giovedì 4 settembre 2014

LA BCE porta i tassi allo 0,05%. BORSE in gran spolvero: Milano +2,82%

MILANO - La Bce ha tagliato i tassi dallo 0,15% allo 0,05%. Taglio anche per il tasso sui depositi che passa da -0,1% a -0,2 e per quello marginale che passa allo 0,3%. Bene le borse e lo spread in picchiata,  dopo la decisione dell'Eurotower. Seduta ampiamente positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in aumento del 2,82% a 21.419 punti, sui massimi della giornata.
Dopo il taglio deciso dalla Bce, l'euro è sceso ai minimi dal luglio 2013 scivolando sul dollaro a 1,3038. In picchiata lo spread Btp/Bund, sceso a 138 punti, mentre il rendimento è di 2,30%. Il nuovo record porta il decennale italiano sotto i livelli del T-Bond americano che anche per effetto del deprezzamento dell'euro ora paga un rendimento di 2,41% con uno spread di 149 punti.

Draghi, deciso comprare Abs, prestiti famiglie e impreseLa Bce ha deciso di comprare gli Abs, titoli che impacchettano prestiti a famiglie e imprese. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi.
La Bce lancerà da ottobre gli acquisti di Abs, da cui prevede un "impatto decisivo" sul suo bilancio e cioè sulla posizione complessiva della politica monetaria. Ha spiegato Draghi.
La Banca centrale europea ha deciso le misure di oggi per fermare il processo di "indebolimento" della crescita dell'Eurozona e per sostenere le aspettative d'inflazione.
L'Eurotower ha deciso di varare le nuove misure di oggi, tagliando ancora i tassi e lanciando l'acquisto dei titoli Abs, perché "abbiamo visto movimenti al ribasso di tutti gli indicatori delle aspettative inflazionistiche su tutte le scadenze", ha sottolineato Draghi.
Draghi ha spiegato che la decisione di comprare gli 'Abs' non è stata presa unanimemente: il 'quantitative easing', cioè l'acquisto massiccio di titoli finanziari inclusi i bond governativi, "è stato discusso" al board di oggi dove "alcuni governatori avrebbero voluto fare di più, altri meno".
Draghi richiama i governi a fare la loro parte per la crescita: le riforme strutturali "a questo punto devono chiaramente prendere slancio".
"Non c'è nessuno stimolo monetario, o di bilancio, che possa rilanciare la crescita senza forti e decise riforme strutturali". Il monito ai governi arriva dal presidente della Bce secondo cui occorre usare i margini del Patto Ue "tagliando le tasse molto distorsive e tagliando la spesa più improduttiva".
Il consiglio della Bce "è unanime nell'uso di misure aggiuntive non convenzionali" se necessario "entro il suo mandato".
Draghi ha invitato a non arretrare dal risanamento dei conti fatto: "La flessibilità che già esiste nel Patto di stabilità" permette ai Paesi di sostenere i costi delle riforme strutturali e "sostenere la domanda".

Draghi, colloqui con Renzi privati, non aggiungo altro 
 "La nostra conversazione rimane confidenziale, non ho nulla da aggiungere a quanto detto". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi,a proposito dell'incontro avuto con il premier italiano Matteo Renzi nelle settimane scorse. 

Bce lima al ribasso stime Pil Eurozona 2014 e 2015 
La Bce lima al ribasso le stime di crescita dell'Eurozona per il 2014 e il 2015, rispettivamente da +1% a +0,9% e da +1,7% a +1,6%. Rivede invece al rialzo quella per il 2016: da +1,8% a 1,9%. Lo ha annunciato il presidente Mario Draghi nel corso della conferenza stampa a Francoforte.

Bce sarà vigile su rischi inflazione 
La Banca centrale europea "continuerà a monitorare i rischi per le prospettive inflazionistiche", che includono la crescita debole, il tasso di cambio dell'euro e la situazione geopolitica.La Bce ha rivisto al ribasso le stime per l'inflazione dell'area Euro nel 2014, prevista ora con una crescita dello 0,6%. Lo ha affermato il presidente della Bce secondo cui restano invariate quelle per il 2015 (+1,1%) e 2016 (1,4%). "L'inflazione resterà bassa per i prossimi mesi" afferma.

Lagarde plaude a scelte, aiutano su inflazione Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) plaude alle decisione della Bce. Le misure "sono benvenute, aiuteranno a contrastare i pericoli posti da un periodo prolungato di bassa inflazione" afferma il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde.

   

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