 |
COPENHAGEN, 4 gennaio - La Danimarca ha rafforzato i propri controlli di frontiera con la Germania, la Svezia ore dopo ha istiuito di misure analoghe per scoraggiare i migranti che entrano dalla Danimarca.
Il primo ministro danese Lars Loekke Rasmussen ha detto che la decisione è stata "non è un momento felice", ma la Danimarca "deve rispondere" alle restrizioni della Svezia. Polizia danese effettuerà controlli a campione di frontiera per i prossimi 10 giorni. I due paesi sono gli ultimi di imporre controlli in Europa nella zona Schengen senza passaporto.
La decisione della Svezia significa che tutti i viaggiatori che desiderano attraversare il ponte di Oresund dalla Danimarca saranno respinti se non avtranno i documenti necessari.
I pendolari ferroviari diretti in Svezia dovranno cambiare treno dell'aeroporto di Copenaghen e passare attraverso i punti di controllo d'identità. La mossa dovrebbe provocare gravi perturbazioni al traffico dalla Danimarca.
Si stima che circa 20.000 pendolari al giorno attraversano il ponte Oresund, che collega le città svedesi di Malmo e Lund con la capitale danese, Copenaghen.
I viaggi diretti dalla stazione ferroviaria principale di Copenaghen per la Svezia non saranno più disponibili e le modifiche si prevede aggiungeranno circa 30 minuti al percorso dei pendolari, normalmente di 40 minuti.
Il ministro dei Trasporti danese Hans Christian Schmidt ha chiamato i controlli "estremamente fastidioso".
La Svezia sta cercando di ridurre il numero dei migranti che entrano nel paese. Circa 160.000 persone hanno chiesto asilo in Svezia lo scorso anno, il numero più alto in Europa, ad eccezione della Germania. La maggior parte venivano da Siria, Iraq e Afghanistan.
La Germania ha introdotto i controlli alle frontiere sulla frontiera austriaca nel mese di settembre, e la settimana scorsa la Norvegia, che non è membro dell'UE, ma fa parte della zona Schengen, ha detto che i rifugiati provenienti da altri paesi Schengen senza visto saranno respinti.
Un simile insieme di chiusura delle frontiere nell'Europa orientale nel mese di ottobre ha lasciato migliaia di migranti bloccati.
Nessun commento:
Posta un commento