martedì 13 ottobre 2015

SANITA'/ Il vice presidente della LOMBARDIA MANTOVANI arrestato per concussione


MILANO, 13 ottobre - Il vice presidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, è stato arrestato con le accuse di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti in un'inchiesta sul trasporto dei dializzati della Gdf e della Procura di Milano che ha portato in carcere altre due persone, tra cui un dipendente della Regione. Secondo il pubblico ministero Giovanni Polizzi, Mantovani avrebbe sfruttato l’influenza derivante dalle sue numerose cariche per pilotare alcune gare d’appalto nel settore sanitario, favorendo liberi professionisti in concorso con altri pubblici ufficiali e ottenendo in cambio «mazzette» non sotto forma di denaro, ma di prestazioni di professionisti. Avrebbe tra l’altro fatto pressioni a un dirigente del provveditorato alle Opere pubbliche per far ottenere incarichi a persone a lui vicine. L’accusa di turbativa d’asta deriva dal fatto che Mantovani avrebbe contribuito a pilotare gare pubbliche relative tra l’altro al trasporto di pazienti dializzati, all’edilizia scolastica e alle case di riposo.
In carcere è finito anche Giacomo Di Capua, 34 anni, "in qualità di stretto collaboratore di Mario Mantovani e dipendente della Regione Lombardia" per le accuse di concorso in concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. Arrestato anche Angelo Bianchi "in qualità di ingegnere del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e la Liguria" per concorso in concussione "rivestendo il ruolo di R.U.P di gare aventi quale Stazione Appaltante il citato Provveditorato" ed "indagato" anche per corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. I reati contestati nell'indagine sarebbero stati commessi tra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014. Mantovani è stato arrestato nella qualità all'epoca "di senatore della Repubblica e Sottosgretario di Stato, assessore alla Salute della Regione Lombardia e sindaco del Comune di Arconate". Attualmente è vicepresidente della Regione. Sono state effettuate perquisizioni e sequestri di documenti a Milano, Pavia, Varese, Vercelli e Rimini anche per le ipotesi di reato di abuso d'ufficio e turbativa d'asta, ipotesi per le quali Mantovani è indagato "in concorso con altri soggetti". Perquisizioni anche negli uffici degli indagati al Pirellone, presso 9 abitazioni e 17 società "riconducibili" agli arrestati e ad altri 12 indagati.  
Ci sarebbero appalti per il servizio di trasporto dei malati dializzati tra le gare truccate dal vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla Salute del Pirellone. Inoltre, dall' inchiesta della Procura di Milano, emerge che Mantovani, arrestato anche in qualità di senatore, sottosegretario e sindaco di Arconate all'epoca dei fatti, sarebbe stato corrotto con lavori su immobili riconducibili a lui o ai suoi familiari.
Mantovani era atteso proprio la mattina del suo arresto a Palazzo Lombardia per aprire i lavori della «Giornata della Trasparenza», organizzata da Giunta e Consiglio regionale.
I pm Milano indagano anche assessore Garavaglia
Tra i 12 indagati nell'inchiesta della Procura di Milano c'è anche l'assessore lombardo all'Economia, Massimo Garavaglia (Lega). Garavaglia, che è stato una delle persone perquisite oggi dalla Guardia di Finanza, è accusato di turbativa d'asta.
M5S, presentiamo mozione di sfiducia a Maroni
"Meglio di così la Lombardia non poteva festeggiare la giornata della trasparenza: il vicepresidente Mantovani è stato arrestato, Maroni andrà a processo e, al momento risulterebbe indagato l'assessore al Bilancio Massimo Garavaglia, braccio destro del governatore. Stiamo predisponendo una mozione di sfiducia nei confronti di Maroni che si deve dimettere immediatamente". Lo dichiara Dario Violo, capogruppo M5S al Consiglio regionale lombardo.

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