TRENTO - Anniversario importante quest'anno per il Mercatino di Natale di Trento: da vent'anni le caratteristiche casette di Piazza Fiera animano per un mese il centro del capoluogo, contribuendo in maniera determinante a creare quell'atmosfera unica e speciale che le fa meritare a pieno titolo l'appellativo di città del Natale. I visitatori regolarmente superano i 500mila in ogni edizione
Come ogni anno le 68 casette offriranno ai visitatori un panorama sui prodotti artigianali di alta qualità legati al periodo natalizio: candele, profumi, oggetti in legno, gioielli, decorazioni dei più svariati materiali, cappelli guanti e sciarpe, per idee regalo di sicura originalità. Accanto agli espositori “storici”, figure ormai costanti e note del Mercatino, segnaliamo sei nuove casette, dedicate rispettivamente alla frutta secca e disidratata, alla grappa di infinite varietà, liquori e confetture, alle candele artigianali, oli essenziali e diffusori ed al sapone vegetale. Di sicuro interesse i manufatti in lana che potremmo definire “dal gregge al consumatore” in cui la lana viene filata, tinta e tessuta direttamente dal proprietario del gregge.
Anche la sempre apprezzata e affollata area gastronomica presenta due nuovi arrivi per aumentare e diversificare l'offerta di prodotti rigorosamente trentini. Il visitatore stanco o semplicemente goloso potrà ritemprarsi con uno speziato brulé, un tè caldo o uno dei gustosi piatti tipici trentini, che sembrano fatti apposta per rinfrancare animo e corpo nella stagione fredda: polenta, carne, zuppe, canederli, senza scordare gli ottimi dolci come lo strudel o gli strauben. Sono le 16 casette dei Sapori del Mercatino, un vero e proprio polo enogastronomico dove degustare specialità dolci e salate sia trentine che tirolesi, come il Tortel de patate, i Cevap della Valle dei Mocheni, i canederli e la piccola pasticceria. Tra le bevande, non mancherà il richiestissimo “vin brulè” trentino ed il “parampampoli” con il vapore delle tazze che sale profumato tra le luci ed i suoni del folklore più genuino.
Il gemellaggio
Prosegue anche il gemellaggio stretto lo scorso anno con il Mercatino di Natale di Innsbruck: su ognuna delle piazze dei due capoluoghi – a Innsbruck il mercatino è suddiviso in ben cinque zone della città – materiale informativo inviterà i visitatori a spingersi oltreconfine per godere del mercatino gemello. Il caso vuole poi che quest'anno sia l'anniversario anche del Mercatino di Innsbruck, che si svolge da ben 40 anni.
Gli orari
La novità di quest'anno è un piccolo ritorno al passato: la chiusura tornerà ad essere il 24 dicembre, giorno della vigilia, nel rispetto della più antica tradizione del Christkindlmarkt, mentre l'apertura è avvenuta il 24 novembre, per un intero mese di vera atmosfera natalizia. Le casette apriranno i battenti tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30, tranne il 24 dicembre in cui si chiuderà alle ore 17.00.
La novità di quest'anno è un piccolo ritorno al passato: la chiusura tornerà ad essere il 24 dicembre, giorno della vigilia, nel rispetto della più antica tradizione del Christkindlmarkt, mentre l'apertura è avvenuta il 24 novembre, per un intero mese di vera atmosfera natalizia. Le casette apriranno i battenti tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30, tranne il 24 dicembre in cui si chiuderà alle ore 17.00.
La solidarietà
Il Natale tuttavia non è solo luci, gioia e colori; per chi sta male può anzi essere un periodo difficile. Per questo, pur all'interno di un evento commerciale, l'organizzazione ha sempre voluto dedicare un'attenzione particolare verso i meno fortunati. Da anni la prima casetta della piazza è quella della solidarietà, in cui i visitatori potranno far impacchettare i loro regali lasciando un’offerta che verrà devoluta al Comune di San Felice sul Panaro, recentemente colpito dal terremoto.
Il Natale tuttavia non è solo luci, gioia e colori; per chi sta male può anzi essere un periodo difficile. Per questo, pur all'interno di un evento commerciale, l'organizzazione ha sempre voluto dedicare un'attenzione particolare verso i meno fortunati. Da anni la prima casetta della piazza è quella della solidarietà, in cui i visitatori potranno far impacchettare i loro regali lasciando un’offerta che verrà devoluta al Comune di San Felice sul Panaro, recentemente colpito dal terremoto.
