domenica 11 ottobre 2015

ESTERI/ ANKARA, una donna uno dei kamikaze. Sospetti sull'ISIS, I morti sono 128

Il momento dell'esplosione
ANKARA, 11 ottobre - Sale a 128 morti il bilancio della strage alla stazione di Ankara: lo ha detto il leader del partito filo-curdo Hdp, Selhattian Demirtas, alla manifestazione nella Capitale. E sull'attentato Papa Francesco è intervenuto all'Angelus esprimendo "grande dolore per i numerosi morti. Dolore perché gli attentatori hanno colpito persone inermi che manifestavano per la pace. Prego per quel caro Paese e chiedo al Signore di confortare i familiari dei defunti".
Sarebbe una donna uno dei due kamikaze responsabili della strage. Lo rivela il quotidiano Milliyet. In precedenza, un altro media turco aveva sostenuto che l'altro sospetto attentatore suicida era stato identificato come un uomo di età compresa tra 20 e 25 anni. 
Le prime indagini sulla strage di Ankara indicano che potrebbe trattarsi di un'azione dell'Isis. Lo dicono fonti della sicurezza turca, citate dal sito Bugun: "L'attacco è nello stile di Suruc, tutti i segnali indicano che è una copia di quell'attacco. Quindi puntano all'Isis". Il 20 luglio a Suruc un kamikaze dell'Isis uccise 33 filo-curdi.
Migliaia di persone, molti scandendo slogan contro il governo, si sono riuniti nel centro di Ankata oggi, vicino al luogo dove i due kamikaze hanno fatto la strage. "Assassino Erdogan", "Polizia assassina", ha gridatola folla in piazza Sıhhiye, mentre la polizia antisommossa supportata da veicoli con cannoni ad acqua ha bloccato una strada principale che porta al quartiere dove si trovano governo e parlamento.  Il governo nega ovviamente ogni ipotesi di coinvolgimento.

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