venerdì 15 gennaio 2016

Il PETROLIO torna sotto i 30 dollari, Borsa Milano in ribasso (-1,5%)


MILANO, 15 gennaio - Il petrolio torna sotto i 30 dollari al barile per la seconda volta in questa settimana: le quotazioni del Wti sono scivolate del 5% a 29,63 dollari al barile toccando i minimi dal 25 novembre del 2003. Anche le quotazioni del Brent viaggiano sotto i 30 dollari registrando una flessione del 4% a 29,78 dollari. Martedì scorso il prezzo del greggio era sceso sotto quota 30 dollari per la prima volta. Borse asiatiche in calo dopo le turbolenze ieri in Europa e indifferenti al balzo di Wall Street, tra il nuovo scossone a Shanghai (-3,55%) - entrato ormai in una fase definita dell'Orso o discendente - e le nuove incertezze sulle quotazioni del petrolio. Hong Kong perde l'1,35%, con la valuta locale indirizzata verso i peggiori cali segnati in due giorni dal 1992: Il dollaro di Hong Kong ha perso oggi lo 0,1%, dopo i cali dello 0,3% giovedì.

E' già sfumato il breve tentativo di rimbalzo delle Borse europee, ormai tutte in negativo tra vendite che colpiscono soprattutto i titoli legati alle materie prime (-3,5% il sottoindice settoriale Dj Stoxx). A Londra i titoli di Anglo American segnano un tonfo dell'8,4%, mentre Arcelormittal lascia il 4,2%. Cedono anche gli energetici (-1,9%).  La Borsa di Milano prosegue in netto calo con l'indice Ftse Mib in ribasso ora dell'1,5%. Oltre alle vendite sugli energetici, con Tenaris (-4,1%), Saipem (-3%) ed Eni (-2,7%), è pesante Cnh (-4,6%) su cui c'è da registrare un consiglio underperform del Credit Suisse che ne inizia la copertura. Deboli le popolari con Bper (-2,9%) e Ubi (-2,8%). Ma vanno giù tutte le banche, con cali da Unicredit (-2,4%) a Intesa (-1,1%), Mps (-2,5%) e Banco Popolare (-1,1%). E' fallito il tentativo di rimbalzo di Fca (-1,6%), in una seduta di vendite su tutto il comparto dell'auto in Europa. Vanno giù anche Exor (-1,9%) e Ferrari (-1,7%). Fuori dal paniere principale scivola Pininfarina (-4,3%).

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