Da vedere
Capoluogo del Trentino, Trento divenne un importante centro europeo durante il Concilio, quando accolse le delegazioni provenienti da tutto il mondo cristiano. Oggi è una vivace città rinascimentale, ricca di arte e di storia, polo universitario e sede di importanti istituti di ricerca, una città dove gli antichi fasti del passato si mescolano a uno spirito moderno e in cui tradizioni e culture diverse si fondono. Il centro storico, con i suoi palazzi affrescati e i suoi diversi stili architettonici, ben rappresenta questa grande varietà e conferma Trento come uno dei principali punti d’incontro tra Europa meridionale e settentrionale.
Nel 13° rapporto annuale sulla qualità della vita, redatto dall'Università La Sapienza di Roma, Trento risulta essere la città più vivibile e a misura d'uomo d'Italia. Un risultato importante che consolida e migliora le posizioni degli anni scorsi: Trento infatti, non è mai scesa al di sotto del 7 posto. Per Il sole 24 ore è invece al terzo posto e poco cambia.
Questa attestazione oggi risulta ancora più importante se si considera che nel rapporto de La Sapienza sono stati inseriti criteri di classificazione molto specifici al fine di rendere la ricerca il più attendibile possibile. E se si considera che in questo periodo di crisi, sono molte le città che hanno perso terreno rispetto agli anni precedenti.
Nella ricerca si conferma l'estremo divario tra nord e sud: nel 2011 si vive molto meglio nell'arco alpino centrale ed orientale, rispetto al sud. Dopo Trento, le città in cui si sta meglio sono: Bolzano, Pordenone, Mantova e Reggio Emilia. Ultima, Trapani.
E, dunque, andiamo a visitare Trento.
E, dunque, andiamo a visitare Trento.
Nei pressi della stazione ferroviaria la statua di Dante Alighieri, chiaro esempio di ‘monumento all'italianità', come si legge anche dalla citazione scolpita: “Pietra fondamentale del Monumento dei Tridentini a Dante Alighieri. Mostrò ciò che potea la lingua nostra”, eretto alla fine del XIX secolo ed opera dello scultore fiorentino Cesare Zocchi. Altrettanto, colpisce l'iscrizione al lato “Inchiniamoci Italiani / Inchinatevi Stranieri / Deh! Rialziamoci / Affratellati nella giustizia”.
I monumenti di Trento sono tutti piuttosto interessanti, raccontano di avvenimenti storici e dello spirito dei cittadini che l'hanno abitata e governata nei secoli. Gli antichi palazzi rinascimentali conservano gli originali colori pastello ed i tipici balconi in legno, chiari segni di un'architettura unica, Rinascimento italiano e architettura del periodo degli Asburgo. Il centro città è piccolo e un tempo era circondato da una fitta cerchia di alte mura merlate e fornite di torricelle, collegate direttamente al Castello del Buonconsiglio ed estese fino all'Adige, baluardo naturale del territorio (prima del 1858, il fiume scorreva fino alle odierne via Brennero-via Manzoni-via Torre Verde-via Torre Vanga). Una parte di esse è tutt'oggi visibile in Piazza Fiera.
Passeggiare per le strade di Trento è il modo migliore per apprezzare i monumenti storici ed architettonici della città.
Cattedrale di San Vigilio
Piazza del Duomo
Tel: +39 0461 234 419
Trento
Il duomo di Trento venne costruito intorno al XII secolo in stile gotico-romanico e si presenta al visitatore con tutta la sua maestosa presenza storica. Nelle fondamenta è situata un'antica basilica paleocristiana i cui resti sono visibili nella cripta sotterranea. La storia lo ricorda per avere ospitato le tre riunioni più importanti del Concilio di Trento, creato nel 1545 per fronteggiare la diffusione del Protestantesimo e per instaurare misure a favore della Controriforma Luterana. In città ancora oggi si racconta di quando, durante il periodo più importante delle famose riunioni, l'alto clero ecclesiastico decise di trasferire temporaneamente tutti i poveri della città oltre l'Adige. All'interno, la navata centrale presenta importanti affreschi, mentre le splendide balconate in marmo, al di sopra dell'altare, ricordano quelle della Basilica di San Pietro in Roma.
