e una grande scheggia lo ha ferito al collo. Inutile la corsa in ospedale e il tentativo di rianimazione: per l'uomo non c'è stato nulla da fare.
La vittima è un triestino, Alex Unussich, 44 anni. Era arrivato da quattro giorni, assieme alla moglie e alla figlioletta Sara di appena due anni, in quello che si può definire un piccolo paradiso terrestre. Un paradiso, a una quindicina di chilometri da Rovigno, nel quale teneva stabilmente la sua roulotte.
Alex è stato investito da una pioggia di schegge di vetro della porta "scoppiata". È crollato sulla scala che porta al padiglione mentre il collo sanguinava copiosamente. La figlioletta, a un metro da lui, è rimasta fortunatamente illesa. Ma ha visto tutto.
Alex, come hanno successivamente raccontato i testimoni alla polizia, è riuscito a rialzarsi dopo pochi minuti. E, tenendosi una mano sul collo da dove il sangue continuava a uscire copiosamente, è corso fino alla roulotte sistemata in una piazzola a una decina di metri.
La moglie, il fratello Igor che si trovava in vacanza con loro e altri ospiti del camping hanno visto arrivare un Alex ormai in condizioni disperate, come riferirà il medico dell’ambulanza giunta dopo più di quaranta minuti. Il fratello ha disperatamente tentato in tutti i modi di bloccare la fuoriuscita del sangue. Prima con le mani, poi con un asciugamano premuto sul collo, ma è stato inutile. Alex ha perso i sensi fino a morire dissanguato.
 Dopo un’attesa infinita è arrivata l’ambulanza dall’ospedale di Pola. Il medico e i sanitari hanno tentato l’impossibile per rianimare l’uomo: una terapia d’emergenza durata una quarantina di minuti nel tentativo disperato di fargli ripartire il cuore. Invano. Alex non ce l’ha fatta. È bastata una maledetta porta a vetri surriscaldata dal sole per uccidere un papà davanti agli occhi della figlia trasformando in un istante una vacanza spensierata in una spaventosa tragedia.

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