ROMA - Una valanga di talk show ai blocchi di partenza, pronti ad invadere i palinsesti e le serate degli italiani e a contendersi ospiti, interviste, esclusive. Il 16 settembre i riflettori si accendono in prima serata sulla sfida più attesa: il nuovo Ballarò di Giannini, con meno studio, più servizi, inviati e inchieste, contro diMartedì di Floris, che punta a rinnovare l'impianto del talk, ma non rinuncia alla copertina di Maurizio Crozza e ai sondaggi di Nando Pagnoncelli.
"Siamo una trasmissione nuova che riparte dai punti fermi di Ballarò, ma questo non vuol dire che sarà una fotocopia. C'è tanta voglia di ripartire da zero e mettere in pratica nuove idee". Così Giovanni Floris nel corso della presentazione dei nuovi programmi che condurrà su La7: 'diMartedì' al via dal 16 settembre e 'diciannovEquaranta', in diretta dal lunedì al venerdì alle 19.40 dall'8 settembre. "Partiamo dai capisaldi di Ballarò - ha proseguito il conduttore - perché riteniamo che Nando Pagnoncelli sia il sondaggista più autorevole in circolazione e riproporremo la copertina di Maurizio Crozza perché pensiamo che sia il meglio in fatto di satira". "Abbiamo scelto questi titoli perché vogliamo dare subito l'idea di concretezza - ha spiegato Floris -: nella striscia quotidiana lavoreremo sulla notizia del giorno per 15-18 minuti, anche in questo caso con un sondaggio di Pagnoncelli. La rete ci ha dato fiducia per un progetto di cinque anni, molto lungo. Serve un impegno molto forte, ma anche la possibilità di poterci sviluppare nel tempo". Sugli obiettivi di share, il giornalista ha sostenuto che "ogni passo avanti nel corso della stagione è gradito, ma nella mia mente i bilanci si faranno solo a fine stagione".
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