LONDRA - Un nuovo report sulla portata dell’industria del turismo della musica, pubblicato da UK Music e VisitBritain, ha rilevato che sono 6,5 milioni i turisti amanti della musica che sono stati a un festival o a un concerto nel 2012, con una spesa complessiva di £2,2 miliardi.
Lo studio ha rivelato che i turisti che partecipano a eventi di musica dal vivo non solo generano miliardi per l’economia del Regno Unito, ma portano anche benefici sorprendenti al turismo regionale, incentivando gli spostamenti in tutta la Gran Bretagna. Il turismo della musica dà alle economie locali, regionali e nazionali del Regno Unito un potente impulso, che include almeno 24.000 posti di lavoro ogni anno.
Il rapporto Wish You Were Here dimostra l’incredibile forza trainante della musica live e il suo potenziale di ulteriore crescita per il turismo in tutto il paese. VisitBritain ambisce ad attrarre un totale di 40 milioni di turisti stranieri entro il 2020, a cui il turismo della musica contribuirà in misura maggiore nei prossimi anni.
Il rapporto Wish You Were Here dimostra l’incredibile forza trainante della musica live e il suo potenziale di ulteriore crescita per il turismo in tutto il paese. VisitBritain ambisce ad attrarre un totale di 40 milioni di turisti stranieri entro il 2020, a cui il turismo della musica contribuirà in misura maggiore nei prossimi anni.
Wish You Were Here rivela inoltre che:
- Le spese dirette da parte dei turisti della musica - acquisto di biglietti, spese per mezzi di trasporto e alloggio – ammontavano a £1,3 miliardi
- Le ulteriori spese indirette del turismo della musica – spese aggiuntive lungo la catena di distribuzione generate dai turisti della musica – contribuiscono per altri £914 milioni, portando il totale di spesa a £2,2 miliardi
- Londra richiama il 28% di tutti i turisti della musica che si recano nel Regno Unito, 1,8 milioni di essi visita la capitale
- La media dei partecipanti ai concerti live è composta per il 41% da turisti della musica.
- I turisti della musica stranieri spendono, in media, £910 quando partecipano a festival e £602 quando assistono a concerti (spesa media per turista £600)
- I turisti della musica nazionali spendono, in media, £396 quando partecipano a festival e £87 quando assistono a concerti
- I turisti stranieri rappresentano il 6% delle visite del turismo della musica, ma un impressionante 20% della spesa del turismo della musica
Wish You Were Here, oltre a richiedere una strategia onnicomprensiva per incentivare un maggior numero di visite dall’estero da parte dei fan della musica, propone anche alle città, grandi e piccole, di promuoversi autonomamente sfruttando maggiormente il proprio retaggio musicale, come fa già Liverpool con i Beatles.
Raccomanda inoltre di sviluppare e ampliare la componente Music is GREAT della campagna di successo di VisitBritain Great Britain you're invited.
Il CEO di UK Music, Jo Dipple, ha dichiarato: “È evidente che l’industria della musica sta apportando enormi benefici all’economia del Regno Unito, attirando nel paese 6,5 milioni di turisti che lo scorso anno hanno generato £2,2 miliardi. Il turismo della musica ha creato oltre 24.000 posti di lavoro. Pensate al potenziale che potremmo sprigionare con delle politiche rivolte specificatamente al turismo della musica sia in Gran Bretagna che all’estero! Abbiamo delle opportunità illimitate nelle nostre mani. Pensate al record di adesioni a Glastonbury 2014. La passione per la musica è un potente motore di crescita economica”
Ha commentato Sandie Dawe, CEO di VisitBritain: “Questo report conferma che la scena musicale del Regno Unito ha un forte fascino a livello internazionale e che chi viene in Gran Bretagna attratto dalla musica spende somme considerevoli e viaggia in tutto il paese. Ciò rappresenterà per tutti noi un catalizzatore per intensificare le nostre attività, dando vita a relazioni più strette con organizzatori di festival, promotori, responsabili delle location e produttori, al fine di far conoscere sempre più il nostro nutrito panorama musicale in tutto il mondo”.
L’artista Jessie J, ambasciatrice di GREAT e vincitrice di un Brit award, ha aggiunto: “Per me la musica è l’unica vera lingua globale. L’enorme forza della nostra musica dal vivo è fondamentale per la Gran Bretagna, e ci contraddistingue in tutto il mondo come artisti. In tutte le mie esibizioni live, vedo spettatori di altri paesi con le loro bandiere. Dei fan che hanno investito tempo e denaro per venire a sentirmi, e a cui cerco di dare il meglio con ogni canzone. Mi piace tantissimo pensare che tornino a casa, nelle loro città sparse in tutto il mondo con il ricordo incancellabile di me che canto sul palco."
Il nuovo studio a cura di UK Music e VisitBritain è conseguenza di un recente notevole incremento dell’interesse nei confronti del turismo della musica. Nel corso dell’estate, diversi politici di rilievo, tra cui il primo ministro David Cameron, il ministro della Cultura Ed Vaizey e il ministro ombra della Cultura Dan Jarvis hanno indicato la potenziale funzione catalizzatrice dell’industria della musica, in grado di attrarre visitatori stranieri in occasione di eventi come Glastonbury e Bestival.
Ed Vaizey, Membro del Parlamento e Ministro della Cultura, ha affermato: “Indubbiamente, la musica costituisce un elemento essenziale del fascino della Gran Bretagna agli occhi dei turisti, e questo report celebra la capacità dell’industria della musica del Regno Unito di richiamare qui turisti provenienti da lontano e da vicino. L’enorme contributo finanziario che il turismo della musica, con i suoi milioni di visitatori, apporta anno dopo anno all’economia del Regno Unito dimostra che l’interazione tra il settore turistico e quello musicale rappresenta un potente motore di crescita”.
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