Oltre mille vigili del fuoco stanno ancora combattendo contro il rogo divampato nel centro del Portogallo nel fine settimana, che per ora ha provocato 64 vittime. Un leggero calo delle temperature sta aiutando i loro sforzi, ma i termometri segnano ancora 35 gradi. Livelli in linea con quelli fatti registrare in Italia, Austria, Olanda e Svizzera.
In Francia l’ondata di caldo, cominciata domenica, è la più forte da 12 anni e dovrebbe durare almeno fino a domani. Un uomo è annegato nella Loira dove si era tuffato per cercare refrigerio. In Spagna dopo vari giorni caldissimi la scorsa settimana, la protezione civile ha avvertito di un nuovo rialzo delle temperature, con un picco di 40 gradi nel sud del Paese. Secondo l’agenzia meteo nazionale è stata la primavera più calda dal 1965. In Olanda e Belgio temperature a 35 gradi, piano di soccorso straordinario per gli anziani e grand allarme incendi.
In Gran Bretagna Londra, con 34 gradi, ha registrato la giornata di giugno più calda dal 1976. Gli organizzatori delle corse di cavalli di Ascot hanno allentato il severo dress code della competizione ippica più esclusiva della Gran Bretagna per consentire agli spettatori di far fronte alla canicola.
I vigili del fuoco sono rimasti in allerta in Austria, dove si celebra il giorno più lungo dell’anno accendendo falò San Giovanni. In Italia, i meteorologi hanno indicato che l’attuale ondata di calore sarà la più intensa degli ultimi quindici anni, con temperature otto gradi sopra la media stagionale: a Milano sono stati registrati 39 gradi, fino a 30 sulle Alpi a un’altitudine di mille metri. In Grecia invece le temperature sono nella media stagionale con 29 gradi ad Atene. Non fa più caldo del solito neppure in Croazia, dove però sono scoppiati due incendi boschivi sulla costa meridionale adriatica, inducendo le autorità a sgomberare quasi mille turisti.
In Svizzera l’allarme caldo è al livello tre su una scala di cinque, con 35 gradi attesi domani, anche se giugno non batterà i record del 2003, secondo le autorità. In Russia un’ondata di caldo colpisce la Siberia, con 37 attesi a Krasnoyarsk, secondo la tv Pervy Kanal. Ma a Murmansk, nel nord, nevica.
Uno studio diffuso un paio di giorni fa ha avvertito che le ondate di calore diventeranno sempre più comuni in tutto il mondo anche se l’aumento delle temperature avrà un “tetto” di due gradi come previsto dagli accordi di Parigi per combattere i cambiamenti climatici. “Anche se superassimo gli obiettivi di Parigi, la popolazione esposta al caldo mortale sarà circa il 50 per cento entro il 2100”, ha avvertito Camilo Mora, autore di punta dello studio pubblicato sul giornale Nature Climate Change.
Nessun commento:
Posta un commento