mercoledì 15 gennaio 2014

Turismo, accuse dalle Regioni al ministero della Cultura

ROMA - "C'è una resistenza all'innovazione da parte del ministero della Cultura". A sostenerlo è l'assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna e membro del Cda dell'Enit in rappresentanza delle Regioni, Maurizio Melucci. Le Regioni - dice l'assessore Melucci - hanno presentato diverse proposte per sollevare il settore, "sono sul tavolo e sono sono praticabili, compatibili con la situazione economica del Paese".

Secondo Melucci, colpevole del ritardo in cui versa il lavoro del Governo sul comparto è stato anche il trasferimento di competenze al Mibact. "Il passaggio del turismo dal ministero degli Affari Regionali come era con il ministro Gnudi, al ministero della Cultura (Mibact), sia per lungaggini di carattere burocratico, ma anche per un prevalente atteggiamento culturale - sostiene l'assessore - ha ritardato la soluzione dei problemi".
E adesso l'Expo pende come una spada di Damocle sul turismo italiano: "Abbiamo un appuntamento irripetibile: l'Expo. Non è pensabile che a fronte di questa vetrina mondiale il settore non sia nella condizioni di agire al meglio".
Le Regioni avrebbero preferito che il turismo fosse collocato nell'ambito del Ministero dello Sviluppo Economico. "I beni culturali – dice Melucci - sono strategici, ma nel turismo continuiamo a perdere quote di mercato".
"Siamo sconfortati, serve cambio di passo", afferma l'assessore.

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