LOS ANGELES (AP) - E' arrivato. Oggi è il "Ritorno al futuro day". In tutto il mondo si celebrano i trent'anni della saga ideata da Robert Zemeckis e che ha trasformato Michael J. Fox in una stella internazionale (l'altro protagonista, Doc, è Christopher Lloyd). La data è la stessa nella quale, nel secondo capitolo, Doc e Marty arrivavano nel 2015, alle 15,04. Per l'occasione la DeLorean, la macchina del tempo del film, è stata portata davanti agli Itv Studios di Londra. L'ora precisa per far scattare la festa sono le 16.29, quando in "Ritorno al futuro - Parte II", Marty e Doc atterranno nel 2015, all'epoca futuro lontano oggi presente, per aiutare il figlio di Marty che si è messo nei guai.
Per celebrare un compleanno così importante, su Instagram, Christopher Lloyd ha postato una foto che lo ritrae con Michael J.Fox e Lea Thompson. Insomma, "Doc", Marty e Lorraine sono di nuovo insieme. Uno scatto che fa sognare i fan che in pochissimo tempo hanno manifestato tutta la loro gioia con migliaia di "mi piace".
Gli attori si sono incontrati a Londra, in occasione del London Film and Comic Con. Il film, premiato con l'Oscar al miglior montaggio sonoro nel 1986, non vedrà però un sequel. Ad assicurarlo è stato il regista Robert Zemeckis. Prima dell'Inghilterra, la pellicola è stata festeggiata a Los Angeles, dove Lloyd si è detto entusiasta per l'affetto delle persone, anche se era assente Michael J. Fox, impegnato da anni in una battaglia contro il morbo di Parkinson che lo affligge. La star è apparsa però a Londra e il selfie era inevitabile.
Questa sarà l'occasione per rivedere i film tanto al cinema quanto in tv (su Italia 1, il 22 ottobre, saranno trasmessi tutti e tre a partire dalle 19.25). Per fortuna ci verrà risparmiato invece un sequel o un remake, nonostante la moda imperante a Hollywood. Il regista Robert Zemeckis che lo sceneggiatore Robert Gale hanno fatto inserire nel contratto del 1984 una clausola secondo la quale senza la loro approvazione non si può fare nulla. Approvazione che non arriverà mai: "Devono aspettare che io e Bob saremo morti - ha detto al "Telegraph" - per me sarebbe un oltraggio".
Intanto sono in tanti a celebrare a loro modo l'evento. Persino forze dell'ordine. La polizia del Queensland, in Australia, ha infatti postato una foto nella quale si vede un gruppo di agenti in azione a bordo di skateboard a cuscinetti d'aria. In comunicato spiegano di aver fermato un 17enne che aveva fatto un incidente vicino a un cinema mentre stava andando a 142 km all'ora. un chiaro riferimento a una scena clou del secondo film mentre la velocità è quella necessaria alla DeLorean per viaggiare nel tempo.E a proposito dell'automobile diventata il simbolo del film (anche se inizialmente la macchina del tempo doveva essere un frigorifero), ieri è stata portata davanti agli IT Studios di Londra ma nei prossimi giorni arriverà anche in Italia: dal 3 al 6 novembre sarà a Ecomondo, la Fiera dedicata alla green economy in programma a Rimini, per ricordare che che quella che tre decenni fa era solo finzione cinematografica ''oggi è diventata realtà grazie al biometano per autotrazione prodotto da scarti organici''.
Una delle saghe più popolari e fortunate nella storia di Hollywood nasce dall'incontro di due ragazzi che dividevano sogni di gloria (cinematografica) e competenze: un aspirante produttore di talento, Bob Gale, e un regista amato dalla critica ma ignorato dal grande pubblico, Robert Zemeckis. A 30 anni di distanza, il 21 ottobre i primi due episodi tornano nelle 44 multisale di Uci Cinemas, un evento organizzato da Nexo Digital e Universal.
Un film che è diventato un cult capace di attraversare generazioni di spettatori ma che per essere prodotto ha faticato non poco. Il copione di "Ritorno al futuro" incontrò ladiffidenza delle major, in primis Columbia Pictures, e poi il rifiuto della Disney quando tutto sembrava già fatto: l'idea che, sprofondando nel passato degli anni 50, quando la madre di Marty era una ragazzina svampita e impertinente, proprio lei potesse corteggiare il ragazzo che ne sarebbe stato il figlio infatti non piaceva alla casa di produzione.
