sabato 12 agosto 2017

VIRGINIA, scontri tra antirazzisti e suprematisti bianchi. Proclamato lo stato di emergenza


CHARLOTTEVILLE, 12 agosto - Violenti scontri sono scoppiati a Charlottesville, in Virginia, tra militanti antirazzisti e suprematisti bianchi (tra cui neonazisti, Ku Klux Klan e destra radicale). Il governatore dello Stato ha proclamato lo stato d'emergenza e la polizia ha ordinato di sciogliere l'assembramento, mobilitando la guardia nazionale nel caso la situazione non torni sotto controllo.
Numerosi manifestanti di estrema destra si sono presentati al corteo visibilmente armati, cosa che è consentita dalla legge dello stato americano della Virginia, e si sono posizionati in tenuta paramilitare, mostrando fucili semiautomatici, non lontano dalle forze dell'ordine. I primi scontri si sono verificati tra manifestanti e contromanifestanti ancor prima del corteo, con scambi di sassate e bottigliate, e sono proseguiti fino a convincere il governatore a prendere provvedimenti.

Durante la contromanifestazione degli antirazzisti, poi, un'auto si è schiantata contro la folla: secondo i media locali ci sarebbero diversi feriti.

Scopo della manifestazione di protesta era quello di denunciare il progetto della città di Charlottesville di eliminare la statua di un generale sudista favorevole allo schiavismo.

Sugli scontri è intervenuto anche il presidente americano, Donald Trump, condannando le violenze su Twitter: "Non c'è posto per questo tipo di violenza in America", ha spiegato, chiedendo a tutti di "unirsi e condannare l'odio".

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