Piazza del Duomo di Trento
Area: centro storico
Trento
Non si può parlare del Duomo di Trento senza citare la sua Piazza, situata nel lato nord-occidentale dello stesso edificio, e spesso indicata dai turisti come una delle più belle piazze d'Italia. Sin dai tempi medievali è stata il salotto pubblico della città, uno spiazzo circondato dai più bei palazzi rinascimentali e con al centro la grande e nota Fontana di Nettuno. La piazza si apprezza per i bei portici ad arco e in particolare per gli edifici del Cinquecento, come i Palazzi di Via Belanziani, che ospitano negozi, ristoranti e caffetterie, le facciate delleCase Cazuffi Rella, affrescate intorno al 1530, e le varie Casa de Negri, Casa Crivelli-Bellesini, Casa Balduini. Sedetevi sui gradini che circondano la fontana o al tavolo di una delle caffetterie e ammirate il grande spazio visivo davanti a voi, lo sguardo si ferma là dove lastoria di Trento ha avuto i suoi anni di maggiore fervore, tra il medioevo ed il Rinascimento. Si noti anche la linea di calcaree che distingue quello che un tempo era il potere religioso dal potere laico. Ogni giovedì, la piazza e le vie limitrofe del centro ospitano il mercato settimanale all'aperto (da non perdere se volete fare incetta di prodotti locali). A due passi, si riconosce la distinta figura merlata del Palazzo Pretorio, con all'interno il Museo Diocesano Tridentino, che a sua volta ospita importanti dipinti raffiguranti il Concilio (si ammiri in particolare il dipinto attribuito a Niccolò Dorigatti, sulla sessione conclusiva del Concilio di Trento tenutasi nella Cattedrale), alcuni frammenti dell'altare della chiesa di San Zeno della Val di Non, antiche reliquie e splendidi arazzi di origine fiamminga del XV secolo.
Case Cazuffi Rella
Piazza del Duomo 10
Trento
Impossibile non notarle, con la loro caratteristica facciata i due palazzi attigui di Cazuffi e di Rella abbelliscono il centro di Trento con un sapore storico ed architettonico di grande pregio. Ci piace ricordare le parole di Fréderic Mercey, che durante la moda del Grand Tour europeo, nel 1833 apprezzò in particolar modo i colori urbani della città: “il bistro venato di grigio e di giallo [delle possenti mura], il bianco [delle case] che il tempo ha sfumato con venature di rosa e di arancio e la massa rossa di qualche palazzo costruito con i marmi delle vicine montagne”. Le due case che qui ammiriamo sono posizionate all'angolo con la via Belenzani, altro concentrato di case signorili, di fronte alla torre civica, e si distinguono per essere affrescate con figure floreali e mitologiche, opera del Fogolino (pittore di Vicenza, allievo di Bartolomeo Montagna), le cui opere si distinguono anche in diversi altri edifici di Trento, tra cui lo stesso Duomo ed il Castello del Buonconsiglio.
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Piazza Santa Maria Maggiore (via Rosimini e via Cavour)
Tel: +39 0461 239 888
Trento
La piccola graziosa chiesa di Piazza Santa Maria Maggiore si apprezza per l'insieme armonioso di stili lombardo e rinascimentale, il cosiddetto stile clesiano (il nome deriva dal principe-vescovo Bernardo Clesio, uomo di grande cultura, che commissionò la costruzione della chiesa nel 1520 e servì una generale ristrutturazione della città di Trento, modernizzandone l'urbanistica e sviluppandone commercio e produzione economica). L'architetto fu Antonio Medaglia che la costruì in pietra bianca e rossa. Si ammiri in particolare il portale fatto costruire da Cristoforo Madruzzo, che fu principe-vescovo di Trento nel corso del XVI secolo. La struttura è servita da un'unica navata, con ai lati una serie di cappelle in stile barocco. Si notino gli affreschi della volta (significative testimonianze storiche del Concilio trentino), il cinquecentesco organo, il bel campanile con cupola poligonale (il più alto della città).
