martedì 23 febbraio 2016

BOLOGNA, violenta contestazione a PANEBIANCO all'Università sulla LIBIA


BOLOGNA, 23 febbraio - Contestazione contro il professore universitario Angelo Panebianco per un articolo da lui firmato e pubblicato sul Corriere della Sera. Sono stati alcuni appartenenti al collettivo Cua ad 'attaccare' l'editorialista interrompendo con uno striscione e volantini la sua lezione alla facolta' di Scienze politiche, in Strada Maggiore a Bologna.  Per il Collettivo universitario autonomo il professore nel suo editoriale del 14 febbraio sulla questione libica, dal titolo 'Noi in Libia saremo mai pronti?', avrebbe preso una "posizione reazionaria e sciovinista", essendo "un docente da sempre legato agli interessi bellici nostrani". Gli antagonisti sono entrati in aula durante la lezione di 'Teorie della guerra e della pace' con in mano uno striscione con su scritto 'Fuori i baroni della guerra dall'università”, hanno diffuso in sottofondo rumori di guerra.  Un giovane urlava più di tutti gli altri: «Assassino!». La tensione è salita. Un clima pesante, d’altri tempi  L'iniziativa, durata qualche minuto, non e' piaciuta neppure ai giovani che stavano seguendo la lezione: una ragazza ha infatti chiesto ai manifestanti di abbandonare l'aula e lasciar proseguire il corso. Anche Panebianco ha discusso con gli antagonisti, che hanno annunciato altre contestazioni per l'inaugurazione dell'anno accademico il 29 febbraio. 

Solidarietà è arrivata dal rettore dell'Alma Mater, Francesco Ubertini, che ha parlato di un comportamento "in netto contrasto con le più basilari regole della vita democratica. La libertàdi espressione e' un valore centrale e fondamentale per l'idea stessa di Università- ha aggiunto - e ogni tentativo di sopprimerla trovera' sempre una dura e severa condanna da parte dell'intera comunita' universitaria".     Messaggi di vicinanza sono arrivati, tra gli altri, dal ministro Gian Luca Galletti, dal sindaco Virginio Merola, dal presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, da Francesca Puglisi, responsabile nazionale scuola del Pd, da Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, da Valentina Castaldini, portavoce nazionale del Nuovo Centrodestra e dal senatore di Area popolare Luigi Marino, dall'ex ministro Maurizio Lupi e dalla senatrice di Fi Anna Maria Bernini. "Panebianco è stato aggredito da professionisti dell'insulto e della prevaricazione che avrebbero potuto manifestare la propria idea in altra sede e in forma democratica", ha detto Galletti.  

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