giovedì 26 marzo 2015

GERMANWINGS, il comandante chiuso in cabina forse ha scelto di suicidarsi


SEYNE-LES-ALPES (Francia), 26 marzo - Chiacchierano, in lingua tedesca, poi uno di loro esce fuori dalla cabina ma al ritorno trova la porta sbarrata. All'interno, chiuso in cabina, c'è il comandante dell'Airbus Germanwings . Il copilota tenta di sfondare la porta per rientrare. Poi il racconto della prima scatola nera termina bruscamente. Il resto è sotto gli occhi del mondo: lo schianto dell'aereo sulle Alpi, con 150 persone a bordo, vittime in un dramma ancora senza spiegazioni. Ed ora cala l'ombra del suicidio o di un attentato sulle cause della tragedia dell'Airbus Gernanwings. Secondo Le Figaro, "l'indagine sulla sicurezza aerea potrebbe presto trasformarsi in un'indagine criminale. L'ipotesi di un attentato o del suicidio del pilota in servizio rimasto nella cabina di pilotaggio potrebbe assumere spessore nelle prossime ore". "E' il comandante di bordo che si trovava nella cabina di pilotaggio e il copilota che si trovava all'esterno. Prima di essere separati, i due uomini si esprimevano in tedesco", ha aggiunto Le Monde.fr riferendosi a quanto accaduto nel volo Germanwings precipitato in Francia.
Il capitano - come riferisce Lufhtansa - aveva più di 6mila ore di volo ed era pilota della Germanwings dal maggio 2014. In precedenza aveva lavorato per la Lufthansa e per Condor. Il copilota dell'Airbus, invece, aveva iniziato a volare con la compagnia dal settembre del 2013 e aveva 630 ore di volo.
Sono riprese all'alba le operazioni di recupero delle 150 vittime. I primi corpi, sparsi sul massiccio dei Trois-Eveches, sulle Alpi francesi al confine con l'Italia dove l'aereo si è schiantato, sono stati evacuati con gli elicotteri dal tardo pomeriggio di ieri. Inizieranno oggi le operazioni di identificazione e, sempre oggi, in Alta Provenza è previsto l'arrivo delle famiglie delle vittime.

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