Castello del Buonconsiglio
Via Bernardo Clesio 3
Tel: + 39 0461 233 770
Trento
Se si guarda dal basso il famoso castello di Trento è talmente grande che lo sguardo non riesce a catturarne la cima. L'imponente massa di pietra rosata racchiude al suo interno tutta la storia di Trento e gran parte di quella italiana ed europea. Nato come fortezza difensiva nel XIII secolo nel dosso collinare noto come Malconsey, venne nel tempo conosciuto come castello di Buoncosilii, da cui deriva il nome attuale, dimora dei principi-vescovi della contea. L'edificio originario è il merlatoCastelvecchio, sede vescovile, modificato più volte secondo lo stile architettonico e artistico delle epoche successive e apprezzabile ancora oggi per il cortile e la loggia gotico-veneziana. Il Palazzo Magno è l'altra grande struttura del complesso e venne costruito in stile rinascimentale come dimora del principe vescovo Bernardo Clesio nel XVI secolo. Le due strutture più antiche si accompagnano alla più recente Giunta Albertina, del XVII secolo, costruita per volere del principe-vescovoFrancesco Alberti Poja e apprezzabile per lo stile barocco. Il castello porta il nome degli avvenimenti storici che l'hanno visto protagonista durante le molte sessioni del Concilio di Trento, che fu inaugurato dal papa Paolo III nel 1545 e rimase attivo fino al 1563 (con esso venne varata la cosiddetta Controriforma in tutto il mondo cattolico, che raccoglieva tutti gli atti dovuti a fronteggiare l'inarrestabile espansione della Riforma Protestante divulgata dal luteranesimo e dal calvinismo. Nei secoli successivi, dal XVII e fino a tutto il XIX secolo, il castello diventò importante punto di riferimento simbolico della Resistenza italiana contro l'impero Austro-Ungarico, essendo stato teatro dell'esecuzione di due celebri trentini, Cesare Battisti (il padre fondatore del giornale ‘Il Popolo') e Fabio Filzi, un giovane avvocato di Rovereto. Il castello ospita la nota Torre dell'Aquila (anche conosciuta come Torre delle Laste) nel cui interno, divenuto museo (Museo Provinciale d'Arte), si trovano antichi affreschi del Trecento raffiguranti il Ciclo dei mesi, dettagli di vita agricola e militare, opera probabile di maestro Venceslao. Nel Palazzo voluto dal vescovo Clesio si ammirano le camere affrescate dai fratelli Dossi e dal Romanino, esempio della cultura umanistica dell'epoca. Si notino anche i temi imperiali prediletti dai governanti successivi di Trento, stemmi e ritratti degli Asburgo.
Palazzo Pretorio
Cavalcavia San Lorenzo, 18
Tel: +39 0461 234419
Trento
Il Palazzo che fu residenza vescovile prima della costruzione del castello del Buonconsiglio conserva ancora oggi, dopo secoli di storia, tutta la sua austera imponenza medievale: un blocco merlato di quattro lati posizionato nel centro della città e costruito interamente di conci di pietra calcarea. Nel periodo medievale era simbolo del potere pubblico, unito fisicamente alla vicina Cattedrale e al Castelleto dei Vescovi (l'edificio centrale). A dominarlo è la Torre Civica, orlata da una merlatura e decorata con bifore. Si apprezzi in particolare lo scenario architettonico del porticato, abbellito dal tiglio secolare, posizionato tra la via Garibaldi. Nel lato settentrionale si nota invece un antico rilievo di origine romana, situato nel fornice d'ingresso al Museo diocesano. Nel balcone del lato nord, il 10 ottobre 1920 venne proclamata l'annessione del Trentino all'Italia. La vicina Torre di San Romedio, di sembianza quadrangolare, si affianca anch'essa al Castelletto dei Vescovi e all'abside di San Giovanni. Incuriosisce la leggenda della torre campanaria di Trento, legata a San Vigilio e all'anacoreta della Valle di Non, San Romedio: secondo la tradizione popolare San Vigilio accorse al capezzale dell'ormai morente Romedio al richiamo della campana della torre; da allora ogni 15 gennaio, la campana della torre viene suonata a ricordo dell'anniversario della morte di San Romedio.
Palazzo Roccabruna
Via SS. Trinità 24
Tel: +39 0461 887 101
Trento
L'attuale sede della Camera di Commercio di Trento risale al XVI secolo ed è così chiamata per essere appartenuto alla famiglia Roccabruna. Il palazzo si apprezza, oltre che per la facciata esterna abbellita da un bel portale bugnato, soprattutto per le decorazioni interne: la camera del Conte Luna, in particolare, è arricchita da un prezioso soffitto voluto da uno degli ospiti più noti del palazzo, Claudio Fernandez de Quiñones, oratore di Filippo II di Spagna, conosciuto come conte di Luna.
Palazzo delle Albere
Lungaggine Monte Grappa, 45
Tel: +39 0461 234 860
Trento
La cinquecentesca villa suburbana appartata sul lungaggine a sud ospita una parte della collezione d'arte del MART, il Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, uno dei più apprezzati musei d'arte contemporanea in Italia. L'aspetto della struttura è palesemente rinascimentale – venne infatti costruita nel XVI secolo per volere della famiglia del principe-vescovo Madruzzo – un tipico castello-fortezza a pianta quadrata, con tanto di fossato e quattro torri angolari. Si ammirino all'interno le sale decorate da importanti testimonianze storiche: sono particolarmente interessanti quelle della Sala Grande, con alcuni dipinti raffiguranti le imprese dell'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V, e tutti i dipinti rappresentanti le sette Arti liberali (il curriculum di studi seguito dai chierici prima di accedere agli studi universitari, e cioè grammatica, logica, retorica, aritmetica, musica, geometria, astronomia), le quattro Virtù cardinali (prudenza, giustizia, fortitudo e temperanza), e le tre Virtù teologali (fede, speranza e carità).
