POSITANO - Niente più tassa su case, negozi e alberghi. Positano dice no alla Tasi. Il consiglio comunale del paese della Costiera amalfitana ha soppresso la tassa sulla prima e seconda casa, sugli esercizi e sulle attività imprenditoriali. "I cittadini vanno tutelati, occorre governare con trasparenza, la strada giusta non è quella di soffocarli di tasse", la prima casa è "un bene sacro", spiega il sindaco Michele De Lucia. Un primo passo verso questa direzione nel comune di Positano era stato fatto a fine maggio con una precedente delibera sulla tassa sui servizi indivisibili. Con questa nuova mossa l'amministrazione guidata dall'imprenditore De Lucia, politicamente impegnato col Pdl, vuole ribadire, "l'assoluta contrarietà a questo nuovo balzello imposto dal Governo e alla politica degli annunci risponde con la politica dei fatti".
"Ancora una volta - spiega un comunicato - si vuole scaricare ogni responsabilità sugli amministratori locali, mettendo le mani nelle tasche dei cittadini attraverso questa nuova imposta, che allo stesso modo dell'Imu, colpisce tutti i proprietari e in parte anche i locatari di immobili".
C'è un avanzo di bilancio - "Abbiamo chiuso il bilancio 2013 con un avanzo di 1,3 - 1,4 milioni di euro e pertanto possiamo permetterci di fare provocazioni politiche di questo genere". Questa decisione, ha proseguito, "è maturata dalla convinzione che i cittadini vanno tutelati e non ingannati, occorre governare con trasparenza, la strada giusta non è quella di soffocare i cittadini di tasse" e inoltre la prima casa è "un bene sacro".
"Rispetto alla stragrande maggioranza dei comuni italiani, oggi Positano va decisamente controcorrente e rifiutando l'applicazione della Tasi si schiera come sempre e in maniera aperta e decisa dalla parte dei cittadini". La decisione è stata presa a circa otto mesi dalle nuove elezioni, previste per maggio 2015.
Un altro caso anche in provincia di Cosenza - In linea col paese della costiera amalfitana anche il comune di San Lorenzo del Vallo (Cosenza) che ha deciso di sopprimere questa imposta. "L'amministrazione comunale - spiega un comunicato -, in coerenza con la politica di contenimento della pressione fiscale a carico delle fasce di popolazione più disagiata, ha deciso che la tassa per i servizi comunali indivisibili (Tasi) non verrà pagata", ha affermato il sindaco Luciano Marranghello.
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