lunedì 13 gennaio 2014

Miami, padovano dice "bomba", parlando a un amico all'aeroporto. Subito arrestato

MIAMI - Un 30enne di origine padovana è stato arrestato all'aeroporto internazionale di Miami, negli Stati Uniti, dopo aver fatto scattare involontariamente un allarme terrorismo. Il giovane, giunto ai controlli, ha fatto una battuta a un amico sul contenuto del suo bagaglio: "I miei vestiti puzzano talmente tanto che potrebbero esplodere come una bomba". La cosa è subito balzata all'orecchio degli agenti che lo hanno bloccato temendo trasportasse esplosivo. Tutto è successo a metà ottobre. E' bastato pronunciare la parola "bomba", molto simile alla corrispettiva inglese "bomb", per mettere in allarme tutti. Un'intera ala dello scalo è stata chiusa per sicurezza, con la conseguente evacuazione di passeggeri e personale, e il giovane è stato preso in custodia. In realtà il ragazzo non aveva con sé nulla di pericoloso e i controlli hanno accertato che non si trattava di un terrorista. 
Ma non è bastato. Il ragazzo è stato trasferito in carcere a Miami dove ha trascorso due giorni da incubo. Solo dopo il pagamento di oltre 5mila euro di cauzione, è tornato in libertà. "Il caso è stato archiviato, la cauzione è stata restituita e ora è scattata la procedura per l'oblazione", ha raccontato il giovane al quotidiano "Il mattino" di Padova. "E' stato incredibile, considerato il fatto che la mia era solo una battuta, ma so che non è la prima volta che succede".

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