A mettere le cose a posto ci pensò Steven Spielberg, che sin dall'inizio aveva creduto nel progetto: prima affidò a Zemeckis la regia di "All'inseguimento della pietra verde" facendone un autore da box office, poi si impose alla Universal mettendosi in gioco in prima persona come produttore. E finalmente le riprese del film cominciarono.
Aneddoti e "profezie" - Non mancano aneddoti sulle riprese del film. A partire dalla scelta del protagonista, con lo sfortunato Eric Stoltz, sostituito in corsa perchè il regista non lo trovava abbastanza autoironico. Venne così ingaggiato in corsa Michael J. Fox che aveva già declinato l'offerta perché impegnato in una serie tv ("Casa Keaton"). Così le riprese vennero effettuate quasi sempre di notte, quando l'attore era libero. E poi ci sono tutte le cose presenti nel futuro immaginario del film che si sono poi realizzate: in una scena del secondo capitolo si vede una copia di un quotidiano dell'ottobre 2015 che riporta la vittoria dei Chicago Cubs (squadra di baseball) alle World Series, e quest'anno la squadra è in semifinale dopo anni.. Lo skateboard a cuscinetti d'aria è stato realizzato (anche se come prototipo) e pare che la Nike sia in procinto di lanciare nel 2016 le scarpe "autoallaccianti".
I figli di Marty nel 2015 guardano la tv e fanno telefonate con mascherine auricolari, non molto diverse dagli occhiali per la realtà aumentata "Hololens" che Microsoft metterà in vendita l'anno prossimo. Senza considerare che Doc utilizzata uno schermo portatile praticamente identico ai tablet che sono diventati di uso comune. Certo, tra le cose che sono rimaste nella fantasia resta la mitica De Lorean, macchina volante e capace di viaggiare nel tempo. Ma pare che qualcuno stia già testando il suo prototipo di auto volante, quindi... non resta che attendere.
Un film che è diventato un cult capace di attraversare generazioni di spettatori ma che per essere prodotto ha faticato non poco. Il copione di "Ritorno al futuro" incontrò ladiffidenza delle major, in primis Columbia Pictures, e poi il rifiuto della Disney quando tutto sembrava già fatto: l'idea che, sprofondando nel passato degli anni 50, quando la madre di Marty era una ragazzina svampita e impertinente, proprio lei potesse corteggiare il ragazzo che ne sarebbe stato il figlio infatti non piaceva alla casa di produzione.
A mettere le cose a posto ci pensò Steven Spielberg, che sin dall'inizio aveva creduto nel progetto: prima affidò a Zemeckis la regia di "All'inseguimento della pietra verde" facendone un autore da box office, poi si impose alla Universal mettendosi in gioco in prima persona come produttore. E finalmente le riprese del film cominciarono.
Aneddoti e "profezie" - Non mancano aneddoti sulle riprese del film. A partire dalla scelta del protagonista, con lo sfortunato Eric Stoltz, sostituito in corsa perchè il regista non lo trovava abbastanza autoironico. Venne così ingaggiato in corsa Michael J. Fox che aveva già declinato l'offerta perché impegnato in una serie tv ("Casa Keaton"). Così le riprese vennero effettuate quasi sempre di notte, quando l'attore era libero. E poi ci sono tutte le cose presenti nel futuro immaginario del film che si sono poi realizzate: in una scena del secondo capitolo si vede una copia di un quotidiano dell'ottobre 2015 che riporta la vittoria dei Chicago Cubs (squadra di baseball) alle World Series, e quest'anno la squadra è in semifinale dopo anni.. Lo skateboard a cuscinetti d'aria è stato realizzato (anche se come prototipo) e pare che la Nike sia in procinto di lanciare nel 2016 le scarpe "autoallaccianti".
I figli di Marty nel 2015 guardano la tv e fanno telefonate con mascherine auricolari, non molto diverse dagli occhiali per la realtà aumentata "Hololens" che Microsoft metterà in vendita l'anno prossimo. Senza considerare che Doc utilizzata uno schermo portatile praticamente identico ai tablet che sono diventati di uso comune. Certo, tra le cose che sono rimaste nella fantasia resta la mitica De Lorean, macchina volante e capace di viaggiare nel tempo. Ma pare che qualcuno stia già testando il suo prototipo di auto volante, quindi... non resta che attendere.
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