sabato 25 gennaio 2014

Trecento arresti in Egitto (e 15 morti)

IL CAIRO - Piazza Tahrir, oggi
IL CAIRO - Almeno 300 persone sono state arrestate nel corso degli scontri odierni in Egitto: lo riferiscono fonti della sicurezza. In 48 ore, in concomitanza con il terzo anniversario della rivoluzione e della destituzione di Hosni Mubarak, i dimostranti pro-Morsi finiti in manette sono quasi 600. Sono almeno 9 i morti a Alf-masqan, a Giza, nella parte orientale del Cairo:testimoni riferiscono di attivisti pro-Morsi parlano di "massacro con proiettili che arrivano da tutte le parti".  Altri 2 morti si registrano a Helwan, sud del Cairo, e 1 ad Alessandria. In tutto il Paese, le vittime sono 15Il cuore del Cairo nei dintorni di piazza Tahrir resta blindato da forze di sicurezza, carri armati e militari. Viene concesso accesso solo agli abitanti della zona e chi lavora in edifici prossimi.
Violenti scontri sono scoppiati in varie zone di Alessandria, a est del Cairo, tra pro-Morsi e forze dell'ordine, che sparano in aria con armi da fuoco e lanciano lacrimogeni per disperdere la folla. Lo affermano fonti della sicurezza. Quattro reclute sono rimaste ferite nell'attacco contro la sede della sicurezza a Suez. Uomini armati hanno aperto il fuoco, sparando un razzo rpg contro l'installazione. 
Il portavoce della presidenza ad interim egiziana ha annunciato per domenica un "importante discorso" del capo di Stato provvisorio, Adly Mansour. Mistero sul contenuto: da giorni è atteso un suo intervento per rendere nota la ratifica della nuova Costituzione e indire le elezioni presidenziali e quelle politiche, seconda fase della road map dopo la destituzione di Morsi.

Nessun commento:

Posta un commento