Le attrazioni della città non finiscono qui, si scoprano le restanti esplorando i pittoreschi vicoli e strade del centro storico, come per esempio il vicolo Benassuti, sul quale troneggia la casa Balduini, un tempo noto per ospitare il macello dei porci (poi divenuto macello pubblico), o il vicolo dei Birri, che fu anche sede della polizia medievale dei principi.
Mangiare
Scrigno del Duomo
Piazza Duomo 29
Area: centro
Tel: +39 0461 220 030
Trento
Prezzi: moderati
Cucina: tradizionale
Premiato con una stella Michelin. Ottima vineria, con un cortile anteriore che si riempie di bella gente e con vista verso la fontana di Nettuno al centro della piazza Duomo. Gli interni hanno un mix di design antico e moderno. Eleganza e raffinatezza la fanno da padrona, così come la qualità della cucina e la varietà dei vini. Nell menu alla carte delicata crema di borragine con fiore di zucchina e ricotta di capra e un fagottino croccante ai frutti di mare, accompagnato da una fonduta di peperoni dolci e porri. Si consiglia il menù degustazione, circa 40 e 50 euro a testa.
La Cantinota
Via San Marco 24
Tel: + 39 0461 238 527
Trento
Prezzi: economici
Cucina: tradizionale
Probabilmente questo è il ristorante più popolare di Trento, economico e semplice ma con ottima qualità di ingredienti. Piano bar e discoteca a disposizione. Chiuso il giovedì. Menù assaggio a 25 euro (ma ce ne sono tanti altri anche a prezzi superiori), con polentina di storo su salamella e ricotta affumicata, risotto al terolego, cosciotto di maiale al forno, contorno, dessert, acqua e vino.
Osteria le due Spade
via Don Arcangelo Rizzi, 11
Tel: +39 0461 234343
Trento
Prezzi: medi
Cucina: tradizionale
Antico ristorante, durante il Concilio di Trento serviva da locanda per viaggiatori e fedeli ed oggi continua la tradizione culinaria della regione con la stessa passione che lo ha contraddistinto nel tempo. La guida Michelin lo ha premiato con la sua prestigiosa 'stella' ed è per questo considerato anche uno dei migliori ristoranti della città. Da preferire per: mix di creatività e tradizione, ottimo rapporto qualità-prezzo. Ottima carta vini.
Caffetteria - Birreria Pedavena
Piazza Fiera 13
Tel: + 39 0461 986 255
Trento
Prezzi: molto economici
Cucina: locale
Incomincia a riempirsi la mattina, per le colazioni, e continua la tendenza per l'intera giornata. Abbondanti piatti di goulash, wurstel, o semplicemente di pasta.
Trattoria La Rosa D'Oro
Piazza Santa Maria Maggiore, 21
Tel: + 39 0461 230761
Trento
Prezzi: moderati
Cucina : tradizionale
Semplice, porzioni abbondanti e prezzi accessibili. Piatti tipici e praticità di una cucina veloce e di una posizione centrale. Si prediligano anche le birre e i gnocchi fatti in casa, super!
Come arrivare
In auto
Per chi arriva in auto si consiglia di non entrare in città ma di utilizzare i seguenti parcheggi:
• Piazzale Ex Zuffo (uscita A22 Trento Nord) per chi arriva dall'autostrada
• Piazzale Monte Baldo per chi arriva dalla tangenziale sud.
Da questi due parcheggi servizio bus navetta per il "Mercatino di Natale".
In treno.
Trento è raggiungile in treno dal Brennero, da Verona, dalla Valsugana e dalla Valle di Sole.
Per gli orari dei treni: www.trenitalia.it
Treni speciali da Milano Lambrate, Bergamo e Brescia il 25.11 / 2-8.12 con oartenza rispettivamente alle 7.45 e alle 7.15
Info e prenotazioni: www.ferrovieturistiche.it, fti@ferrovieturistiche.it
Tel. 030 7402851 - Cell. 338 8577210. Biglietto 34 euro
Soggiorno
2 notti con pernottamento e prima colazione
1 cena in ristorante “Osteria Tipica Trentina”
TrentoRovereto Card
Prezzo 139 euro
Azienda per il Turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi
Via Manci, 2
38122, Trento
Tel: +39 (0461) 216000
Fax: +39 (0461) 216060
E-mail booking: informazioni@apt.trento.it
Nessun commento:
Posta un commento