mercoledì 24 febbraio 2016

La ministra BOSCHI alla Camera: "inaccettablli" le intercettazioni a BERLUSCONI


ROMA, 24 febbraio - "Per noi sarebbe inaccettabile un attività intercettiva verso un governo alleato degli Stati Uniti. Serve un urgente approfondimento". Lo ha affermato il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, rispondendo al question time ad un'interrogazione di Forza Italia in merito alle intercettazioni americane su Silvio Berlusconi quando era presidente del Consiglio. Il ministro ha ricapitolato la vicenda, ricordando che le intercettazioni riguardavano in particolare "tre utenze, due riferibili a consiglieri del presidente del Consiglio, una all'ambasciatore italiano presso la Nato". Intercettazioni "riferibili alla Nsa che dunque confermerebbero quanto già noto rispetto ad un interesse di organismi statunitensi sia verso governi alleati, sia verso istituzioni europee e altri organismi internazionali". 

"Rispetto a elementi già apparsi in passato - ha proseguito la Boschi, dopo aver definito inaccettabili le intercettazioni - il governo aveva già avuto modo di illustrare che da verifiche prontamente avviate sia attraverso i nostri servizi di intelligence sia attraverso garanzie fornite da altri governi, non erano emerse né violazioni della privacy di cittadini italiani, né risultava compromessa la sicurezza delle comunicazioni dei vertici di governo ad opera di servizi di intelligence nazionali neppure in collaborazione con soggetti stranieri".

Il ministro delle Riforme ha quindi concluso spiegando che "per far chiarezza è stato convocato alla Farnesina l'ambasciatore statunitense per chiedere chiarimenti. Continueranno altri approfondimenti anche attraverso canali tecnici di collaborazione anche con gli Stati Uniti e tutti gli elementi che dovessero emergere sarebbero prontamente riferiti dal governo anche in sede parlamentare".
La procura di Roma ha aperto un fascicolo, secondo quanto si è appreso, sulla vicenda della presunta intercettazione di conversazioni telefoniche, nel 2011, dell'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi da parte dello Special Collection Service (Scs), unità speciale dell'Nsa. Il fascicolo, aperto con l'intestazione "atti relativi a", ossia senza ipotesi di reato né indagati, contiene anche una serie di articoli dedicati dalla stampa al caso.
   

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