L'approccio di Rosetta alla cometa 67/P |
L'ultima foto della cometa mandata da Rosetta. Assomiglia a una paperella o a una scamorza |
La cometa illuminata. Accade ogni tanto, poi i suoi gas si spengono |
DARMSTADT (Germania) - La sonda Rosetta è arrivata alla cometa 67/P dopo un viaggio durato dieci anni, fermandosi a soli 100 chilometri di distanza, alle ore 10 italiane tra il tripudio dei tecnici che hanno seguito la spedizione in tutto questo tempo. Ora è in orbita intorno alla cometa, con insolite traiettorie triangolari che permettono di osservare meglio il nucleo e che la porteranno ad avvicinarsi progressivamente alla cometa. Seguita dal centro di controllo dell'Esa in Germania, a Darmstadt, la missione è fra i maggiori successi dello spazio europeo. E' un successo anche per l'Italia, che vi partecipa con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'industria, con la Thales Alenia Space.
''Un vero record - spiega Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) - se pensiamo che nel 1986 la sonda Giotto arrivò a 560 chilometri dalla cometa Halley, incrociando velocemente la sua coda ad oltre 20 chilometri al secondo. Rosetta, invece, arriverà per restare''.
'Ora stiamo entrando nel vivo della missione scientifica di Rosetta'', afferma Flamini. ''A breve tutti gli strumenti a bordo incominceranno a funzionare in maniera ottimale. Ci daranno un quadro più preciso dell'ambiente di polveri e gas che cironda il nucleo della cometa, così come del suo campo magnetico residuo, e seguiranno la formazione della coda''.
Arriveranno inoltre ''nuove immagini ad alta definizione della superficie, che serviranno per scegliere entro ottobre il sito di atterraggio di Philae, più un secondo sito da usare in caso di emergenza''.
Gli strumenti a bordo già in funzione ''ci hanno permesso finora di osservare la forma irregolare della cometa, che molti paragonano ad una paperella di gomma o ad una scamorza'', ricorda ironicamente Flamini. ''Grazie allo spettrometro italiano Virtis, realizzato dall'Asi perl' Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) - prosegue - è stato possibile addirittura misurare la temperatura superficiale della cometa: è pari a meno 70 gradi, più calda di quasi 30 gradi rispetto a quanto ci aspettavamo''. E la superficie è prevalentemente scura e polverosa, piuttosto che pulita e ghiacciata.
La cometa ha cominciato a rivelare la sua personalità, mentre Rosetta era il suo approccio. Le immagini scattate con la fotocamera OSIRIS tra la fine di aprile e l'inizio di giugno ha dimostrato che la sua attività era variabile. La coda della cometa - gas e polvere - è diventata rapidamente più luminosa e poi si è spenta di nuovo nel corso di queste sei settimane.
Nello stesso periodo, le prime misurazioni hanno suggerito che la cometa stava emettendo vapore acqueo nello spazio a circa 300 millilitri al secondo.
le immagini hanno rivelato che il nucleo è composto da due distinti segmenti uniti da un 'collo', dandogli un aspetto di anatra. "Le nostre prime visioni chiare della cometa ci hanno dato molto da pensare", dice Matt Taylor, scienziato del progetto Rosetta dell'ESA. "E 'questa struttura a doppia lobi costruita da due comete distinte che si sono riuniti nella storia del sistema solare, è una cometa erosa in modo asimmetrico nel tempo? Rosetta è nel posto migliore per studiare uno di questi oggetti unici. "
Rosetta inizia dunque a ronzare intorno alla cometa per osservarla a 360 gradi avvicinandosi sempre di più. L'11 novembre arriverà a soli 5 chilometri dalla superficie, in modo da permettere a Philae di iniziare la sua lenta discesa (4-6 ore) verso un atterraggio morbido. Incomincerà poi la perforazione della superficie ad opera del trapano italiano Sd2, progettao e costruito al Politecnico di Milano.
Ben cinque possibili siti di atterraggio saranno identificati da fine agosto, prima che il sito primario sia identificato a metà settembre.
Dal suo lancio dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guiana Francese il 2 marzo 2004, Rosetta ha percorso nelle sue varie orbite più di 6.000 milioni km, passando per la Terra tre volte e Marte una volta, e volare negli ultimi due asteroidi.
Per la parte più lontana del viaggio, quando viaggiò verso l'orbita di Giove, Rosetta è stata messa in letargo nello spazio profondo per 31 mesi, per poi svegliarsi il 20 gennaio 2014 per la tappa finale del suo epico viaggio verso la cometa 67P/Churyumov -Gerasimenko.
Dopo l'appuntamento idi oggi, Rosetta accompagnerà la cometa intorno al Sole e di nuovo verso l'orbita di Giove. Il lander, Philae, sarà inviato sulla superficie della cometa nel novembre 2014.
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