giovedì 18 maggio 2017

OSTRUZIONE ALLA GIUSTIZIA, Trump come Nixon? Rischia l'impeachment


WAHSINGTON, 18 maggio - Ostruzione della giustizia: è questa la pesante accusa che si stende su Donald Trump e che potrebbe aprire la strada a un procedimento di impeachment. Intanto il dipartimento di giustizia americano ha nominato un commissario speciale per sovrintendere le indagini federali sul Russiagate: l'incarico è stato affidato all'ex direttore dell'Fbi, Robert Mueller. La bufera di critiche che fa tremare Washington e la Casa Bianca non risparmia le Borse mondiali.

Tensione sui mercati internazionali - I listini, spaventati dall'incertezza, hanno chiuso tutti in rosso dall'Asia all'Europa, dove Milano è stata ieri maglia nera con -2,3%. Tonfo per Wall Street, che ha chiuso archiviando la peggiore seduta del 2017. Il Dow Jones perde l'1,76%, in quello che è il calo maggiore da otto mesi. Il Nasdaq cede il 2,57%. Lo S&P 500 lascia sul terreno l'1,80%, la peggiore perfomance da settembre.

Preoccupano gli scandali a Washington - A preoccupare gli investitori è il susseguirsi di scandali a Washington che vedono come protagonista Trump. Se non fosse bastata la condivisione di informazioni classificate con la Russia prima, ad agitare sono le indiscrezioni sulla richiesta del presidente all'ex direttore dell'Fbi, James Comey, di mettere fine alle indagini su Michael Flynn, l'ex consigliere alla sicurezza nazionale di Trump travolto dal Russiagate. Rumors che se verificati potrebbero configurarsi nel reato di ostruzione alla giustizia e possibile impeachment.

Trump sarà costretto a lasciare come Nixon? - Un caso questo che rievoca il precedente di Richard Nixon. I paralleli fra le due presidenze si spingono al di là della politica e sono anche economici, con gli esperti che ritengono che se l'amministrazione Trump dovesse rivelarsi come quella Nixon, e quindi costretta a lasciare, gli investitori devono prepararsi a una correzione del 40%.

Robert Mueller commissario speciale sul Russiagate - Il commissario speciale scelto da Trump, Robert Mueller, fu nominato direttore dell'Fbi nel 2001 da George W.Bush ed ha ricoperto quell'incarico fino al 2013. Mueller viene autorizzato a perseguire ogni reato penale che dovesse emergere dalle indagini. La mossa di Trump viene vista come un tentativo di placare le polemiche proprio sul Russiagate dopo la decisione del presidente americano di licenziare il capo dell'Fbi, James Comey.

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