domenica 15 febbraio 2015

UCRAINA, scontri isolati, la tregua regge, "solo" due morti


Militari ucraini giocano al pallone in una strada verso Debaltseve nel primo giorno di tregua

KIEV, 15 febbraio - Scontri isolati tra le forze di Kiev e i ribelli filorussi proseguono nell'est dell'Ucraina, ma il cessate-il-fuoco entrato in vigore dalla mezzanotte - per mettere fine a un conflitto che in dieci mesi ha provocato quasi 5.500 morti - sembra tenere. Malgrado due civili siano stati uccisi poco dopo l'entrata in vigore del cessate-il-fuoco a Popasna (regione di Lugansk), malgrado i colpi di artiglieria provenienti da una zona che Kiev reputa essere sotto il controllo dei ribelli dissidenti che non rispettano l'autorità delle repubbliche separatiste, i combattimenti si sono considerevolmente ridotti. "La situazione è in via di stabilizzazione", ha dichiarato un portavoce militare ucraino, Andrii Lyssenko, malgrado raffiche nella regione di Lugansk e nei dintorni del centro nevralgico di Debaltseve, dove negli ultimi giorni ci sono stati i combattimenti più violenti. Le truppe ucraine hanno subito una decina di attacchi nella notte tra sabato e domenica, ha aggiunto, numero nettamente inferiore alle giornate precedenti. Kiev non ha riferito di alcuna nuova vittima tra i suoi soldati dal cessate-il-fuoco, mentre nove militari erano stati uccisi nelle ore immediatamente precedenti. Un alto responsabile militare della Repubblica separatista di Donetsk (Dnr), Eduard Bassourine, ha da parte sua dichiarato che il cessate-il-fuoco è "globalmente rispettato". La speranza "è che il cessate-il-fuoco sia totalmente rispettato entro qualche ora. Serve un po' di tempo, non è un processo istantaneo", ha da parte sua ammesso Ilia Kiva, responsabile del ministero degli Interni della regione di Donetsk

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