Il cliente indica sul touch screen la destinazione che vuole raggiungere e il drone "auto-pilotato" ce lo porta. Può viaggiare fino a 160 chilometri all'ora per una distanza di 50 km, con una singola ricarica di batterie. A monitorare il drone, ci pensa da remoto la stanza di controllo a terra.
Come ha sottolineato al-Tayer, "non si tratta solo di un modello: abbiamo sperimentato questo veicolo volante nei cieli di Dubai", dopo che questo aveva ottenuto il via libera per i test in Nevada nel giugno 2016.
Il mese scorso, l'azienda israeliana Urban Aeronautics aveva annunciato che entro il 2020 sarebbe stato possibile utilizzare il suo drone militare Cormorant, adatto anche al trasporto di persone fino a 1.500 kg a 185 km/h.
Una novità per Dubai, ma non assoluta: lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum aveva espresso il desiderio, nell'aprile scorso, che entro il 2030 il 25% di tutti i passeggeri della città si spostasse grazie ad auto senza pilota. E a ottobre, Dubai aveva firmato un accordo con la Hyperloop one di Los Angelse per studiare un sistema di trasporto di passeggeri e merci ad alta velocità all'interno di tubi tra Dubai e Abu Dhabi.
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