martedì 10 marzo 2015

QUIRINALE, giro di vite sulle auto blu


ROMA, 10 marzo - Giro di vite sulle auto blu del Quirinale. Con un decreto del nuovo Capo dello Stato, Sergio Mattarella, diramato la scorsa settimana, scende drasticamente l'uso delle auto di servizio in dotazione alla Presidenza della Repubblica. Le auto assegnate in modo stabile restano infatti solo due: quella dello stesso Presidente e quella del segretario generale. Nella circolare si stabiliscono per gli altri inquilini del Quirinale un servizio legato solo ad esigenze di lavoro. Non avranno dunque più' un'auto personale nè i familiari del Presidente nè la moglie del segretario generale. Anche i consiglieri e i capi degli uffici dovranno poi adeguarsi a una sorta di car sharing: nessuno avrà più un'auto di servizio assegnata in pianta stabile ma tutti si dovranno avvalere del parco auto del Quirinale, secondo le esigenze legate all'impegno professionale. Questo vuol dire che l'auto potrà accompagnare i vertici dell'amministrazione solo entro l'orario di lavoro e solo entro Roma. Le missioni fuori Roma dovranno essere autorizzate e solo in caso di esigenze di servizio. I consiglieri, poi, potranno essere accompagnati al termine del loro lavoro dall'ufficio al domicilio o ad altro luogo, ma l'auto non li potrà più aspettare. Viene così a esaurirsi di fatto il servizio notturno, salvo in casi eccezionali legati all'impegno di lavoro. Quanto al parco macchine per gli ex presidenti e per i loro familiari, resta l'assegnazione ai presidenti emeriti, alla vedova e al figlio maggiore convivente. Ma anche in questo caso l'auto per i familiari, il cui uso non e' cedibile a nessuno, non può lasciare il comune di Roma.

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