mercoledì 7 maggio 2014

Fiat, titolo sospeso in Borsa dopo un crollo del 9%

Sergio Marchionne
MILANO - Stop in Borsa per Fiat dopo che il titolo ha fatto uno scivolone del 9%. Ora segna un calo teorico del 6,7% a 7,7 euro. Il tutto avviene all'indomani della presentazione del piano industriale al 2018 e della trimestrale. Sempre molto forti gli scambi: sono passate di mano 43 milioni di azioni (contro una media quotidiana recente di 16 milioni di 'pezzi), pari al 3,4% del capitale.
Le azioni del Lingotto hanno aperto a 7,90 euro, con un ribasso del 6,7%, e sono scese fino a un minimo di 7,805 euro (-7,9 euro). Ieri l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, al termine della maratona da 12 ore per lanciare il nuovo piano industriale, aveva annunciato che il Gruppo è "impegnato a non mandare casa nessuno e ad utilizzare tutta la manodopera. Quando arriverà l'industrializzazione dei prodotti finirà tutta la cassa integrazione", ha detto il manager italo-canadese sottolineando che si tratta "di un'affermazione importante". Lo stabilimento di "Pomigliano sarà completamente utilizzato", aveva assicura Marchionne. Il piano di Fiat Chrysler Automobiles avrà successo "perché noi siamo diversi", aveva spiegato l'ad del gruppo sottolineando l'unicità che caratterizza l'integrazione tra le due case auto.
Ma la Borsa non gli ha, per ora, creduto.

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